Appeal Ciociaria e turismo sostenibile: dall’Australia dicono “yeah…”

ll turismo che funziona e le due tappe da Veroli ad Atina per dimostrarlo: sempre con la bussola di servizi ed approccio green

Piero Cima-Sognai

Ne elegantia abutere

Il concetto di turismo sostenibile viene usato spesso e non sempre con il focus giusto. Mettere a regime una una risorsa vitale per lo sviluppo economico, culturale e ambientale di una zona, una Regione o un comparto non è cosa semplice. Non lo è perché spesso le risorse che dovrebbero foraggiare questo format mancano. I fondi del Pnnr sono in agenda operativa ma spesso arrivano “a terra” con criteri non afferenti le vere finalità. E perché quand’anche quelle risorse vi fossero spesso le comunità sono attratte irreversibilmente da protocolli di turismo più tradizionale, quello “mordi e fuggi” che e ben vedere non lascia nulla di strutturale ai territori.

Il turista come “cittadino temporaneo”

Il concetto è sempre quello per cui un turista altro non è che un “cittadino temporaneo”. Cioè un soggetto che non solo deve godere della bellezza diversamente declinata di un posto, ma che in perfetto sincrono deve fruire di tutti quei servizi che gli consentano di vivere a tutti gli effetti quella realtà. Servizi come trasporti, sanità, viabilità e tecnologia di comunicazione. In questi mesi ad esempio si sta decidendo in Cotral, passata dalla presidenza di Amalia Colaceci a quella di Manolo Cipolla, di sciogliere il nodo delle corse domenicali per il Giubileo.

Sarà difficile infatti raggiungere una città come Veroli, che annovera una delle tre Scale Sante della Cristianità, o partire da Veroli alla volta di Roma, senza corse pubbliche festive. A suo tempo il presidente di Confimprese Italia Guido D’Amico dell’eco turismo ne aveva fatto una battaglia che porta ancora oggi avanti.

Le proposte strategiche per il Lazio Meridionale

Il principio è sempre lo stesso, enunciato da un assioma semplice quanto cardinale. Se solo tutte le strutture ricettive di Ciociaria e Cassinate eliminassero sprechi energetici ed oggetti di plastica il passo in avanti sarebbe gigantesco. Nel Lazio meridionale l’idea di turismo sostenibile va quindi perseguita “attraverso una serie di proposte strategiche, con cui miriamo a potenziare l’attrattività delle due province a sud della regione”.

Non solo in ottica di salvaguardia del Creato e rivitalizzazione delle comunità locali delle aree interne, ma come elemento attrattivo molto ricercato tra i viaggiatori oggi. E, in prospettiva guardando ai millennial, sempre più elemento fondamentale nella scelta di una destinazione”. E’ questa la strada con cui “le risorse culturali, turistiche e sportive si valorizzano in termini economici e di valore sociale in modo responsabile e sostenibile.

Chi lo dice? Pietro Di Alessandri, sales e marketing manager del Monastero di Sant’Erasmo di Veroli. E proprio la città ernica è stata teatro di una “prova generale” che in realtà è già protocollo avanzato. Con Veroli anche la città di Atina, che è stata tappa di un tour con cui la Ciociaria ha accolto due gruppi di ciclisti australiani: un tour di “Autenticità e Bellezza”, come lo ha definito Di Alessandri.

Il Tour operator australiano che punta la Ciociaria

Merito delle bellezze del territorio e di Antica Travel un Tour Operator che ha base in Australia, ma che ormai da anni crede nella possibilità che Ciociaria, cassinate e Valcomino possano rappresentare solidi filoni di attività. E che dopo quello del 2024 che ha avuto pieno successo anche per il 2025 metteranno a regime in queste terre insieme a Bespoke Cycle Tour.

Tour operator Australiano la cui filosofia punta su un mix di attività fisica in ambienti naturali stimolanti, interazione con le comunità locali e un’eclettica varietà di cucina regionale e sistemazioni. I turisti hanno scoperto le meraviglie di questo angolo d’Italia a bordo di e-bike, “regalando al territorio un’importante iniezione economica”.

