Zingaretti “immunizza” il Lazio dal caos istituzionale. Ma anche da Conte

Con l’obbligo della vaccinazione antinfluenzale e anti pneumococcica per alcune categorie il Governatore e segretario del Pd si pone nel solco dell’OMS e al riparo dalla confusione che regna nel Governo e tra le Regioni

Lo schema è quello solito, che finora ha funzionato alla perfezione. La proposta è dell’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, poi la firma dell’ordinanza è quella del presidente Nicola Zingaretti. Il Lazio ha dimostrato in questa emergenza di essere quasi sempre in anticipo. Grazie al lavoro dello Spallanzani in campo sanitario, ma anche grazie alla linea politica che Zingaretti ha dettato perfino quando era in quarantena: rimanere nel solco delle decisioni internazionali. Non soltanto dell’Europa, ma anche, per esempio, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. La novità di ieri è importante. Obbliga al vaccino antinfluenzale e anti pneumococcico gli over 65 ed il personale sanitario in servizio nel Lazio dal 15 settembre. Il presidente della Regione Lazio ha firmato l’ordinanza che prevede tra l’altro l’inidoneità temporanea del personale sanitario in mancanza di vaccinazione. (leggi qui I casi aumentano, il virus è sotto controllo).

Nicola Zingaretti e Alessio D’Amato

La mancata vaccinazione per le persone ultra 65 anni comporterà l’impossibilità di accedere a centri anziani o altri luoghi di aggregazione che non consentano di garantire il distanziamento sociale. L’ordinanza prevede anche la forte raccomandazione del vaccino antinfluenzale «per tutti i bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni attraverso il pieno coinvolgimento dei pediatri di libera scelta». Ha detto Zingaretti: «Con questa ordinanza il Lazio raccoglie l’appello lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per ridurre i fattori confondenti per il Covid-19 in presenza di sintomi analoghi».

Intanto c’è una forte motivazione sanitaria. Nel caso di un’ondata di ritorno del Coronavirus, in autunno bisognerà distinguere tra Covid-19 e influenza. Il vaccino ad anziani, sanitari e operatori dei servizi essenziali restringerà molto il campo nel caso fossero queste persona ad accusare sintomi simil-influenzali. Sul piano operativo era quelli che voleva Alessio D’Amato.

Coronavirus laboratorio di analisi con provette © Sergio Oliverio / Imagoeconomica

In ambito politico la Regione Lazio, guidata da un presidente che è anche segretario nazionale del Partito Democratico, si pone in un contesto internazionali, quello dell’Oms. Non è un passaggio di poco conto, specialmente se pensiamo al caos istituzionale che c’è in Italia in questo momento sul tema. Dove ogni Regione va per conto suo e dove il Governo fatica a dettare una linea. Nicola Zingaretti si smarca e fa capire che la Regione Lazio segue le indicazioni dell’Oms. Gli altri facessero quello che vogliono.

Compreso Giuseppe Conte, sempre più lontano dai tempi nei quali il Pd lo ha blindato e retto.