Zingaretti lancia Gualtieri: “Persona straordinaria”

Nicola Zingaretti ribadisce il suo no alla candidatura come sindaco di Roma. E lancia invece Roberto Gualtieri. Il nodo regione Lazio. E la suggestione Conte

Finora aveva sempre detto no. Lasciando però qualche sfumatura nelle parole: abbastanza per pensare che Nicola Zingaretti potesse decidere all’ultimo momento di candidarsi alla guida del Comune di Roma. Ora invece aggiunge un concetto. Che potrebbe chiudere la partita. Intervenendo alla trasmissione ‘Oggi è un altro giornoNicola Zingaretti nel primo pomeriggio ha ribadito il suo no alla candidatura ed ha lanciato il nome dell’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. (Leggi qui E nella notte il Pd delibera: primarie per Roma).

Voglio restare in Regione

Nicola Zingaretti

Vorrei continuare a fare il presidente della Regione perché in questa campagna vaccinale sia importante chiudere un percorso” ha detto. E per il Comune? Zingaretti ha evidenziato che ieri il Partito ha deciso di scegliere attraverso le Primarie il suo candidato. E la gente che per strada applaudiva e gli chiedeva di candidarsi? “Sono contento e ringrazio veramente perché governo da 13 anni questo territorio e questo calore mi fa piacere. Ma abbiamo per fortuna scelto le primarie. E per fortuna a Roma c’é una ricchezza di personalità che con le primarie possono vincere”.

È a aquesto punto che il Governatore ha fatto il suo andorsement “Penso a Roberto Gualtieri, che è stato un eccellente ministero del Tesoro di questo Paese. Insieme a tanti altri ha salvato l’Italia e potrebbe essere un’altra straordinaria figura“. 

Il messaggio al Pd

Gli osservatori però invitano a considerare quello di Zingaretti soltanto un ulteriore messaggio al Partito Democratico. Che va decifrato in questo modo: “Mi candido solo se si creano le giuste condizioni. E al momento non ci sono né state lavorando per crearle”. E dicono che ne abbia parlato a lungo martedì con il Segretario Enrico Letta.

Quali sono le condizioni? Zingaretti vuole garanzie sul futuro della Regione Lazio che aveva preso con un cratere di debiti nella Sanità ed ha trasformato in un modello di organizzazione su scala nazionale, con le vaccinazioni che procedono a ritmo spedito, prese come modello nel Paese. Per avere quella garanzia occorre un patto con il Movimento 5 Stelle: il Pd da solo non è autosufficiente, in una partita a tre (Pd – M5S – Centrodestra) il risultato è aperto. Ma con un candidato di prestigio ed un patto con i pentastellati il risultato sarebbe assicurato.

C’è poi il paradosso della data delle elezioni. I rumors dicono che Zingaretti vorrebbe che si votasse nello stesso giorno al Comune di Roma ed alla Regione Lazio. Ma si rischia il paradosso di un voto alle Comunali con Pd e M5S avversari. mentre alle regionali sono alleati.

Il nome di Gualtieri, la suggestione Conte

Nicola Zingaretti con Giuseppe Conte. (Foto: Sara Minelli / Imagoeconomica)

Vedremo, non ci sono gossip ne’ retroscena. Meno male – assicura Zingaretti – che ci sono tante e tanti che si stanno mobilitando per dare un futuro a Roma. Io sto lavorando per continuare a fare il presidente e sono contento che con le primarie siano in campo grandi personalita’ di governo e non solo che potranno a volgere questo ruolo. Il centrosinistra non deluderà Roma“.

Tra le chiacchiere e le suggestioni c’è chi tira fuori il nome di Giuseppe Conte come ideale candidato alla successione di Zingaretti in Regione. Ideale, ma non fattibile. Per tantissimi motivi. Una suggestione, appunto. Ma anche dal nome del possibile successore passa la scelta di Zingaretti. Il nodo verrà sciolto tra il 10 ed il 15 maggio: è il periodo in cui verranno ufficializzate le candidature alle primarie. Ad oggi, il nome di Zingaretti non è Niola Zingaretti ma Roberto Gualtieri. Domani si vedrà.

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