E dimostrando “quanto la zona sia pronta a diventare una meta di rilievo nel panorama del turismo internazionale”. Com’è andata? Con i due gruppi che, in timing sfasato in base all’arrivo, hanno seguito lo stesso itinerario. E soggiornato in due location di grande fascino: il monastero di Sant’Erasmo a Veroli e Palazzo del Senatore ad Atina. Gli effetti di quella esperienza “autentica e immersiva” sono stati palesi nella misura in cui si sono palesati anche grazie ad un format di sostenibilità.

Di Alessandri e la ricetta di sostenibilità

Attenzione: il turismo sostenibile non è affatto più “green e genuino” ma meno “comodo”; anzi. E’ un modo di attraversare bellezza e natura secondo modalità da best pratice. Gli ospiti hanno avuto l’opportunità “di esplorare ed immergersi nella città, famosa per il suo patrimonio storico e culturale”.

Ed hanno incontrato anche Germano Caperna, sindaco di Veroli, anch’egli appassionato di ciclismo. Il primo cittadino ernico li ha accolti con entusiasmo, sottolineando “l’importanza del turismo sostenibile e del valore delle due ruote per la scoperta del territorio”.

Il benvenuto di Caperna

Il sindaco ha proseguito: “Il turismo sostenibile offre la giusta contaminazione tra il concetto ‘assoluto’ di accoglienza e un approccio consapevole alla scoperta del territorio. Come Comune, siamo ben felici di ospitare e promuovere queste formule turistiche che permettono di assaporare l’autenticità di un luogo e della sua comunità”. Dopo le tappe, immancabili, all’Abazia di Casamari ed alla Certosa di Trisulti è stata la volta di una “suggestiva escursione nei dintorni del monastero. La natura rigogliosa e la tranquillità della zona hanno offerto un momento di pace e riflessione per i partecipanti. Che hanno potuto apprezzare la bellezza selvaggia della Ciociaria e assaporarne i cibi, i vini, segno forte di una tradizione che affonda le sue radici nel profondo della cultura locale”.

E sul versante della Valcomino? Abbandonata la città di Santa Salome i due gruppi di turisti australiani si sono trasferiti ad Atina, con tappa intermedia e doverosa alla cascata di Isola del Liri. In Valle di Comino hanno scoperto i borghi di Picinisco, Alvito e Posta Fibreno, dove hanno potuto godere della quiete e del fascino rurale e storico di questi paesi.

Da Veroli ad Atina, via Isola del Liri

Ma qual è il modello di turismo sostenibile ed autentico? Di Alessandri non ha dubbi: “Questo doppio tour ha dimostrato quanto la Ciociaria possa toccare le corde più profonde dei visitatori grazie alla sua bellezza incontaminata e alla sua autenticità. Non solo i ciclisti australiani sono rimasti colpiti dall’ospitalità e della professionalità degli attori economici del territorio coinvolti, ma il successo dell’iniziativa è stato un segnale forte”.

Di cosa, esattamente? “Che privati e istituzioni, se ben coordinati, possono costruire un futuro stabile per il turismo locale. L’impatto economico di questi tour ha coinvolto numerosi settori: dall’ospitalità alla ristorazione, dai trasporti al noleggio di bici”.

StayCiociaria, quando la DMO funziona

Di Alessandri ha incalzato: “Molte realtà locali hanno beneficiato direttamente dall’afflusso di questi visitatori internazionali, dimostrando che la Ciociaria ha tutte le potenzialità per diventare una destinazione turistica di rilievo che genera economia. Ed al contempo valore sociale”.

A tenere le fila logistiche la DMO StayCiociaria, che “ha saputo coordinare al meglio tutte le attività, garantendo un’organizzazione impeccabile e un’esperienza memorabile per i partecipanti”. Il che, a ben vedere, è la prova provata di un fatto: quando sinergia e bellezze del territorio vanno a massa, il turismo sostenibile e realmente configurabile come risorsa è possibile.