Zola vola sulla poltrona vuota di Gargano, ma solo ad interim

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Grandi manovre al Cosilam, dove si è riunito nel pomeriggio il Consiglio d’Amministrazione per decidere in che modo tamponare l’improvvisa scomparsa dell’insostituibile direttore generale Nino Gargano (leggi qui il precedente).

Un nuovo direttore generale potrà essere individuato soltanto attraverso un bando di evidenza pubblica, un concorso, una selezione affidata ad un’agenzia di ‘cacciatori di teste’. Tutti concordi sul fatto che mai nessuno sarà mai all’altezza dello scomparso Nino Gargano: per la sua abilità diplomatica, la sua competenza tecnica, le sue entrature politiche, la sua dimensione nazionale.

Le indiscrezioni sostengono che ci sia stato un fitto intreccio di telefonate tra il presidente Pietro Zola, il presidente dell’altro consorzio industriale ciociaro Francesco De Angelis che guida l’Asi di Frosinone, Mario Abbruzzese grande manovratore di Forza Italia. Nessuno confermerà mai le telefonate, tutti smentiranno di essersi sentiti.

La preoccupazione, nelle file del sindaco di Cassino Giuseppe Golini Petrarcone è che possa maturare una scelta in grado di condizionare anche il prossimo turno di ballottaggio nelle elezioni comunali: perché il vice presidente Francesco Mosillo per quanto sconfitto nella corsa al Comune avrà un ruolo decisivo da recitare nel voto bis; perché Abbruzzese ha il suo candidato Carlo Maria D’Alessandro in piena corsa per arrivare in municipio, perché l’Asi di Frosinone ha fortissimi interessi economici sull’area ed il suo presidente ne ha sul fronte politico, avendo sostenuto Mosillo.

In una fase del CdA era stato ipotizzato di assegnare le competenze tecniche ai tre funzionari.

Alla fine il Consiglio d’Amministrazione ha deciso all’unanimità che la carica di Direttore Generale viene assegnata ad interim al presidente Pietro Zola (area De Angelis). Assorbirà, temporaneamente, sia le funzioni politiche che quelle tecniche in quanto, l’articolo 7 comma 2 dello statuto Cosilam prevede che «L’incarico di componente degli organi del Consorzio è incompatibile per le persone che abbiano la qualifica di dipendente retribuito dal Consorzio stesso».

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