
Dopo la tappa enologica settata di Ciociaria e Pontino la CCIAA con Regione Lazio e Cibum Est promuove eccellenze e territorio
Quando a Giovanni Acampora venne affidata la nuova Camera di Commercio Frosinone Latina si capì subito che la mission dell’ente era diventata più delicata. Soprattutto in virtù del fatto che si trattava di un ente che unificava nelle sue pertinenze non solo due province, ma anche e soprattutto due territori. E con essi due modi di concepire le tradizioni, la produzione e lo scenario sociale ed imprenditoriale di riferimento. Ecco perché “Cibo, Cultura, Territorio”, che prenderà il via dal 21 al 23 marzo, rappresenta un po’ la sintesi di quello che la Camera di Commercio di Frosinone e Latina incarna a livello “istituzionale”.
Si tratta di un l’evento itinerante promosso dalla CCIAA, da Regione Lazio e Cibum. E che ha in punta di mission il legame strettissimo fra “eccellenze e territorio”. La location è di quelle che non lasciano dubbio alcuno in ordine a fascino e successo dell’evento, la Riviera di Ulisse.
L’evento, i sapori e il focus

Di cosa parliamo? Di un evento “tra sapori autentici, vini pregiati e le creazioni di chef stellati”. Lo spiega una nota stampa. Che specifica la natura. Si tratta della “prima edizione della kermesse, realizzata dalla Camera di Commercio Frosinone Latina con la Regione Lazio, la segreteria organizzativa dell’Azienda Speciale Informare ed in collaborazione con l’Associazione Cibum Est”. Ed il claim? Un vero e proprio dialogo, in senso classico che rimanda all’accezione tra due modi di affrontare una visione.
E dipanarla. Così, con il “dialogo tra terra e mare attraverso le eccellenze enogastronomiche e turistiche locali, stimolando il legame tra passato e futuro. Un viaggio sensoriale tra pranzi e cene stellate con degustazioni, masterclass e laboratori, raccontato in anteprima da coloro che lo hanno reso realtà”. Ci ha pensato Giovanni Acampora, Presidente della Camera di Commercio, di SiCamera e Assonautica Italiana a dare focus operativo alla faccenda.
Acampora e il format itinerante

Come piace a lui. In maniera terragna e pratica, secondo il mood dello sviluppo perseguito e non sono conclamato. Si tratta di “un’iniziativa che, con la Regione Lazio e Cibum Est, abbiamo voluto itinerante, perché coglie il senso della partecipazione aperta. Formia, Fondi, Gaeta, Itri e Minturno, dove avranno luogo i numerosi eventi in programma, saranno protagoniste di questa kermesse che ha l’obiettivo di alzare l’asticella dell’accoglienza, con una proposta immersiva per il turista”.
E ancora: “Un lavoro frutto di una visione partecipata, che coincide con il modello che come Camera di Commercio stiamo portando avanti, che è quello di una filiera delle Istituzioni che si allei su azioni condivise a vantaggio del territorio, del mondo delle imprese e della comunità”.
Palazzo: “Da qui passa il rilancio”

Dal canto suo e per parte Pisana Elena Palazzo, Assessore a Turismo, Ambiente e Sport della Regione Lazio, ha dato ancor più focus al focus, in zoom certosino. “Il rilancio del sud del Lazio e della Riviera di Ulisse passa necessariamente attraverso la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche, fortemente radicate nella nostra cultura. Per questo è importante agire in squadra e in questa ottica di rilancio rientra il protocollo che abbiamo siglato con la Camera di Commercio di Latina e Frosinone. Il sud pontino non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere”.
Lo scopo è e resta “investire sul turismo esperienziale, così come prevede anche il Piano Triennale del Turismo della Regione Lazio”. Un’opzione operativa che “significa costruire un ponte tra il visitatore e il territorio, trasformando la nostra cultura gastronomica in un elemento attrattivo capace di generare sviluppo economico”.
E a chiosa: “Appuntamenti come ‘Cibo, Cultura, Territorio’, ci permettono di valorizzare al massimo le nostre potenzialità facendo di questo territorio un punto di riferimento nel panorama turistico nazionale e mondiale”.
Taddeo e le “cinque comunità”

Anfitrione in occasione della presentazione dell’evento era stato Gianluca Taddeo, sindaco di Formia, reduce da un incontro proprio con Acampora per un comune protocollo di sicurezza che desse disco vedere a turismo e viluppo. A suo parere si tratta di un “percorso che viaggia lungo cinque comuni e dà il via ad un progetto di collaborazione e unità. Si è riusciti a mettere insieme cinque comunità”.
E “coinvolgendo tutti in questo evento ‘zero’ che, sono certo, darà grandi risultati per il turismo e le attività che attorno ad esso gravitano. La nostra realtà territoriale ha grandi potenzialità e dobbiamo valorizzarle insieme. Collaborare è necessario per lo sviluppo dei nostri territori”.
Di Lucia: “Non solo un evento”
L’analisi del Vicepresidente Vicario dell’Azienda Speciale Informare Vincenzo Di Lucia ha messo in risalto un aspetto, in particolare. Questo: “’Cibo, Cultura, Territorio’ non è un semplice evento ma il risultato di una sinergia tra enti pubblici e privati finalizzata a promuovere imprese e territori. Un viaggio che restituisce l’identità più autentica dei nostri luoghi e che affianca alle degustazioni visite turistiche”.
“Eventi come questo e come gli altri che stiamo realizzando sono opportunità straordinarie per far conoscere ed apprezzare il territorio e sue eccellenze”. Erasmo Marciano è un po’ la “punta operativa”, in quanto rappresentante proprio dell’Associazione Cibum Est: “È la prima edizione di un evento sul quale puntiamo molto per rafforzare i legami sul territorio”.
Cos’ha in mente Marciano
“Vogliamo creare un appuntamento annuale fisso e farlo crescere nel tempo coinvolgendo ancor di più le imprese che operano sul territorio perché sia sempre più protagonista a livello nazionale”.

All’evento di presentazione erano presenti in maniera “official” il Presidente dell’Azienda Speciale Informare, Luigi Niccolini; il Sindaco di Gaeta, Cristian Leccese e il Vicesindaco di Fondi, Vincenzo Carnevale. E l’esordio del 21 sarà di quelli “col botto”.
Con laboratori, masterclass e tre cene stellate. “Una nel ristorante Waves di Gaeta, con lo chef Giulio Terrinoni che proporrà il suo iconico menu “Testa, mani, cuore” in abbinamento ai vini della cantina biologica De Sanctis di Frascati (RM)”.
Tutte le tappe del Day One
Poi al Cocò Bistrot di Formia “i raffinati piatti dello chef Simone Nardoni saranno abbinati ai vini della cantina Feudi di San Gregorio (AV)”. Terza tappa del primo giorno sarà quella di Fondi. Dove “il ristorante Da Fausto ospiterà lo chef Fabio Verrelli D’Amico”.
E con un menù “dedicato al ‘suo’ Agro Pontino, in abbinamento ai vini della cantina Mastroberardino (AV)”.