Recuperare a sinistra e sfondare al centro: il doppio fronte di Zingaretti

Il Pd nasce a vocazione maggioritaria, ma oggi bisogna fare i conti con una legge elettorale pensata per non far vincere nessuno e con un sostanziale tripolarismo del sistema politico. E mentre Salvini lancia l’opa sul centrodestra, Zingaretti ha altri piani. Vediamo quali

Il Partito Democratico nasce a vocazione maggioritaria quando Walter Veltroni lo “battezza” al Lingotto di Torino. E quando il bipolarismo italiano era tra un centrodestra guidato da Silvio Berlusconi e un centrosinistra monopolizzato dal Pd.

Anche negli anni precedenti, soprattutto grazie al Mattarellum (la legge elettorale che prende il nome dall’attuale presidente della Repubblica) la sfida era chiara, netta. Da una parte la Casa delle Libertà, dall’altra l’Ulivo. Ma c’erano appunto leggi elettorali che favorivano quel tipo di impostazione.

Oggi, dopo l’affermarsi del Movimento Cinque Stelle e il varo del sostanziale tripolarismo in Italia, c’è una legge elettorale a sistema misto. Nella quale però è comunque il proporzionale a farla da padrone. Difficile quindi prevedere di tornare ad un bipolarismo classico senza cambiare la legge elettorale.

L’Italia però è l’unico Paese a cambiare legge elettorale in modo frequente. E il Rosatellum fu concepito proprio con l’obiettivo (centrato) di rendere complicato per chiunque avere una netta maggioranza di governo.
Con tutte le priorità (economiche soprattutto) che ha l’Italia, la legge elettorale non è in cima alla lista. Per cui è probabile che la prossima volta, magari entro l’anno, si tornerà alle urne con questa normativa.

Matteo Salvini ha già monopolizzato il centrodestra. Con le Europee vuole dare un’accelerazione ancora maggiore, guardando attentamente al risultato che riuscirà ad ottenere Forza Italia.

Il Movimento Cinque Stelle deve tenere la soglia psicologica del 20%, altrimenti rischia davvero grosso. Il Partito Democratico di Nicola Zingaretti ha un obiettivo di breve periodo e uno di medio. Quello di breve periodo è il sorpasso nei confronti del Movimento Cinque Stelle. Quello di medio è tornare a competere con il centrodestra per la guida del Paese. Recuperando a sinistra ma pure al centro, puntano su temi come il lavoro, la lotta alle diseguaglianze e tutto il resto.

È questa la vera sfida di Nicola Zingaretti.