Zingaretti, le elezioni anticipate, De Angelis e il “laboratorio” Ceccano

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Il segretario nazionale farà lui le liste nel caso di consultazioni alla Camera e al Senato. I congressi provinciali gli servono per disegnare un partito a sua immagine e somiglianza. Il ruolo di Luca Fantini e le opzioni Mauro Buschini e Sara Battisti. Infine, le comunali a Ceccano e la mossa del leader di Pensare Democratico.

Chi farà le liste in caso di elezioni anticipate a Camera e Senato? Il segretario nazionale Nicola Zingaretti. D’accordo con Dario Franceschini, Lorenzo Guerini e Andrea Orlando. Ma le farà lui soprattutto. Dunque, nel Pd si mettano l’anima in pace: il presidente della Regione Lazio non mollerà neppure un millimetro nel Partito.

Ora auspica la riforma elettorale in senso proporzionale. Per non regalare il Paese a Matteo Salvini, ripete. Gli alleati lo seguiranno? Sicuramente sì, anche se Matteo Renzi sta cercando di alzare il prezzo.

GIUSEPPE CONTE

Se l’estate scorsa fu anomala, con la crisi di governo e tutto il resto, quella attuale sarà ancora peggio. Campagna elettorale a tappeto, occhio attento alle Regionali ma soprattutto a quello che ormai nei Palazzi romani si dà per scontato: il disarcionamento di Giuseppe Conte da presidente del consiglio.

Nicola Zingaretti si gioca tutto e ha bisogno di un Pd a sua immagine e somiglianza. Dappertutto, anche nelle province. L’accelerazione sul congresso in Ciociaria nasce anche da questa esigenza. Luca Fantini, il prossimo segretario provinciale, dovrà subito approntare un piano di riserva qualora si aprisse la stagione elettorale per politiche e regionali.

Ma sulle candidature deciderà Zingaretti. Come aveva fatto Matteo Renzi la volta scorsa, tagliando fuori praticamente i parlamentari in carica: i senatori Francesco Scalia e Maria Spilabotte e l’onorevole Nazzareno Pilozzi.

SARA BATTISTI E MAURO BUSCHINI

Stavolta il Pd non ha parlamentari, ma consiglieri regionali sì. Due: Mauro Buschini e Sara Battisti. Loro saranno della partita, o al parlamento o alla Regione. Ma terminata la stagione congressuale, in provincia di Frosinone il Partito Democratico ha la necessità di un rilancio forte sul territorio. In vista delle comunali, ma anche di tutto il resto. Il primo appuntamento vero è Ceccano, ex roccaforte del Pci. Lì il simbolo dei Dem non verrà presentato, per favorire un’aggregazione civica. Sarà un vero e proprio “laboratorio”. Il candidato sindaco è Marco Corsi, pronto a sfidare Roberto Caligiore.

De Angelis gioca il tutto per tutto: vincere a Ceccano sdoganerebbe un modello politico da utilizzare poi sui tavoli regionali e nazionali.

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