«Basta con i diktat di Abbruzzese: noi da oggi spacchiamo l’alleanza»

Concitata telefonata del coordinatore regionale della Lega Francesco Zicchieri. «No ai diktat di Abbruzzese, spacchiamo l'alleanza». Al centro della discussione la fuga in avanti di Forza Italia per le Comunali di Anagni. E subito dopo telefona a...

«Fai sapere a Mario Abbruzzese che noi non accettiamo i suoi diktat. Questi metodi poteva usarli in altri tempi e con altre persone: adesso ci siamo noi. Informatelo che noi siamo persone serie e i suoi trucchetti con noi non funzionano. Dobbiamo spaccare in provincia di Frosinone? La Lega è pronta. Ditegli che abbiamo già spaccato». Il coordinatore regionale della Lega Francesco Zicchieri è sul Transatlantico, il lungo corridoio che attraversa il palazzo di Montecitorio. È al telefono, forse con Claudio Fazzone: il suo collega che tenta di governare Forza Italia nel Lazio.

 

La certezza è che parla con un tono di voce alto. Non strilla ma è arrabbiato. Intorno altri parlamentari sentono. Capiscono che la faccenda è seria. E riferiscono.

 

Pochi minuti prima di quella telefonata così concitata, Francesco Zicchieri ne aveva avuta un’altra: direzione Palazzo Madama. Interlocutore: Massimo Ruspandini, senatore della Repubblica, plenipotenziario di Fratelli d’Italia in provincia di Frosinone. Il console di Giorgia Meloni gli conferma di essere del tutto estraneo alla fuga in avanti ispirata giovedì notte dall’ex presidente del Consiglio Regionale Mario Abbruzzese: forzare la mano all’alleanza, farla trovare di fronte al fatto compiuto, candidare ufficialmente l’avvocato Daniele Natalia a sindaco di Anagni. Senza consultarsi con gli alleati. (leggi qui Fuga in avanti di Forza Italia: sceglie Natalia. Stop dagli alleati)

 

Una decisione che sembra presa più per spaccare che per unire. La conseguenza immediata era stata che il coordinatore regionale di Noi con l’Italia Alfredo Pallone aveva spezzato la Quarta Gamba dell’alleanza e dato il via libera ai suoi voti su Anagni per raggiungere un intesa con le liste civiche. E non con il resto del centrodestra. A stretto giro era intervenuto con l’estintore il coordinatore provinciale di Forza Italia Adriano Piacentini tentando di circoscrivere l’incendio. E dicendo che si trattava solo di una candidatura interna, da sottoporre al tavolo provinciale: al quale ognuno degli alleati si dovrà presentare con un proprio nome. (leggi qui Pallone rompe la Quarta Gamba: «Dite al centrodestra che i tavoli a 3 sono per le sedute spiritiche»).

 

Francesco Zicchieri è di Terracina. Respira l’aria di mare. Non quella del convento delle Orsoline. E fiuta subito la fregatura. Capisce che il gioco di Forza Italia in questo momento è a perdere le elezioni di Anagni e non a vincerle. Perché per vincerle – dicono i sondaggi interni – basta rimanere uniti ed allargare l’alleanza ai civici di Beccidelli. Compiere fughe in avanti significa mandare all’aria l’intero quadro politico.

È quello che Zicchieri spiega al telefono al suo interlocutore mentre cammina lungo il Transatlantico. «Noi spacchiamo. ma sia chiaro che la responsabilità è la vostra e di Mario Abbruzzese».

La telefonata successiva è sull’utenza del vice presidente regionale del settore Aerospazio di Federlazio. L’imprenditore aeronautico anagnino Domenico Beccidelli cinque anni fa ispirò l’alleanza civica Progetto Anagni. Prendendone le distanze quando decise di non contestare i ritardi accumulati dall’amministrazione del sindaco Fausto Bassetta.

È il primo passo verso la spaccatura. Se non interverrà di corsa, con un altro estintore, Adriano Piacentini.

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