Zingaretti e Letta come Ratzinger e Bergoglio

Le analogie tra il passaggio di consegne in Vaticano la staffetta laica per guidare la “chiesa” del Partito Democratico. I due sono d’accordo e l’obiettivo è quello di ridimensionare le correnti del partito, non meno potenti della Curia romana. Roberta Pinotti verso la vicesegreteria.

Sono tutti convinti che Enrico Letta abbia già accettato la sfida di essere nominato dall’assemblea Segretario nazionale del Partito Democratico. Segretario, non reggente. Vuol dire che andrà avanti fino al 2023. Come vice dovrebbe essere indicata Roberta Pinotti, di AreaDem. È il segnale che Dario Franceschini è d’accordo. (Leggi qui La telefonata di Zingaretti dopo il pranzo in Regione)

Tra tutti gli ex segretari del Pd soltanto Franceschini è rimasto con un ruolo attivo nel Partito. Il perché va ricercato nel fatto che è un capo corrente. E i capicorrente contano più di un segretario. Inoltre AreaDem è la corrente più forte.

Come Ratzinger ed il suo successore

Nicola Zingaretti ed Enrico Letta

Ma è il passaggio di testimone tra Nicola Zingaretti ed Enrico Letta che va analizzato. Si tratta di un inedito assoluto. Il Foglio Quotidiano riferisce di una lunga telefonata tra i due. Mentre La Stampa ipotizza la base di un’intesa: dall’alleanza con i Cinque Stelle al fatto di celebrare in tempi rapidi un congresso non sulla leadership. Punti cari a Zingaretti.

Enrico Letta ha chiesto garanzie di unità e di tenuta. Rispetto a Zingaretti avrà il vantaggio di non avere riguardi nei confronti delle correnti. Lo  userà, eccome se lo userà. E’ per questo che Matteo Orfini e quelli di Base Riformista (Lorenzo Guerini, Luca Lotti, Andrea Marcucci) sono guardinghi e perfino sospettosi.

Gli ex renziani sono chiamati a superare perfino la fase di “ex”. Il Partito Democratico si avvia ad una fase costituente, all’interno della quale il progetto di Piazza Grande avrà un ruolo. Per cercare di scuotere il partito dalle fondamenta.

La transizione laica

Papa Francesco. Foto Livio Anticoli / Imagoeconomica

Nessuno si illude: le correnti non saranno superate. Ma andranno sicuramente ridimensionate. Una situazione che ricorda, fatti i dovuti “distinguo”, quella che si verificò anni fa nella Chiesa cattolica. Con il gran rifiuto di Benedetto XVI e l’arrivo di Papa Francesco.

Ratzinger prese atto che lui non avrebbe potuto fare la guerra alla Curia romana come Bergoglio. E ne favorì l’ascesa. Ma lui è rimasto sempre attivo sul versante della dottrina. Zingaretti farà la stessa cosa nello spirito laico della politica. Non scomparirà, lo ha già detto. Potrebbe ascendere al soglio Capitolino. Sindaco di Roma. Oggi naturalmente smentisce.

E cosa altro potrebbe fare?