Zingaretti cambia marcia: “Ora preoccupiamoci del lavoro”

Il presidente della Regione Lazio invita a guardare avanti perché si è entrati in una fase completamente diversa della pandemia. Non risparmia stoccate ai non vax. Ma soprattutto indica la strada per il futuro, perfino a livello governativo.

 “Adesso pensiamo al lavoro e all’economia”: come segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti si è sempre preoccupato di riportare a sinistra la rotta di un partito che con Matteo Renzi era andato in crisi di identità. Come presidente della Regione Lazio ha fatto tantissime cose, ma indubbiamente la più importante è stata l’uscita dal commissariamento sulla Sanità. Completato peraltro nella fase della pandemia. A proposito della quale, grazie all’impegno e alle capacità dell’assessore Alessio D’Amato, il Lazio ha sempre tenuto sotto controllo la situazione.

Adesso siamo entrati in una fase diversa e sul piano politico sono soltanto dodici i mesi  che separano l’Italia dalle elezioni politiche e il Lazio da quelle regionali. Nicola Zingaretti nel 2023 non sarà più Governatore, punterà ad un seggio parlamentare e potrebbe diventare ministro qualora il suo Partito dovesse stare alla guida dell’Italia. Ecco perché l’analisi che ha effettuato è particolarmente significativa. Perché nei fatti è un programma di governo.

La nuova fase

Foto: John Still via Imagoeconomica

A margine di un evento al Campus Bio-Medico a Roma, Nicola Zingaretti ha detto: “Sul fronte del Covid è cambiato tutto rispetto a due anni fa. Chi è vaccinato con terza dose, il virus lo vive in una maniera diversa e più tranquilla, quindi comunque è una fase diversa, con cui si dovrà convivere con il virus”.

Poi ha aggiunto: “A me però ora preoccupano più gli effetti del Covid sul tema del lavoro, dello sviluppo, dei problemi psicologici, della paura e della solitudine che percepiscono le persone di fronte al futuro e questo è un tema molto delicato che va affrontato. La cosa che dispiace è che questa volta tutto o gran parte di quello che ci è accaduto si sarebbe potuto evitare se si fossero vaccinati tutti. Io rimango molto colpito dalla passione, dall’amore, dalla dedizione con la quale una parte di Italia si è dedicata alla lotta contro il covid e l’egoismo e anche un po’ l’arroganza di chi continua a promuovere delle teorie folli”.

Ha concluso Zingaretti: “Io non so se ci si è resi conto che in qualche modo sono anche loro corresponsabili della morte di tantissimi esseri umani. Ormai è un dato di fatto acquisito dai numeri, che chi purtroppo muore in gran parte non è vaccinato e gli ospedali si sono reintasati di nuovo, allungando le liste d’attesa, perché in troppi non erano vaccinati. Che di fronte a questa ovvietà, si continui con questa sfrontatezza a far finta di niente io credo sia un atto grave di egoismo”. 

Obiettivo Pnrr

Giovanni Savorani con Mario Draghi

Se il Governo Draghi dovrà passare dalla gestione della fase più acuta della pandemia a quella di concretizzare le proposte per ottenere le risorse del Pnrr, Nicola Zingaretti non solo dovrà fare la stessa cosa nel Lazio, ma potrebbe in futuro continuare su questo tema.

L’Italia è in un momento storico nel quale bisogna dimostrare di saper spendere bene i fondi che arrivano, a qualsiasi titolo, dall’Europa. Nicola Zingaretti ha già dimostrato di saperlo fare. Perciò quando dice che adesso tocca al lavoro e all’economia, va preso sul serio.

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