
Banca Popolare del Frusinate: tre liste per il nuovo CdA. Oltre a quella del CdA uscente scende in campo anche la “Lista per il Cambiamento” guidata dall'ex manager di Ferriovie Gianfranco Battisti.
Manager di lungo corso, prima a capo della rete dei Treni ad Alta Velocità e poi direttamente alla guida di Ferrovie dello Stato Italiane realizzando la la più significativa espansione internazionale nella storia del Gruppo: il fiuggino Gianfranco Battisti oggi è Consigliere di Amministrazione di Fincantieri e docente alla Luiss Business School dove è anche Professore aggiunto. Ora è pronto a mettersi al timone di Banca Popolare del Frusinate: c’è il suo nome in una delle due liste schierate in contrapposizione a quella presentata l’altro giorno dal CdA uscente. (Leggi qui: BpF schiera i suoi tre candidati: «Piantati sul territorio»).

Sono tre i nomi da eleggere. E sono strategici. Perché saranno in grado di condizionare le strategie future dell’istituto, spostare l’ago della bilancia. Anche su un tema chiave: a gennaio Banco Desio ha formalizzato una sua manifestazione di interesse ed era pronta ad acqusire nome, rete e sportelli. Una parte degli investitori era favorevole: la cessione avrebbe portato un bel guadagno grazie alle loro azioni; la maggioranza ha detto che non se ne parla perché Bpf è nata per il territorio e deve continuare ad investore ed operare pensando al territorio. Nel futuro ci saranno altri a bussare: oggi Bpf è un boccone ghiotto. (Leggi qui: BpF non vende: nè a Desio né ad altri).
La visione di Battisti

Anche la cordata di Battisti ha messo in chiaro che Bpf deve restare sul territorio. Lo indica nel suo intervento programmatico: delinea una visione di banca popolare moderna, solida e orientata all’innovazione. Capace di coniugare radicamento locale e competitività nazionale, con particolare attenzione alle esigenze di imprese, famiglie e giovani del territorio.
L’Assemblea dei Soci convocata per il 18 maggio proprio per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione. «Servono nuove competenze e un cambio di passo. Puntiamo su una governance all’altezza delle sfide della trasformazione digitale e della sostenibilità economica e ambientale» ha dichiarato Battisti.

Accanto a lui, nella lista ci sono due nomi conosciuti al territorio. Il primo in ordine alfabetico è Marco Conti, esperto di compliance e normativa 231 sulla Responsabilità Amministrativa degli Enti. Esperto in Antiriciclaggio, rappresenta una garanzia di rigore e trasparenza nei processi di controllo e compliance. L’altro nome è quello di Manuela Mizzoni, manager della sanità ha guidato a lungo il gruppo Ini ed è stata in corsa per la guida della Asl di Frosinone. Porta con sé una profonda conoscenza del tessuto imprenditoriale locale e una visione orientata all’innovazione e alla valorizzazione delle risorse umane.
Attore di sviluppo
Competenze differenziate ma visione condivisa: l’obiettivo dichiarato è quello di rendere la Banca Popolare del Frusinate un attore attivo dello sviluppo sostenibile del territorio.

Per Battisti – Conti – Mizzoni, l’appuntamento del 18 maggio è stategico in vista delle sfide che Banca Popolare del Frusinate dovrà affrontare. C’è la transizione digitale da completare, la solidità patrimoniale da difendere, c‘è soprattutto da accompagnare un sistema industriale nelle grandi trasformazioni in atto: il crollo dell’automotive tradizionale, i piani cambiati in corsa con tutto ciò che rappresenta per l’indotto, il sistema della logistica che si sta radicando sempre di più, i progetti del Chimico Farmaceutico, la formazione dei giovani che dovranno avviarsi alle nuove produzioni.
I numeri della Banca Popolare del Frusinate
Indicatore | Valore |
---|---|
Totale attivo | € 1,56 miliardi |
Raccolta diretta | € 1,24 miliardi |
Raccolta indiretta | € 520 milioni |
Impieghi alla clientela | € 870 milioni |
Utile netto 2024 | € 9,3 milioni |
Patrimonio netto | € 163 milioni |
CET1 ratio | 17,5% |
Sedi operative | 23 (prevalentemente nel Lazio) |
Dipendenti | Circa 280 |
Soci | Oltre 3.500 |
La banca opera prevalentemente nella provincia di Frosinone e in altre aree del Lazio, con una base sociale radicata e un modello di governance cooperativo. Il suo ruolo è considerato centrale nel sostegno al tessuto economico locale, in particolare al comparto PMI.
È su questo che punta Gianfranco Battisti: fare ancora di più della Bpf un motore di sviluppo sostenibile, inclusivo e competitivo, rafforzando il legame con il territorio e con le sue energie.