Zingaretti parla al posto di Conte: “È tempo di unirci”

Il segretario del Pd non ne può più dei tentennamenti del premier e dei Cinque Stelle, ma sa che con l’emergenza nulla potrà essere cambiato. E allora tanto vale fare il leader.

Il riacutizzarsi dell’emergenza Covid spingerà tutto verso l’emergenza. Perfino la decretazione d’urgenza (mai fermatasi per la verità). E non ci saranno alternative per nulla. Men che meno per rimpasti di Governo. Nicola Zingaretti, però, è stanco degli eterni tentennamenti del premier Giuseppe Conte. Il Pd ha salvato esecutivo e maggioranza con le vittorie in Puglia e Toscana (in Campania era scontata), ma adesso non riesce più a stare zitto davanti a determinate situazioni.

Nicola Zingaretti con Giuseppe Conte. Foto © Sara Minelli / Imagoeconomica

Una su tutte: il veto dei Cinque Stelle e di Conte sui soldi del Mes, che servono per potenziare la Sanità. Nonostante tutto, però, il senso di responsabilità rimane. Ha detto Nicola Zingaretti: “È tornato il tempo di unirci, di prendere insieme delle scelte e combattere uniti. Come alcuni mesi fa, di fronte a questo pericolo, il Paese si è unito e ha vinto un rischio drammatico, ora bisogna percorrere la stessa strada: ascoltare la scienza, gli amministratori, unire la politica, i territori. Trovare insieme una via da seguire”.

Lo ha detto da segretario nazionale del Pd, in perfetta coerenza con il ruolo di presidente della Regione Lazio, quando ha affermato che avrebbe atteso le decisioni nazionali. Ma questo comporta un’assunzione di responsabilità cumulativa: del Governo, della maggioranza, dei Partiti che lo sostengono. (Leggi qui I protagonisti del giorno. Top e Flop del 17 ottobre 2020).

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

È in preparazione un nuovo Dpcm con delle “strette” locali, mirate, perfino di carattere regionale. Ma intanto diversi Governatori hanno già cominciato a legiferare “spontaneamente”. In questa giungla Nicola Zingaretti non ha alcuna intenzione di continuare a far finta di nulla. Il Governo è fermo e bersaglio di molti veti incrociati. La situazione è al limite. Inoltre il Partito Democratico ha appena vinto l’election day e rischia di non poter capitalizzare quel successo non tanto per l’emergenza quanto per la melina di Conte e dei Cinque Stelle.

Il messaggio Nicola Zingaretti lo ha mandato forte e chiaro, facendo intervenire il capo delegazione del Pd nell’esecutivo Dario Franceschini. La pazienza sta per finire. E non c’è emergenza che tenga.