Ma chi ha vinto il congresso del Pd?

Chi ha vinto davvero il congresso del Pd? Complicato individuarlo considerando che ognuno ha raggiunto il risultato che si era prefisso.

Simone Costanzo è rimasto segretario, Domenico Alfieri si è imposto all’attenzione e adesso è presidente, Sara Battisti ha mantenuto un ruolo politico (nel giro di pochi anni è stata segretario, presidente e vicesegretario).
 Francesco De Angelis ha mantenuto la maggioranza, superando il 40%, Francesco Scalia è stato abile a confermare il primato nella propria area di appartenenza (28%) e a disinnescare Nazzareno Pilozzi grazie a quello che in gergo democristiano si sarebbe definito un “abbraccio mortale”. Quando Scalia ha capito che Pilozzi avrebbe raggiunto una quota ragguardevole (sfiorando il 18%), ha dato il via libera ad Alfieri presidente chiedendo un sacrificio a Francesca Gatta e all’ala alatrense di Fabio Di Fabio. Una mossa da Scudocrociato.
 Il presidente della Provincia Antonio Pompeo ha scoperto che il ruolo di “pendolo” tra Scalia, Pilozzi e Alfieri lo ha rafforzato sia all’interno che all’esterno. L’assessore regionale Mauro Buschini ha capito che il ruolo istituzionale è perfetto per restare fuori dalle “mischie”. 


Perciò hanno vinto tutti, almeno così sembra. Le “benedizioni” del senatore Bruno Astorre e del segretario regionale Fabio Melilli hanno confermato che nel Pd nazionale e regionale il “caso Frosinone” cominciava a stancare.

Senza un congresso di questo tipo il commissariamento sarebbe stato inevitabile. Bruno Astorre, però, è uno che pesa le parole e che ha riavvicinato Matteo Renzi e Nicola Zingaretti. Il fatto di aver ripetuto che sia alle politiche che alle regionali si voterà fra due anni (2018), è da tenere in considerazione. Due anni sono tanti e mantenere questo clima di pace non sarà facile. Allora saranno le elezioni comunali a dire chi avrà vinto o perso il congresso. A cominciare da Cassino: Francesco Mosillo, Giuseppe Golini Petrarcone e Marino Fardelli. Chi sarà il candidato del Pd? E se non dovesse vincere, chi avrà votato contro?
 Sora: simbolo o non simbolo (sulla scheda), questo è il dilemma. Ad Alatri la situazione sembra più tranquilla. Sembra. Poi, tra un anno, l’esame degli esami: Frosinone.

Nel frattempo massima allerta su quello che succederà alla Asl (prima o poi un direttore generale bisognerà nominarlo), all’Asi e al Cosilam.
 Infine, la prova dell’acqua. Nel senso di servizio idrico e di risoluzione della convenzione con Acea. L’assemblea dei sindaci dovrebbe essere chiamata ad esprimersi definitivamente a ottobre. Sicuri che il Partito Democratico sarà schierato dalla stessa parte?
 Saranno questi i banchi di prova per Simone Costanzo, Sara Battisti e Domenico Alfieri.


Altrimenti si potrebbe sempre chiedere un altro congresso straordinario, ma a quel punto per la segreteria potrebbero concorrere Antonio Pompeo e Mauro Buschini.
 Non ci credete? Tempo al tempo.