Zamparini, l’uomo che lanciava palloni e poi dava la colpa al Frosinone

Sequestro da 1,1 milioni di euro per il Palermo calcio. Nuove accuse al presidente Gianmarva ed al proprietario Maurizio Zamparini. Il sospetto che i palloni li stessero lanciando loro sul Frosinone solo per distrarre l''ttenzione mediatica dalle indagini

Accusava il Frosinone di avere gettato palloni in campo per distrarre la sua squadra durante la partitissima per conquistare la Serie A. (leggi qui Caro presidente Zamparini, impara a perdere) Il sospetto ora è che fosse Maurizio Zamparini a lanciare palloni contro il Frosinone per distogliere l’attenzione dai veri problemi: la richiesta d’arresto presentata contro di lui, l’inchiesta aperta dalla magistratura palermitana sulla sua gestione.

La Procura di Palermo ora ha chiesto e ottenuto il sequestro di 1,1 milioni di euro nei conti del Palermo calcio. Una richiesta fatta nell’ambito dell’indagine per falso in bilancio, reati tributari, autoriciclaggio, riciclaggio sui conti del Palermo negli anni 2013-2016. 

Tra gli indagati c’è il proprietario della squadra Maurizio Zamparini, c’è il figlio, la segretaria e altri cinque professionisti legati all’imprenditore.

Adesso la Procura ha iscritto anche l’attuale presidente della società Giovanni Gianmarva: un altro che accusava il Frosinone di scorrettezze.

Accuse che in realtà ereano palloni con i quali distrarre l’attenzione mediatica, distoglierla dall’accusa prevista dall’articolo 2638 del Codice Civile: in pratica, il presidente Giovanni Giammarva è accusato di avere lanciato palloni sul campo dell’autorità di vigilanza per ostacolarne le funzioni.

Lo stesso reato viene contestato a Maurizio Zamparini. 

Il provvedimento è stato eseguito nel pomeriggio dalla Guardia di Finanza.

Nelle scorse settimane il gip Fabrizio Anfuso aveva respinto la richiesta della Procura di mettere agli arresti domiciliari Zamparini.

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