Zingaretti e Renzi vittime di fake news, ma anche uniti per la prima volta

I paradossi della politica ai tempi del Coronavirus: il leader del Pd e quello di Italia Viva vittime di “bufale” diffamatorie. Per la prima volta nella vita si scoprono dalla stessa parte.

Dal punto di vista politico Matteo Renzi e Nicola Zingaretti non sono mai stati uniti, neppure quando hanno militato (a lungo) nello stesso Partito, quello Democratico. Ma siccome i casi della vita sono davvero imprevedibili, adesso si ritrovano dalla stessa parte, quella riservata alle tante vittime delle ancora più numerose fake news.

Su Zingaretti la gamma delle “bufale” è stata ampia. Secondo alcuni non avrebbe mai contratto il Coronavirus, secondo altri sarebbe guarito grazie alle cure di una clinica privata e non della sanità pubblica. Il segretario del Pd e presidente della Regione Lazio non è uno che si lascia andare a querele temerarie o facili. Stavolta però ha deciso di non soprassedere, di non porgere l’altra guancia mediatica.

La locandina sulla pagina di Nicola Zingaretti per denunciare la campagna di Fake News

E infatti ha annunciato: «Chi non ha argomenti sparge odio e fake news. Denunceremo, e tutti i risarcimenti saranno devoluti alla Protezione Civile e alla ricerca pubblica in Sanità. A quanti è già arrivata via WhatsApp o sui social una bufala sul mio conto? In pochi giorni questi “bufalari” sono stati capaci di dire che: non ho mai contratto il coronavirus, poi invece che l’ho preso ma mi sono curato in clinica privata. E altre sciocchezze ancora».

Poi Zingaretti ha circoscritto l’ambito: «Non si tratta solo di fake news gravissime ma di una vera e propria campagna denigratoria e di disinformazione che mira a creare notizie false per poi diffonderle ovunque. Oggi riguarda me, ma questo fenomeno potrebbe coinvolgere chiunque e va arginato perché, mai come in questo momento, noi abbiamo bisogno di unità, coesione, impegno alla diffusione di informazioni utili».

Ha voluto dire che l’obiettivo resta comunque politico e ha un intento destabilizzante non tanto nei confronti del Pd, del centrosinistra e della maggioranza. Neppure del Governo, ma proprio del Paese.

Poche ore dopo anche il senatore e fondatore di Italia Viva Matteo Renzi diventava bersaglio delle fake. Questa la narrazione “bufalara” (supportata da un video fuorviante): i figli di Renzi giocherebbero a pallavolo nel giardino di casa con amici andati a prendere, con la macchina dagli uomini della scorta di Renzi. Il tutto in barba ai decreti sulla sicurezza e sulle distanze minime. Al contrario di Zingaretti, però, Matteo Renzi non ha mai avuto problemi a querelare. La sua reazione è stata durissima.

Un fotogramma del video con la Fake News su Matteo Renzi ed i figli

Ha detto: «Forse anche a voi è arrivato un video in cui si dice che io utilizzerei i mezzi della scorta per andare a prendere gli amici dei miei figli e far loro giocare le partite in barba alla quarantena violando le leggi e le regole. È l’ennesimo incredibile, vergognoso attacco che devo subire e che deve subire soprattutto la mia famiglia, poveretta, che non ha nessuna colpa se non quella di avermi tra i membri della famiglia stessa».

Nel video si accredita invece la versione che figli di Matteo Renzi giochino a pallavolo con gli amici portati al campetto dagli agenti della scorta. Ha spiegato Renzi: «Non c’è nessuna macchina che va a prendere la scorta, i figli degli amici. Vi rendete conto che enormità è? C’è un vicino di casa che sarà denunciato in sede civile e penale, che non soltanto vìola ogni tipo di regola registrando un video con minorenni in casa altrui, già questa è una cosa enorme, ma soprattutto dice falso quando dice che sono cinque persone amiche dei figli di Renzi. Chi guarda riconosce che ci sono i miei tre figli, e i due presunti amici siamo io e Agnese, babbo e mamma. Siamo noi cinque, una famiglia che sta vivendo la quarantena e che avendo la fortuna di aver un giardino è fuori, in giardino, dentro il rispetto di tutte le regole».