Zingaretti e il resto del mondo

Il quotidiano La Repubblica lo aveva scritto poche ore fa:

“Lo staff del governatore nega: «Nicola ci sarà». Ma anche nel Pd i dubbi crescono. Anche a causa di una ritrovata freddezza con Renzi, che non avrebbe apprezzato la sua partecipazione alla kermesse di Pisapia. L’alternativa, in tal caso, sarebbe l’eurodeputato Enrico Gasbarra, che però smentisce. Di sicuro c’è che senza Nicola Zingaretti la coalizione che vinse nel 2013 rischia di rompersi. E l’ala sinistra potrebbe correre con un proprio esponente, magari il vicepresidente di Campo Progressista Massimiliano Smeriglio”.

In queste ore, anche se tutti dicono il contrario, il Pd romano e laziale sta analizzando la situazione con straordinaria attenzione. E domani, nel corso della riunione della Direzione Regionale, il tema potrebbe essere affrontato nei corridoi. Non al tavolo, non ufficialmente. Perché sarebbe un’ammissione di debolezza politica.

Però l’offensiva del centrodestra sta mettendo in evidenza due cose. Intanto i temi sui quali si giocherà la prossima campagna elettorale. La questione rifiuti su tutte: il braccio di ferro tra il Comune di Roma guidato da Virginia Raggi e la Regione Lazio del presidente Nicola Zingaretti andrà avanti nei prossimi mesi. Il centrodestra è pronto ad approfittarne. Gli altri argomenti “bollenti” saranno la sanità e il lavoro.

Next Quotidiano non ha dubbi e proprio in queste ore scrive:

“Sarà il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi il candidato del centrodestra alla Regione Lazio. L’ufficialità ancora non c’è ma il primo cittadino della città terremotata avrebbe ricevuto l’imprimatur più importante: quello di Silvio Berlusconi”.

Non resta che attendere, anche per capire le reazioni del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, il quale, senza primarie, come minimo durante le regionali farà un tour nel sud est asiatico, mentre come massimo si disimpegnerà in maniera fragorosa.

Non sembrano esserci dubbi, invece, sulla candidatura di Roberta Lombardi per il Movimento Cinque Stelle.

Si stanno muovendo anche i consiglieri regionali della provincia di Frosinone.

Mario Abbruzzese ha un obiettivo primario e uno secondario: vincere le elezioni e provare a tornare sulla poltrona di presidente del consiglio regionale del Lazio. Un posto in giunta è una subordinata.

L’assessore Mauro Buschini sta cercando di capire cosa succederà nel Pd. Il fatto che Nicola Zingaretti possa non essere ricandidato alla presidenza non è detto che sia negativo per Buschini dopo lo strappo “orfiniano”.

Marino Fardelli confida in Francesco Scalia. Ma la vera variabile è la possibile candidatura alle regionali del sindaco di Ferentino e presidente della Provincia Antonio Pompeo. Fedelissimo di Scalia e uno dei quattro moschettieri (c’era pure D’Artagnan) della rocca di Ferentino: Francesco Scalia ricandidato al Senato, Antonio Pompeo alla Regione, Piergianni Fiorletta a sindaco e Marco Di Torrice (fresco di nomina nel cda della Saf) ad elaborare strategie da giungla vietnamita.

Daniela Bianchi, invece, concorrerà con il Mdp-Campo Progressista. Per il momento è concentrata sulla scissione silenziosa degli elettori del Pd.

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