Lettera aperta a Nicola Ottaviani (di D.Toro)

Henry David Toro

Preside frusinate in prestito all'Emilia

Caro Nicola,
Ti dò del tu perché ci conosciamo da una vita. Ti ricordo ai tempi del Liceo sempre impegnato in ruoli di rappresentanza e con una discreta favella. Io, che a quell’epoca passavo (o perdevo?) il tempo a leggere e a suonare, mi immaginavo per te due professioni: il politico o l’avvocato. Mi sbagliavo, perché oggi le pratichi entrambe con piglio decisionista ed a grandi livelli (e giustamente ben retribuito, perché sei bravo, mentre per gli insegnanti non vale questa cosa degli avvocati: se sei bravo e lavori anche più del dovuto guadagni – poco – come quelli che appena suona la campanella scappano via a casa, … che infatti io quel passaggio sulla “saccocia” dei professori non l’ho capito tanto bene …).

 

La verità, te lo dico io, non esiste. Platone e Aristotele pensavano si potesse raggiungere, ma già Socrate prima di loro era un po’ scettico al riguardo: bisogna tirarla fuori la verità – diceva – ma può essere diversa per ciascuno. Poi Schopenhauer (“il mondo non è che una mia rappresentazione”), Nietzsche (“non esistono fatti, ma solo interpretazioni”), il XX e il XXI secolo. Insomma: la verità oggettiva è una chimera!

 

Figuriamoci in tempo di elezioni, in cui ognuno ha la sua verità, ovvero la sua interpretazione che per lui è la “sua” verità. Ora questa storia che degli studenti delle classi IV, massacrati da impegni extracurricolari come l’Alternanza Scuola Lavoro, da compiti e verifiche di fine anno, dovessero, con un preavviso di soli 3 giorni, recarsi una mezza mattinata a vedere un cantiere di un’opera (che sarà completata forse a luglio), pochi giorni prima delle elezioni, l’ho trovata da subito parecchio strana. È una mia interpretazione certo, però – converrai – si avvicina parecchio alla verità. E comunque il Liceo ha deciso così, con la firma del Preside sulla circolare. Io non sono ancora Preside, anzi preferisco di gran lunga stare nelle classi a parlare con gli studenti.

 

Tanto questa faccenda dello Stadio te la giocherai lo stesso in campagna elettorale, è giusto così. In fondo riconosco che sei l’unico che ha smosso la questione (non entro nel merito dei milioni di euro della comunità che sono andati a finanziare una parte dei lavori, adesso lasciamo perdere queste cose – non costituiscono il punto della questione), ma l’aver voluto coinvolgere gli studenti in questo momento l’ho trovata una cosa non molto elegante (perché non farlo visitare a settembre? Sarei stato d’accordo. Perché le IV e non le I o le II? Etc…). Le vittorie del Frosinone e i lavori allo Stadio ti avrebbero favorito comunque nella lotta politica finalizzata alla riconferma.

 

Passando poi agli attacchi al Liceo, ai docenti ed anche alla mia Associazione, essi mi sorprendono non poco. Il “Severi” ha insegnanti eccezionali di matematica, letterati e poeti, architetti, informatici, uno addirittura è finito tra i primi 50 più bravi d’Italia (ora non ricordo il nome, siamo una settantina al Severi). I nostri studenti vincono concorsi e gare a livello regionale e nazionale. Non capisco quindi. Come anche quel suggerire che sono “un attivista politico e un iscritto ad una associazione “notoriamente e pregiudizialmente schierata contro l’attuale amministrazione” può risultare fuorviante specie per chi non mi conosce. (A proposito hai letto le offese sulla tua bacheca da gente che non mi conosce, non sa come sono andate le cose, non sa ad esempio che io non ho insultato nessuno? Io non mi permetterei mai, ma quando tu, nella tua posizione di forza, scrivi sui social una lettera contro di me è ovvio che scateni i peggiori istinti e – direi – la consueta maleducazione da tastiera, con gente che nulla sa ma si permette di offendere a testa bassa, presumendo di conoscere anche le intenzioni di altre persone).

