Week-end da sballo, è Frosinone-mania in tutti i campionati

[IL PUNTO] La squadra di Grosso e quella di Gorgone vanno a braccetto col doppio 3-0, vincono anche le ragazze in serie C, le Under dettano legge. Ma c'è un dato da migliorare: quello delle presenze allo stadio e della fidelizzazione su un intero territorio. Al 'Benito Stirpe-Psc Arena' una media di 10.087 presenze ma la 'combo' primato-politica dei prezzi deve dare di più. Verso Palermo, e che sia solo grande calcio. Le altre: risale il Bari, troppe 'nobili' annaspano

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

E’ sempre più Frosinone-mania. Divertono da spellarsi le mani e vincono 3-0 Grosso e la sua band contro il Cittadella con Genoa (penalizzato di 1 punto, a -12), Bari, Sudtirol e Reggina a distanze siderali a -15. Vince 3-0 sul Milan e divertono da impazzire Gorgone e la sua band di ragazzini terribili, abbastanza stabilmente secondi in classifica nel campionato Primavera 1, con tutte le blasonate tranne la Roma a rincorrere. E, curiosità, per la seconda volta in questa stagione prima squadra e Primavera unite nel risultato finale: era successo anche con il doppio 1-3 a Brescia per Turati & soci e in casa della Juventus per Condello & Co.

Inutile nascondersi: Grosso punta dritto al bersaglio… grosso, Gorgone può arrivare alle final Eight e per la matricola affamata sarebbe come vincere lo scudetto. Vince anche nel campionato di serie C la squadra femminile di mister Crecco nella lunghissima trasferta a Sant’Agata di Militello (2-0). Nell’ordinario week-end di festa risalto alla Under 17 nazionale che ha battuto 1-0 il Lecce, ad Under 16 (1-1) e Under 15 (3-3) che hanno pareggiato entrambe in trasferta con la Lazio e alla Under 14 Pro che ha sbancato il campo della Roma (0-1).

Frosinone e i tifosi: meno occasionali, più fidelizzati

La Curva Nord, cuore del tifo frusinate

Il primato incontrastato nel campionato di Serie B chiama in causa i tifosi. Quelli che non ci sono ancora. Il primato dovrà riuscire a smuovere dalla comoda poltrona di casa e dalla tastiera di pc e smartphone – almeno nelle 7 partite interne che rimangono prima del gong – quel 25% di tifosi che ancora mancano all’appello. D’altronde la politica del club in estate era stata chiara, ancora una volta: prezzi più che popolari in tutti i settori.

I numeri ufficiali di queste prime 12 giornate dicono che al ‘Benito Stirpe-Psc Arena’ ci sono stati finora 121.047 spettatori dei quali 5.753 ospiti, per una media di 10.087 presenze a partita. Solo con l’arrivo del Bari e della Ternana (il 26 dicembre) la tifoseria ospite ha occupato per intero il settore destinato, rispettivamente con 1.023 e 1.021 presenze. Sempre con la Ternana si è verificato il numero più alto di spettatori (13.431), a seguire quello con il Cagliari (13.292, di cui 404 ospiti) e il Benevento (12.198, di cui 517 ospiti). Sette volte è stata superata la barriera di 10.000 spettatori. E il delta-riempimento dello stadio è finora del 63%, un numero anche importante se vogliamo. Che però può e deve lievitare.

E se in casa una base solida c’è, lontano da casa le presenze dei tifosi del Frosinone al seguito sono abbastanza timide ed ascrivibili al massimo dei giri a quei 200 intrepidi che solcano l’Italia, che tifano e si distinguono per sportività e lealtà. Un rapido raffronto: il Pisa ha portato 5.000 tifosi a Marassi contro il Genoa, il Palermo 1.500 sempre a Marassi, il Cosenza ultimo in classifica 1.500 al San Nicola di Bari, la Reggina ne ha portati 1.000 al Druso di Bolzano.

Uno scorcio dello stadio “Stirpe”

In sostanza, l’analisi è presto fatta: il Frosinone deve ancora diventare la squadra della provincia, di un territorio intero di 500.000 persone. Pur essendo da almeno 20 anni la nave ammiraglia dello Sport ciociaro, conditi da serietà societaria, bilanci in ordine, 2 storici campionati di serie A alle spalle, 12 di serie B e un nome importante nell’emisfero sportivo nazionale. Un breve raffronto: il maggior numero di presenze allo stadio ‘Benito Stirpe-Psc Arena’ ci sono state in occasione della seconda promozione in A e nella stagione successiva in B per effetto delle prelazioni sugli abbonamenti. E’ un trend che può cambiare grazie ad una maggiore fidelizzazione del tifoso e soprattutto a meno occasionalità.

