Zingaretti tra Renzi e D’Alema

Non c’erano soltanto parlamentari, assessori e consiglieri regionali, amministratori provinciali e sindaci alla manifestazione di Mauro Buschini al Multisala Sisto. C’erano anche manager, presidenti di associazioni di categoria, medici, architetti, ingegneri, avvocati, commercialisti.

La geografia del potere nel Lazio dice che la “capitale” è dove sta il Governatore Nicola Zingaretti. 
Non è una novità: è stato così anche quando alla Pisana c’erano Francesco Storace prima e Piero Marrazzo dopo. Mentre né Piero BadaloniRenata Polverini avevano dato la medesima prova di forza.

A questo punto però è lecito domandarsi dove vuole arrivare Zingaretti dal punto di vista politico. Ultimamente si è riavvicinato al presidente del consiglio Matteo Renzi, che però farebbe un errore enorme se credesse che Zingaretti può essere “arruolato” tra quelli che vanno alla Leopolda. 
Nel 2013 Nicola Zingaretti ha vinto guidando una coalizione di centrosinistra e al Partito della Nazione è allergico.

Nel Partito Democratico si stanno aprendo scenari imprevedibili. L’attacco di Massimo D’Alema a Matteo Renzi (“Il Pd è nelle mani di un gruppetto di arroganti”) non resterà … un’intervista al Corriere della Sera. Le prossime elezioni comunali saranno un banco di prova: lontano dal 40% delle europee e con l’eventualità di sconfitte a Roma e Napoli, il Giglio Magico andrebbe in difficoltà. A quel punto D’Alema e Bersani proverebbero l’affondo.
 In questo scenario Nicola Zingaretti è tra quanti potrebbero ritagliarsi uno spazio di mediazione. Perché esisterà pure uno spazio di mediazione tra chi vuole andare con Denis Verdini e chi guarda a Fabio Mussi.


In provincia di Frosinone si è appena celebrato un congresso all’insegna dell’unità. Però le posizioni sono note. Il senatore Francesco Scalia e il deputato Nazzareno Pilozzi hanno rapporti molto stretti con l’entourage di Matteo Renzi e lì resteranno.
 Anche la senatrice Maria Spilabotte è apprezzata dal Giglio Magico, ma lei ha relazioni politiche pure con altri settori del Partito.
 Su Mauro Buschini non ci sono dubbi: è il punto di riferimento di Nicola Zingaretti, non più soltanto su questo territorio.


Resta Francesco De Angelis, dalemiano di ferro per una vita. Nel Pd in questo momento sono tutti renziani e guai a chi ride all’imitazione che del presidente del consiglio fa Crozza. Guai a chi difende il conduttore di Ballarò Massimo Giannini! Guai a chi storce la bocca al pensiero che Denis Verdini possa entrare nel Pd. Piuttosto si impegnino a trovare foto di Verdini con il pugno chiuso.
 In Italia però le cose cambiano in fretta. Matteo Renzi è forte alla guida del Governo, ma ha problemi nel governo del Partito. Il punto debole è quello.

Massimo D’Alema farà altre interviste e dopo le elezioni comunali si apriranno le danze. 
Anche in Ciociaria.

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