Zingaretti, arrivano i Socialisti. Appello di Rosato: «Niente nemici a sinistra»

I Socialisti ed i Verdi annunciano una lista in appoggio a Nicola Zingaretti. Appello di Rosato a Leu. Fassina è contrario. Il Regionale si riunisce nei prossimi giorni. La pregiudiziale sui Petalosi

Via alle grandi manovre per costruire l’alleanza di centrosinistra introno a Nicola Zingaretti. I Socialisti faranno una lista a sostegno del governatore uscente insieme agli ambientalisti ed ai sindaci di Area Civica. La sinistra di Liberi e Uguali riunirà l’assemblea regionale nei prossimi giorni e deciderà cosa fare: se sostenere Zingaretti oppure trovare un accordo di desistenza o dividersi.

 

I SOCIALISTI

I primi a prendere posizione nel pomeriggio sono stati i Socialisti. Il segretario provinciale Vincenzo Iacovissi ha ufficializzato che anche nel Lazio i Socialisti daranno vita alla lista “Insieme“.

È una lista che riunisce gli esponenti del Psi e dei Verdi con i sindaci di area del centrosinistra. «Un progetto di chiara ispirazione prodiana ed ulivista»  spiega Iacovissi.

Verranno presentati sei candidati al Consiglio Regionale del Lazio, a sostegno di Nicola Zingaretti.

«Una lista che verrà varata nei prossimi giorni e che terrà conto della rappresentanza territoriale e della vocazione riformista di idee e proposte» spiega Iacovissi.

 

L’APPELLO DI ROSATO

A preoccupare è il dibattito interno a Liberi e Uguali la formazione che si è coalizzata intorno al nome del presidente del Senato Pietro Grasso. L’anima di Sinistra Italiana e quella di Possibile sono contrarie, più prudente MdP (leggi qui Liberi ma non Uguali: Si e Possibile dicono no totale a Zingaretti)

Nelle ore scorse c’è stato l’appello di Ettore Rosato, capogruppo del Pd alla Camera: «I nostri nemici non sono mai a sinistra. Noi abbiamo senso di responsabilità verso i nostri elettori»“.

Parlando con i giornalisti di Repubblica, Rosato ha spiegato che la priorità è tenere assieme chi intende sfidare Berlusconi, Salvini e Grillo. Nonostante le frattura consumatesi nel centrosinistra. «Il mio appello – ha spiegato Rosato – è rivolto all’intero centrosinistra, restiamo uniti. Dobbiamo evitare che il governo di Lazio e Lombardia vada al centrodestra per ragioni di antipatia. O, peggio ancora, per rancori. Tutto questo sarebbe inaccettabile».

Nicola Zingaretti ed il candidato governatore della Lombardia Giorgio Gori in questi anni hanno sempre governato con la sinistra. Rosato sottolinea che tutto questo è avvenuto: «Senza mai sollevare obiezioni, almeno fino a poche settimane fa».

Nelle file di LeU c’è chi ha giudicato poco praticabile la strada a due piani: uno nazionale (contro il Pd) ed uno Regionale (a sostegno dei candidati governatori del Pd).

Ettore Rosato risponde: «Penso che l’elettorato abbia la capacità di distinguere i due piani. E comunque spetta a noi dirigenti riuscire a lavorare su piani distinti».

 

 

FASSINA, PALLA A ZINGARETTI

Non la fa così facile Stefano Fassina, il leader nazionale di Sinistra Italiana. E dice che la palla è nel campo di Zingaretti.

«Noi come Leu fin dall’inizio abbiamo posto questioni di merito. I nostri non sono pregiudizi, ma giudizi di merito su punti che riguardano la sanità, il trasporto, l’urbanistica su cui sono necessarie correzioni di rotta. La palla è da tempo nel campo di Zingaretti, in queste settimane non sono arrivate risposte o sono arrivate risposte inadeguate» ha detto Stefano Fassina ai giornalisti dell’Adnkronos

 

Ha messo in evidenza che la sua formazione ha chiesto a Nicola Zingaretti impegni sul programma. Di che tipo? La Sanità pubblica del Lazio, la rete ferroviaria regionale, modifiche al piano di rigenerazione urbana.

«Per noi le alleanze dipendono dai programmi  – dice Stefano Fassina – costruiamo con Leu a livello nazionale un’alternativa al Pd non per un risentimento o per questioni personali, ma perché ci sono distanze programmatiche insormontabili, ad esempio sul jobs act o sulla scuola. Lo stesso criterio vale per le elezioni regionali nel Lazio e in Lombardia».

L’assemblea di Leu del Lazio si riunirà nei  prossimi giorni e assumerà una decisione.

 

LA PREGIUDIZIALE SUI PETALOSI

LeU ha avanzato perplessità sulla presenza dei centristi di Beatrice Lorenzin nell’alleanza per il Lazio.

Il Ministro della Salute ha risposto intervenendo su Rtl 102.5 «Per me alcune posizioni sono inverosimili ma credo che la questione sia più attinente al Pd. Civica popolare è una forza politica, non è una lista elettorale o un’alleanza istituzionale ma stiamo parlando di una forza politica che si allea strutturalmente in una alleanza politica, in una coalizione, con il Pd, quindi ritengo che qualsiasi ipotesi di questo genere sia surreale».