Verso il tuffo a Palermo

Eugenio Corini e Fabio Grosso

Il calcio giocato mette di fronte la partita in casa del Palermo, con il ‘Barbera’ che per l’occasione annuncia il sold-out. L’augurio che sia un bellissimo evento di calcio – prima, durante e dopo – e che i tam-tam sui social che arrivano da Palermo siano solo folklore e sana rivalità. Il passato è solo una finalissima vinta con merito dal Frosinone, al di là delle leggende metropolitane. Anzi, fu il Frosinone ad essere addirittura penalizzato da una lunga fase di mercato nella quale venne costretto a rimanere nel limbo. Grosso torna nella città che lo ha lanciato ai piani alti del calcio mondiale. E ci torna per la terza volta da allenatore dopo quella con il Bari (1-0 per i rosanero) e con il Verona (1-1).

Nel Frosinone out capitano Lucioni per squalifica e Lulic che andrà valutato in settimana per il problema al ginocchio ma dovrebbe rientrare nei ranghi Boloca. Rosanero alle prese con le assenze di Mateju e Segre per squalifica, l’assenza di Bettella in difesa e il dubbio di Vido in attacco. Sfida a distanza tra Brunori (13 gol) e Moro (5) che lo scorso anno furono protagonisti di un duello anche in serie C.

Genoa avanti, crolla la Reggina

Aramu, fantasista del Genoa

Il Genoa nell’anticipo di venerdi sera aveva cercato di mettere pressione al Frosinone con la vittoria sul Palermo (2-0), ottenuta anche grazie al miracolo del portiere Martinez sul rosanero Soleri, decisivo sull’1-0. Gol del solito Gudmundsson e di Jagiello a tempo scaduto, con il Palermo che non è riuscito a sfruttare appieno le potenzialità di Brunori, frenato dalla spada di Damocle della diffida che ha invece messo fuori causa dalla sfida con il Frosinone, Mateju e Segre.

Pippo Inzaghi

Crolla invece la Reggina, terzo ko di fila per i calabresi che cedono in casa al Pisa, gol di Gargiulo e Gliozzi. Ma il dato più significativo è la contestazione dei tifosi reggini a tutti, Inzaghi compreso. Presto per dire che si è rotto l’incantesimo, di certo il cammino casalingo e il trend negativo generale non aiuta la Reggina. Il Sudtirol vede sfumare il terzo posto in solitario al 90’, raggiunto da un rigore realizzato da Cerri che permette al Como di tornare sul lago con 1 punto d’oro e soprattutto di tenere la squadra di Longo ai margini della zona bollente. Bisoli urla per il penalty, dure le parole contro il direttore di gara, il signor Santoro di Messina.

Falsa partenza per l’ex Stellone

Roberto Stellone, neo tecnico del Benevento

A proposito di zona calda, l’avventura di Stellone sulla panchina del Benevento inizia con una sconfitta, a Cagliari. Risolve la pratica un gol di Lapadula che Stellone ebbe nel Frosinone nella stagione 2012-’13, sfruttato però non al massimo della sue potenzialità. Nono risultato utile dei sardi con l’arrivo di Ranieri e vittoria più pesante se si considera che è stata ottenuta in 10 uomini, dopo l’espulsione di Altare. Benevento nei guai fino al collo, penultimo a 23 punti. Terz’ultima è la Spal, dove De Rossi potrebbe essere al canto del cigno dopo la sconfitta (2-1) di Venezia.

Attilio Tesser

Sarebbe il 20esimo allenatore esonerato in serie B. Si attende il ritorno del patron Tacopina dagli States, De Rossi si è assunto tutte le colpe ma potrebbe non bastare: 4 sconfitte, 1 vittoria e 1 pari nelle ultime 6 dimostrano che non c’è mai stato un cambio di passo. Se ne sono accorti anche i tifosi che dopo il ko in Laguna hanno contestato tutti, assenti e presenti. Contestazione alla quale è abituato il Brescia, ko in casa col Modena (gol su rigore di Falcinelli) alla prima di Possanzini che per ora è in continuazione con gli interregni di Clotet-1, Aglietti e Clotet-2. Il tecnico è convinto che la sua squadra si tirerà fuori dalle sabbie mobili. Ma la classifica dice che ad oggi le Rondinelle spareggerebbero la salvezza con il Perugia, sconfitto 1-0 ad Ascoli: il confronto incrociato tra ex allenatori di Ascoli e Perugia lo risolve Collocolo. Per i marchigiani una boccata d’ossigeno, umbri di nuovo in apnea.

Andreazzoli contro il Var

L’esterno Diakitè della Ternana

Il pareggio (1-1) tra Ternana e Parma fa arrabbiare Andreazzoli per due gol annullati al Var. Brodino al ‘Liberati’ che non serve a nessuno. Il Parma si regge in equilibrio come un trampoliere sull’ottavo posto che divide a 34 punti con Modena, Palermo e la stessa Ternana.

Infine il Bari, ci pensa un gol di testa di Cheddira (che nel finale del primo tempo si era fatta parare un rigore dall’ex Micai) a proiettare i pugliesi al terzo posto con Sudtirol e Reggina a -15.