Zingaretti da solo allo scontro decisivo con il centrodestra

Cinque Stelle e Italia Viva orientati a non presentare il simbolo in Emilia-Romagna e Calabria. Intanto tutti si preparano ad elezioni anticipate dopo il 26 gennaio: le manovre di Francesco De Angelis, Antonio Pompeo, Massimo Ruspandini, Francesco Zicchieri e Nicola Ottaviani.

Sia Italia Viva di Matteo Renzi che il Movimento Cinque Stelle di Luigi Di Maio sono orientati a non presentare il simbolo alle regionali in Emilia Romagna e in Calabria. Questo vuol dire che il Partito Democratico di Nicola Zingaretti si presenterà da solo a quello che è lo scontro decisivo. Di fronte avrà un centrodestra unito e compatto, guidato dalla Lega di Matteo Salvini.

Nicola Zingaretti © Imagoeconomica

Il 26 gennaio sarà un appuntamento destinato in ogni caso a cambiare le sorti di questa legislatura. Prima di allora, con il Natale ormai alle porte, non succederà niente di definitivo, anche se il panorama è zeppo di fibrillazioni, come sulla vicenda Ilva. Ma il 26 gennaio nessuno potrà sfuggire al proprio destino: se il Pd perde l’Emilia Romagna, anche con un risultato importante, non potranno non esserci effetti sul governo.

E se il Capo dello Stato Sergio Mattarella, a proposito della questione dell’Ilva, ha detto che non si può sbagliare e la strada obbligata nel caso il governo cadesse è rappresentata dalle elezioni, allora è evidente che il piano B dovrà essere pronto per tutti per il dopo 26 gennaio.

Nicola Zingaretti ha le idee chiare per i Democrat e la sensazione ormai netta è che le urne non lo spaventino. Meglio contarsi per quello che si è che continuare con un’alleanza che non va da nessuna parte. Francesco De Angelis punta ad una candidatura al Senato, Mauro Buschini e Sara Battisti alla conferma alla Regione. Antonio Pompeo dovrà decidere presto se restare nei Dem o seguire Matteo Renzi. Elezioni anticipate dopo l’Emilia comporterebbero due cose: nessuna modifica alla legge elettorale, niente operatività per il taglio di 345 parlamentari.

Francesca Gerardi

Lo schema del centrodestra è quello degli uscenti: Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia), Francesco Zicchieri, Francesca Gerardi, Gianfranco Rufa (Lega). Claudio Durigon potrebbe concorrere per la presidenza della Regione Lazio. L’unica novità potrebbe essere rappresentata dalla candidatura del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani nel Carroccio. Quanto ai Cinque Stelle, divieto di terzo mandato a parte (verrebbe sicuramente superato), gli uscenti sono Luca Frusone, Ilaria Fontana e Enrica Segneri. Ma il punto è quale percentuale prenderebbero stavolta i pentastellati.