Zicchieri abbraccia di Maio: tutto è nato un giorno a Fiuggi

L'annuncio sulla bacheca Facebook. Francesco Zicchieri con Luigi Di Maio. Galeotto fu il pranzo al 'delle Terme' a Fiuggi organizzato da Guido D'Amico lo scorso novembre. Altri potrebbero seguirlo

Si erano visti a tavola lo scorso novembre: al ristorante dell’hotel Delle Terme nel pieno centro di Fiuggi. E si erano trovati subito in sintonia il ministro grillino Luigi Di Maio ed il vice capogruppo leghista a Montecitorio Francesco Zicchieri. Al punto che uscirono piccoli dettagli e grandi rivelazioni sulla caduta del governo Conte 1 e la nascita del Conte 2. (Leggi qui: Metti Zic e Di Maio a tavola: ecco come andò la caduta del Conte 1).

La data sui calendari è domenica 14 novembre 2021: subito dopo il congresso nazionale di ConfimpreseItalia e la fresca conferma del presidente Guido D’Amico al timone dell’associazione delle piccole e micro imprese. Nessuno tra Luigi Di Maio e Francesco Zicchieri immaginava che entro i sei mesi successivi sarebbe stato fuori dal suo Partito. Davanti a quel piatto di strangozzi al cesanese, meno ancora immaginavano che l’estate successiva si sarebbero ritrovati insieme, in un nuovo progetto. Francesco Zicchieri si avvicina ad Insieme per il Futuro: la formazione creata dal ministro degli Esteri dopo avere lasciato il Movimento 5 Stelle. (Leggi qui: Zicchieri rompe con Salvini: “Sleale e inaffidabile”. Lascia la Lega; e leggi qui: Frusone con Di Maio, Segneri e Fontana con Conte. Nulla cambia in Regione).

Galeotto fu Guido

D’Amico e Di Maio il giorno del congresso

Le parole pronunciate dall’ex esponente del Carroccio quel giorno, rilette oggi sono profetiche. Disse Zicchieri: «Luigi Di Maio è cresciuto molto, sta diventando un leader. Dobbiamo studiarlo con attenzione: rischiamo che costruisca qualcosa di nuovo che va verso il Centro e lì c’è l’elettorato al quale invece dobbiamo guardare noi». La prossima volta ricordatevi di chiedergli pure sei numeri per il Superenalotto.

A presentare il ministro ed il vice capogruppo è stato proprio il presidente di Comfimprese. Lui ha organizzato il pranzo, mettendo Luigi Di Maio e Francesco Zicchieri allo stesso tavolo, l’uno di fronte all’altro, in compagnia delle rispettive signore. Dicono che ci sia una sua telefonata anche in questo nuovo avvicinamento.

«Ho avuto modo di confrontarmi più volte con lui» conferma ora Zicchieri. «Ho cominciato a nutrire un forte apprezzamento, tradottosi in poco tempo in una forte stima reciproca». Uniranno le forze, con l’obiettivo di «costituire una grande ed unica forza politica riformatrice di centro».

La decisione era nell’aria. Tre giorni fa, sulla sua bacheca Facebook ha scritto “Deciso, concentrato, nuove sfide mi attendono… Con l’umiltà di sempre e la consapevolezza di poter scrivere altre mille pagine di una nuova storia!»

Non finisce qui

Francesco Zicchieri e Matteo Salvini (Foto: Livio Anticoli / Imagoeconomica)

Francesco Zicchieri è uscito dalla Lega puntando il dito contro Matteo Salvini: da tempo gli chiedeva una svolta più moderata e centrista. Di lasciar perdere l’inseguimento a Giorgia Meloni. Si è arrivati all’addio.

Oggi dice «Bisogna lavorare per rafforzare l’azione di governo e non fare come spesso accade una opposizione populista interna che serve solo per qualche spot».

Ha già aperto l’agenda, l’ex capogruppo leghista. Ed ha iniziato a chiamare gli amici in provincia di Frosinone. Gli ha spiegato lo scenario. Gli ha chiesto di seguirlo in questo progetto. Ha parlato con parlamentari, consiglieri comunali, quadri, attivisti. Loro quel giorno a Fiuggi non c’erano: Zicchieri vuole convincerli che Luigi Di Maio ha costruito davvero qualcosa di nuovo al centro.

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