Zingaretti preoccupato del caos dei Cinque Stelle, la Lega “punta” il Lazio

Il partito di Salvini sta letteralmente cannibalizzando il centrodestra nella Regione, per preparare la candidatura di Claudio Durigon alla presidenza. Il segretario nazionale del Pd prepara le contromisure ma sa che le tensioni pentastellate rappresentano una mina. A meno che non gli riesce il “doppio colpo” in Emila Romagna e Calabria.

La Lega sta svuotando l’opposizione a Nicola Zingaretti alla Regione Lazio. Nel senso che sta accogliendo consiglieri di centrodestra eletti altrove. In Forza Italia per esempio: è il caso di Laura Cartaginese prima e di Pasquale Ciacciarelli dopo, anche se quest’ultimo è transitato prima in Cambiamo di Giovanni Toti.

Roberta Lombardi © Benvegnu’ Guaitoli / Imagoeconomica

Ma la Lega sta pure guardando agli scontenti del Movimento Cinque Stelle: in Parlamento ma anche nelle Regioni e nel Lazio ce ne sono. Il Partito di Matteo Salvini è intenzionato a rivendicare la prossima candidatura alla presidenza della Regione e il prescelto sarà sicuramente Claudio Durigon. Dappertutto è già partita la mobilitazione.

Nicola Zingaretti conosce perfettamente la situazione. Alla Regione il dialogo con Roberta Lombardi, capogruppo dei pentastellati, si è affievolito proprio per le divisioni che ci sono nei Cinque Stelle. Adesso bisognerà vedere quello che succederà all’interno del Movimento, con l’inizio della stagione delle epurazioni.

Sicuramente però Nicola Zingaretti e il Partito Democratico devono riflettere su molto punti. La lealtà verso il Governo Conte può trasformarsi in una sorta di palude se alla fine non c’è lo scatto nei confronti del Paese. Con i Cinque Stelle impegnati nella faida interna e con Matteo Renzi pronto a “martellare” su tutto, il Pd rischia il logoramento al governo.

Nicola Zingaretti e Pippo Callipo sulle linee della Tonno Callipo

Zingaretti confida nelle elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria, perché in caso di doppio successo ribalterebbe completamente l’inerzia della situazione. Nell’ipotesi del pareggio terrebbe comunque “botta”, mentre una doppia sconfitta aprirebbe pure nel Pd una resa dei conti dagli esiti imprevedibili.

Ma la Regione Lazio rimane un baluardo da difendere da ogni manovra. Infatti l’intenzione è quella di arrivare a scadenza del mandato. Ma questa possibilità dipende anche dalle evoluzioni del Governo nazionale. Perciò la “guerra” nei Cinque Stelle preoccupa moltissimo i vertici del Nazareno.