Zingaretti e Meloni, rebus Capitale

Il Governatore lancia Roberto Gualtieri. Teme le imboscate dei Cinque Stelle fedeli a Raggi e Casaleggio. E si prepara a diventare una “riserva di lusso” della coalizione di centrosinistra per futuri incarichi nazionali. La leader di Fratelli d’Italia: “Chi mi vuole candidata a Roma lo fa per togliermi di torno”. Obiettivo Palazzo Chigi.

Si è preso 48 ore di tempo, ha posto le sue condizioni al segretario nazionale Enrico Letta, ma ha anche rilanciato sulla candidatura a sindaco di Roberto Gualtieri. Molto difficilmente Nicola Zingaretti sarà in campo per la fascia tricolore della Capitale. Teme lo sgambetto dei Cinque Stelle fedeli a Virginia Raggi e soprattutto a Davide Casaleggio, teme l’affondamento dell’intesa raggiunta alla Regione Lazio con i pentastellati di Roberta Lombardi e Valentina Corrado. (Leggi qui Accordo su Zingaretti in cambio della Regione).

Nicola Zingaretti (Foto: Carlo Lannutti / Imagoeconomica)

Ma allora perché si è dimesso da segretario nazionale? In realtà probabilmente non ci sono né retroscenismi né altri obiettivi. Zingaretti si è reso conto che una fase si era chiusa (Conte bis), che lui non poteva essere un Segretario per tutte le stagioni (Governo Draghi). Dunque, a meno di clamorosi colpi di scena, concluderà il secondo mandato da presidente della Regione Lazio. Poi sarà una sorta di “riserva del Partito” e della coalizione.

Complicato pensare che termini il suo percorso politico. Magari la prossima volta concorrerà per il Parlamento e poi chissà, nel caso di vittoria della coalizione, potrebbe essere tenuto in considerazione per un ruolo da ministro. O perfino da premier, se l’alleanza tra Pd e Cinque Stelle dovesse funzionare.

Meloni in contropiede

Nel campo del centrodestra, invece, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha detto che in tanti vorrebbero candidarla a sindaco di Roma. Aggiungendo che tutti quelli che lo stanno facendo vogliono togliersela dalle scatole. Evidente il riferimento agli alleati della Lega, ma anche di Forza Italia. In effetti il nome di Giorgia Meloni potrebbe essere tenuto in considerazione per Palazzo Chigi nel caso di vittoria del centrodestra alle prossime elezioni.

Giorgia Meloni (Foto: Paolo Cerroni / Imagoeconomica)

Il contropiede del numero uno di Fratelli d’Italia evidenzia il clima che si respira nel centrodestra. Un clima di grande nervosismo. Resta il fatto che il centrosinistra e il centrodestra non hanno ancora un candidato sindaco per la Capitale. Non è una cosa da poco. Mentre ci sono due candidati in campo da sempre. La sindaca Virginia Raggi, accreditata di un 25-27% di voti. E Carlo Calenda, competitivo contro ogni avversario possibile.

Il centrodestra non è convinto sul nome di Guido Bertolaso. Il centrosinistra aspetta Nicola Zingaretti ma ormai si sta organizzando su Roberto Gualtieri. Nel frattempo però Raggi e Calenda agiscono con determinazione. Con l’obiettivo di arrivare al ballottaggio.