Zingaretti dà il benvenuto a Mourinho e sogna il suo triplete

(Foto: Aleksandr Osipov / Flickr)

L’arrivo dello Special One sulla panchina della Roma accende i sogni dei tifosi. Ma il Governatore coglie anche un’opportunità “politica”, vale a dire un messaggio vincente di speranza. Segno che al Campidoglio non ha rinunciato, segno di un filotto a portata di mano: presidente della Provincia, presidente della Regione Lazio e sindaco di Roma.

Pure quello di Nicola Zingaretti sarebbe un triplete: presidente della Provincia di Roma, Governatore della Regione Lazio, sindaco della Capitale. Forse è per questo che all’annuncio della Roma di aver ingaggiato come prossimo allenatore José Mourinho, Nicola Zingaretti ha prima reagito da tifoso (“ogni tanto una gioia”) e poi da politico (“è segno che le cose possono cambiare”).

Non senza aver “sparato”, contestualmente, una bordata nei confronti del leader della Lega Matteo Salvini. Dicendo che sarà giudicato dagli italiani e punito sul piano politico.

Nicola Zingaretti (Foto: Livio Anticoli / Imagoeconomica)

Zingaretti fa fatica a prendere atto che non è più lui il segretario del Pd, a volte nemmeno ricorda di essersi dimesso. Adesso però il punto non è più nemmeno questo. Perché il presidente della Regione Lazio sente il bisogno di esternare sull’arrivo dello Special One nella Capitale, sulla panchina della Roma? La risposta è semplice: l’ipotesi di una candidatura a sindaco di Nicola Zingaretti resta in campo.

Certamente è molto complicata, ma non tramontata. Mourinho, nonostante i mancati risultati delle ultime stagioni, resta l’immagine stessa del vincente. L’uomo del triplete dell’Inter, l’uomo delle provocazioni tipo “zero tituli”. Vincere le elezioni a Roma, e poi governare la Capitale, rappresentano momenti diversi di una sfida che tutti i politici vorrebbero vincere. Così come vincere a Roma ha un significato particolare nel mondo del calcio.

Mourinho cambia la narrazione di Roma

Nicola Zingaretti è un politico sopraffino, sa fiutare il vento come pochi. Lo sbarco di José Mourinho a Trigoria cambia verso ad una narrazione “rassegnata” della Capitale. Non solo nello sport. Anche su temi come i rifiuti, le grandi opere, le manutenzioni e tutto il resto.

Enrico Letta dovrà decidere sulla base di molti elementi, ad iniziare dal rapporto con i Cinque Stelle. Ma non c’è dubbio alcuno che al primo posto della sua lista di possibili candidati a sindaco c’è Nicola Zingaretti. Vincere a Roma invertirebbe il trend del centrosinistra, toglierebbe certezze al centrodestra e lancerebbe definitivamente l’alleanza con i Cinque Stelle. Poco importa se Virginia Raggi non dovesse essere d’accordo. Magari alla fine sarà Roberto Gualtieri a sfidare Virginia Raggi, Carlo Calenda e Guido Bertolaso. Ma con Nicola Zingaretti sarebbe tutta un’altra cosa. (Leggi anche Non si candida, ma se si candida… tutti i papabili).

E poi quel triplete davvero entrerebbe nella storia: presidente della Provincia prima, della Regione poi e quindi sindaco in Campidoglio. Roba da entrata trionfale al Colosseo. Roba da Nicola Zingaretti in versione José Mourinho.