 

Sì, sono un attivista politico, se si intende la politica alla maniera greca come fare qualcosa per la polis. Infatti, come sai, con i soci della mia Associazione e tanti altri cittadini di buona volontà per anni siamo andati a pulire vari luoghi della città, ad esempio la cascata dello Schioppo, organizzando eventi e manifestazioni (ricordi? ne parlammo un pomeriggio al Comune, tu ed io da soli, su come si poteva trasformare quella zona in una prima porzione del parco Cosa. Ora lo Schioppo è abbandonato, ma noi abbiamo sempre provato a dare una mano; cerchiamo “anche” la collaborazione con il Comune, lo critichiamo a volte, ma riconosciamo anche ciò che è stato fatto. Armando Mirabella potrebbe testimoniarti che una volta discutemmo proprio perché io elogiavo la “tua” isola pedonale a Piazzale Vittorio Veneto e il trasferimento dell’Accademia al Tiravanti, cose che l’amministrazione Marini non era riuscita a fare (una sera che ero nella giuria del Festival dei Conservatori Paolo Colasanti mi intervistò e dissi ai microfoni che l’isola pedonale era una bellissima idea). Dunque nessun pregiudizio da parte di Frosinone Bella e Brutta e assoluta distanza dalla politica partitica (ma scusa poi, non sei tu quello che è venuto all’incontro pubblico con i candidati a sindaco martedì 23 alla Casetta dei Cavoni? Domande per tutti, stessi minuti, assoluta imparzialità).

 

Come docente, inoltre, ho sempre disprezzato quei colleghi che facevano politica nelle classi in maniera ideologica (ne ho conosciuti alcuni), comunisti che parlano solo di Marx, destrorsi che considerano i partigiani traditori della patria, meridionalisti che affermano Garibaldi essere stato un mascalzone. Ecco, io li ho sempre disprezzati perché mi considero l’esatto opposto; ho sempre creduto che insegnare Filosofia e Storia significasse presentare il quadro completo, per quanto è possibile, quindi spiego Marx e mi appassiono, ma poi parlo di Popper e delle sue critiche al marxismo e mi appassiono in egual misura. D’altra parte la dimostrazione più efficace di quanto dico sta nel fatto che molti tra gli studenti che mi hanno difeso ieri e oggi sono gli stessi con i quali abbiamo civilmente discusso di referendum a novembre e dicembre (molti di loro erano per il No, io per il Sì ma non mi sono mai sognato di indottrinarli!).

 

Infine come amico e concittadino rifiuto le tue accuse di parzialità ideologica e di antipatia nei tuoi confronti. Ho avuto modo negli ultimi anni di dimostrare grande sensibilità e generosità nei confronti tuoi e della mia città. Ti cito due soli esempi:

 

1) ricordi quando il Liceo ospitò l’ambasciatore armeno in occasione del Centenario del genocidio nel 2015? Sei mesi ci sono voluti per preparare l’incontro. Tre mesi prima ci incontrammo alla scuola “Pietrobono” per il colloquio con i professori dei nostri figli. Lì ti preannunciai: ”guarda, ti stiamo preparando una bella sorpresa. Se ci riusciamo dovremmo invitare l’ambasciatore armeno al Liceo”. Tre mesi dopo l’ambasciatore venne. E fui proprio io a chiamarti sul palco per fare degnamente gli onori di casa. Perché eri il “mio” sindaco e rappresentavi tutta la nostra comunità.

 

2) In occasione del restauro dell’organo della Cattedrale (come sai sono musicista), con un preavviso di poche settimane fui chiamato ad eseguire il concerto d’inaugurazione nel giorno del Santo Patrono. Non mi preoccupai neanche lì per lì di chiedere un compenso per il concerto, come si conviene. Ricordi? La Cattedrale piena, un bel concerto, tutti contenti e foto con te, il Vescovo e i dirigenti della Banca che finanziò il restauro (40.000 euro, mi sembra). Sai quanto ricevetti alla fine da Comune o Curia o Banca? Zero. Euro zero. Non uno di più. Ma non fa niente. Questo ed altro per la mia città.

 

Ti auguro ogni bene
David Toro

 

P.S.1: quando il Frosinone giocherà la prima partita di serie A mi aspetto almeno un biglietto nel nuovo Stadio, da storico tifoso del Leone quale sono …
P.S. 2: non ho capito anche il senso del riferimento a Don Milani.
P.S. 3: non replicherò ad altre lettere poiché non sono candidato. E gradirei rimanere fuori dal tritacarne elettorale.
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Foto: Giacomo Cestra per Aviorec srl, tutti i diritti riservati

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