Zingaretti: «È ora di voltare pagina, nel Pd e nel Paese»

Nicola Zingaretti sull'Assemblea di ieri: «Una fase politica si è chiusa». Si al dialogo con i movimenti dei sindaci. «Nel Lazio abbiamo vinto anche grazie a queste esperienze»

Una stoccata al Pd di Renzi. Ed una al governo Lega-M5S che sta prendendo forma. Ad assestarle è stato Nicola Zingaretti a margine della ‘Race for the cure‘ a Roma.

Il primo fendente è per il fronte interno. «L’assemblea di ieri conferma che una fase politica si è chiusa e bisogna con chiarezza voltare pagina. C’è un altro tipo di futuro per l’Italia e il Pd deve saperlo interpretare».

Ce n’è anche per Salvini e Di Maio. «Nel contratto di governo – ha detto il governatore del Lazio – la parola disuguaglianza non compare e non poteva comparire viste le scelte antisociali che contiene contro le fasce piu’ deboli dei cittadini».

 

Il ruolo del Pd secondo Zingaretti è quello dell’opposizione. Perché «C’è molto da lavorare e il congresso deve rappresentare una netta discontinuità nei contenuti, nelle pratiche e nelle forme politiche del passato per una rigenerazione di un campo di forze politiche associative civiche e per un nuovo progetto di innovazione dell’Italia».

 

Il Pd secondo Nicola Zingaretti deve contaminarsi il più possibile delle esperienze che arrivano dagli amministratori locali. Anche quelli che non sono iscritti al Partito ma soltanto di area. Per questo giudica in modo positivo l’iniziativa che sta prendendo forma grazie ai sindaci Federico Pizzarotti (Parma),  Alessio Pascucci (Cerveteri), Damiano Coletta (Latina).

«Bene questa iniziativa dei sindaci e degli amministratori di ‘Italia in Comune’ – ha detto Zingaretti partecipando all’iniziativa “La società che sogniamo” organizzata al Caffè Letterario di Roma – . Queste esperienze civiche e diverse sono utili all’Italia e alla vitalità della nostra vita democratica. Se nel Lazio abbiamo vinto è anche grazie al protagonismo di queste esperienze, parte viva della nostra alleanza».