Zingaretti, Raggi, Calenda: intreccio al Campidoglio

Giuseppe Conte prova a convincerla sindaca ad un passo indietro, Enrico Letta aspetta di chiamare il Governatore. Fra quelli che lavorano dietro le quinte alle soluzioni c’è Bruno Astorre, segretario del Pd del Lazio e avversario irriducibile di Carlo Calenda.

È Bruno Astorre l’uomo del Pd che più contrasta la candidatura a sindaco di Roma di Carlo Calenda, leader di Azione. Il senatore e segretario regionale dei Democrat continua a ripetere che Calenda è ossessionato dal Pd e che si sta mettendo fuori da solo. Dal canto suo Calenda ha detto che non ha alcuna intenzione di fare il sindaco prendendo disposizioni di Goffredo Bettini e Bruno Astorre.

Bruno Astorre (Foto Paola Onofri / Imagoeconomica)

Ma a questo punto, con le primarie indette per il 20 giugni, le strade per il Pd sono soltanto due. O celebrare le primarie e in quel caso Roberto Gualtieri potrebbe essere il grande favorito. Oppure puntare sulla discesa in campo di Nicola Zingaretti, Governatore del Lazio. Che potrebbe sia partecipare alle Primarie che invece essere indicato direttamente dal partito, su input di Enrico Letta, segretario nazionale.

La variabile Conte per Zingaretti

Il quale però deve aspettare e capire se davvero Giuseppe Conte, capo finora in pectore del Movimento Cinque Stelle, può davvero convincere la sindaca Virginia Raggi a fare un passo indietro. Non sarà semplice però, visto che la sindaca ha detto che resterà in campo comunque e che le hanno offerto di tutto per farle cambiare idea.

Zingaretti non può candidarsi sindaco di Roma in rottura con i Cinque Stelle (perché poi la Raggi fa parte dei Cinque Stelle) e andare avanti alla Regione con il Movimento. (Leggi qui Zingaretti lancia Gualtieri: “Persona straordinaria”).

Enrico Letta a Piazza Pulita

Se però Conte dovesse riuscire a trovare una formula, allora Enrico Letta alzerebbe il telefono e chiederebbe a Zingaretti un passo avanti per Roma nel superiore interesse della Capitale e dell’Italia.

Il copione è già scritto e questo copione lo conosce bene il senatore Bruno Astorre. Il quale è tra quanti stanno lavorando in silenzio all’ipotesi di una candidatura a sindaco di Roma dello stesso Zingaretti. Tenendo sempre comunque presente che si aprirebbe il fronte delle elezioni regionali del Lazio. Non semplici per il centrosinistra senza una base di partenza costituita da Pd e Cinque Stelle.

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