
La risposta alla carenza di esperti nel campo della Sostenibilità e del Environmental, Social e Governance. Via al corso per formare 50 esperti. ma a chiedere di partecipare sono stati il doppio. La risposta della Camera di Commercio, attraverso Informare e Unicas, per andare verso lo sviluppo sostenibile
In inglese la riassumono con la sigla Esg che sta per Environmental, Social e Governance. In pratica? Tutte quelle tematiche che rientrano nei tre grandi pilastri sui quali si basa la sostenibilità: Ambiente, Sociale e Governo societario. È dagli Anni 70 che la comunità internazionale con la Conferenza di Stoccolma e la comunità scientifica con il Club di Roma hanno acceso il dibattito. Sul quale ora si innesta con un’azione concreta la Camera di Commercio di Frosinone e Latina.
Il punto di equilibrio

Quale dibattito e quale azione? Il dibattito è quello sul raggiungimento di un equilibrio tra due esigenze contrapposte: tutela dell’ambiente (le risorse naturali del pianeta sono sempre più limitate) e crescita economica (a spingere il pianeta è il business). Nasce da lì la prospettiva universale di un “economia ecologica”. C’è voluta una quindicina di anni per arrivare al Rapporto “Our Common Future”: lì ci sono le fondamenta dello sviluppo sostenibile.
E l’azione della Camera di Commercio a sostegno dello Sviluppo Sostenibile? Ha messo a punto un corso con il quale formare esperti in Sostenibilità ed Esg management. Aperto a 102 candidati per assegnare i 50 posti disponibili: un corso di alta formazione interamente gratuito realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, attraverso l’Azienda Speciale Informare ed il Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell’Università.
Il Corso prevede l’obbligo di frequenza ed ha una durata complessiva di 150 ore: prenderà il via il prossimo autunno e si svolgerà in modalità a distanza.
La transizione e la certificazione

La Camera di Commercio sta puntando da tempo sulla sostenibilità e l’economia circolare. Ha creato una sinergia con l’Unicas bastata sulla comune visione di crescita e sviluppo per il territorio. «Stiamo vivendo un momento di profondo cambiamento e per affrontare la transizione green abbiamo tutti la responsabilità di compiere questo percorso, perché siamo tutti coinvolti: istituzioni, imprese e cittadini; nessuno è esonerato dal cambiamento» ha detto il presidente della Camera di Commercio Giovanni Acampora. Cosa intende?
Che alle Istituzioni spetta il compito di creare le condizioni perché le imprese possano attrezzarsi al meglio «e le competenze sono il primo fattore abilitante». La figura degli esperti nel campo è recentissima e manca sul territorio: lo dimostrano le 102 domande arrivate: più del doppio dei posti disponibili. Per questo la Camera di Commercio ha annunciato che chiederà alla Giunta di poter realizzare una seconda edizione del Corso. La stessa cosa era accaduta con quello per diventare Esperto Ambientale.
In piena sintonia Guido D’Amico, componente di Giunta della Camera di Commercio, con delega a Green Economy ed Economia Circolare. È tra i più convinti sostenitori di questi corsi. Per lui «La certificazione delle competenze è un driver che da tempo come ente camerale perseguiamo per lo sviluppo del tessuto economico ed imprenditoriale dei territori. I nuovi modelli di business sostenibili stiano guidando le imprese verso una nuova era. Noi abbiamo il dovere di assicurare a quelle stesse imprese figure adeguatamente formate per accompagnarle in questo percorso».
Professionisti per le imprese

Nel suo intervento il professor Giuseppe Russo, docente Associato dell’Università degli Studi di Cassino ha sottolineato che puntare sulla formazione significa garantire al territorio professionisti che sappiano colmare le grandi lacune di un settore in continua evoluzione. «Il Corso di Alta Formazione per Esperto in Sostenibilità & ESG Management si propone l’obiettivo di fornire ai partecipanti scenari, metodologie e strumenti per mettere a sistema una condotta di impresa responsabile e sostenibile in riferimento ai principali ambiti di gestione».
Piena condivisione degli obiettivi è stata espressa dal professor Raffaele Trequattrini commissario del Consorzio Industriale del Lazio. Che individua due principali ragioni per ritenere centrale questo corso: «in primis perché il tema della sostenibilità, dal punto di vista manageriale, è centrale per le sfide che le nostre imprese dovranno vincere. In secondo luogo perché, come studioso delle tematiche economico-aziendali, i principi dell’ESG sono strettamente collegati alla capacità delle imprese di rendicontarli per trasferirli agli stakeholder. Come Commissario del Consorzio Unico, tra le prime cose che ho chiesto, c’è stato proprio un “bilancio” delle attività volte alla sostenibilità».