Zingaretti: «Il petrolio scende, la benzina sale. Si a Gentiloni presidente Pd»

Il presidente della Regione Lazio dice si a Paolo Gentiloni presidente del Partito Democratico. Pronto al dialogo con le opposizioni Regione dopo avere schivato la mozione di sfiducia. Stilettata sul costo dei carburanti. "Le accise salgono: non dovevano toglierle?»

Paolo Gentiloni Presidente del Partito Democratico se Nicola Zingaretti vincerà le Primarie e diventerà Segretario Nazionale.

Il Governatore ha colto al volo il segnale di disponibilità dato dall’ex premier: «per quanto mi riguarda, e’ un’ottima notizia, per il Pd e per il Paese». Lo ha detto a margine della presentazione del progetto di telemedicina ‘Advice‘.

 

Pochi minuti prima, Paolo Gentiloni era stato intervistato ad Omnibus su La7 ed aveva detto di essere disponibile a ricoprire il ruolo di presidente del Partito Democratico.

«Il Pd da solo non basta – ha aggiunto Zingaretti – ma è essenziale rilanciarlo per dimostrare che siamo utili all’Italia. Di fronte a quanto sta avvenendo serve un Pd nuovo, largo, unitario, e che si rivolga alla parte migliore della società per costruire una nuova alleanza, e non certo frammentazione. Farlo in un congresso: io ce la mettero’ tutta perche’ sia questo lo spirito che emerga“.

 

Puzza di fregatura

Gli domandano se Matteo Renzi sia ancora importante per il Pd. Il Governatore del Lazio conferma quanto ha detto nelle settimane scorse: nel suo modello di Partito c’è spazio per tutti. Soprattutto in questa fase, in cui «Gli italiani cominciano a percepire che qualcosa non va e a cercare un’alternativa possibile e solo il cambiamento e l’unita’ di un fronte nuovo la puo’ garantire. Sono convinto che tutti, rimboccandoci le maniche, si sentano parte di questa sfida collettiva e collegiale».

Nicola Zingaretti spiega che il congresso è utile se sarà una fase nella quale far rimboccare a tutti le maniche per ricostruire il Pd. Non si nasconde e ricorda quella del 4 marzo scorso è stata una sconfitta «drammatica e devastante sconfitta, ma basta con la contemplazione delle sconfitte. Occorre la reazione, che per me è cambiare e unire».

 

Il petrolio scende, la benzina sale

Il governatore non rinuncia a lanciare una stilettata al Governo Conte – Salvini – Di Maio. Questa volta Nicola Zingaretti lo fa puntando il dito sul prezzo dei carburanti al distributore.

«Matteo Salvini e l’intero Governo avevano promesso di ridurre le accise sui carburanti. Non è avvenuto. Eppure il prezzo del petrolio è precipitato: solo 2 mesi fa un barile costava 75 dollari, oggi appena 50. Il prezzo è calato di circa un terzo».

 

La cancellazione delle accise sui carburanti era stata promessa in campagna elettorale. Ma adesso il Governo ha proposto con un emendamento alla manovra. Con cui «confermare l’accisa aggiuntiva per i cittadini della Liguria, al fine di finanziare la ricostruzione del Ponte Morandi. Questo è il Governo delle bugie anche sulla benzina, che mette le mani nelle tasche dei cittadini. Ma quale Robin Hood, qui siamo in presenza di uno sceriffo di Nottingham».

 

 

Dopo la fiducia riprendere il dialogo in Regione

Sabato scorso Nicola Zingaretti ha schivato la mozione di sfiducia presentata dal Centrodestra. (leggi qui Zingaretti vola, l’opposizione si schianta: la Mozione di sfiducia finisce in farsa)

Una sconfitta delle opposizioni che ha rinforzato il presidente. Zingaretti non intende arroccarsi né alzare il ponte levatoio. Tutt’altro: dice che è il momento di riprendere il dialogo con l’opposizione.

«Il Bilancio è approdato in Consiglio e lo spirito rimane sempre lo stesso». (leggi qui Tagli alle tasse per cittadini e imprese: ecco i conti della Regione 2019-2021).

«L’Italia è ferma e noi dobbiamo mettere al primo posto anche nel Lazio il futuro e le speranze dei cittadini della nostra Regione» ha aggiunto il governatore, sostenendo che questo sia sufficiente per spingere tutti ad approvare una legge che è fondata sulla parte fiscale, sugli investimenti, sulla vicinanza ai Comuni.

 

Zingaretti paragona la situazione del Lazio a quella del Paese. e dice che in Italia sono due mesi che si vive nell’incertezza amletica «figlia dell’incapacità di risolvere i problemi».