Bpf, assemblea record, fiducia confermata al CdA uscente

L'assemblea della Banca Popolare del Frusinate ha riunito circa il 60% dei soci presenti. È stato eletto un nuovo Consiglio d'Amministrazione per garantire continuità e legame con il territorio. Ha vinto la Lista Numero 1, appoggiata dal CdA uscente. Sostiene un modello mutualistico e partecipato, fondamentale per il futuro

Il futuro della Banca Popolare del Frusinate ha preso forma davanti a quasi trecento soci in presenza, portatori a loro volta di oltre settecento deleghe: una platea rappresentativa di circa il 60% della base societaria. Un’assemblea partecipata, una votazione netta e un segnale di stabilità in tempi incerti. Soprattutto la conferma del forte legame tra istituto e territorio.

Non bisognava approvare soltanto il Bilancio. In ballo c’era il futuro della Banca: con l’elezione di tre nuovi Consiglieri d’Amministrazione, in base alle nuove regole che l’Istituto si è dato. Un elemento determinante: Bpf ha ricevuto recentemente una proposta da Banco Desio che intendeva assorbirla ed anche davanti a questa offerta ha detto no per restare banca di territorio. Ma un nuovo CdA potrebbe vedere la cosa in maniera diversa. Ecco perché quell’elezione è il futuro.

Il verdetto è arrivato chiaro: vince la Lista Numero 1, sostenuta dal Consiglio di Amministrazione uscente, che ha ottenuto 596 voti. Battute le altre due compagini: quella guidata da Gianfranco Battisti (305 voti) e quella promossa dall’imprenditore Massimo Crescenzi (154 voti).

Nuovi ingressi, continuità di visione

Paolo e Lino Perrone

Entrano così nel nuovo Consiglio Marisa ManziPaolo Perrone e Franco Miccoli. Tre nomi che combinano esperienza e radicamento territoriale. Marisa Manzi è stata la storica direttrice generale e la prima assunta in banca, Franco Miccoli è un imprenditore del comparto industriale, co-fondatore e co-ideatore della società Alfa Tubi ed è stato dirigente di Unicredit, Paolo Perrone è un ingegnere industriale con Master in Business Administration conseguito presso un’Università della California, con incarichi di Direttore Generale e Responsabile finanziario della Teknoprogetti di Cassino. Un chiaro messaggio di attenzione alle comunità locali. (Leggi qui: BpF schiera i suoi tre candidati: «Piantati sul territorio»)

Lo scrutinio ha certificato non solo una vittoria elettorale ma una conferma politica della linea di governance adottata negli ultimi anni. I tre neo eletti prenderanno il posto del vicepresidente Marcello Mastroianni e dei Consiglieri Antonio Altobelli ed Anna Coppotelli. La lista aveva il sigillo del presidente Carlo Salvatori e del Consiglio d’Amministrazione in carica: il voto di oggi gli attribuisce l’autorevolezza per affrontare le prossime sfide con una solida legittimazione alle spalle.

Una banca che resta del territorio

La direzione generale della Banca Popolare del Frusinate

In un’epoca di fusioni a catena, accorpamenti e centralizzazione, la Banca Popolare del Frusinate continua a puntare sul modello mutualistico e partecipato. La massiccia partecipazione dei soci all’assemblea è l’indice più chiaro di una realtà che non subisce il territorio, ma lo rappresenta. E che guarda avanti con equilibrio, continuità e con le radici ben piantate nella propria comunità.

Ora tocca al nuovo Consiglio accompagnare l’istituto tra innovazione e solidità, in un sistema bancario in evoluzione, dove il valore della fiducia — specie quella dei soci — resta il capitale più prezioso.