Codeway Expò 2024: D’Amico è sul pezzo e ci porta Confimprese Italia

Alla Fiera di Roma cala il sipario sulla 3 giorni sulla cooperazione internazionale. Niente più solo attori e stakeholder tradizionali: si apre al privato

Piero Cima-Sognai

Ne elegantia abutere

“Padiglione 8/Ingresso Nord” e per tutta la durata dell’evento, cioè dal 15 al 17 maggio. Quale evento? Quello che fino ad oggi alla Fiera di Roma ha fatto il punto sull’universo della cooperazione internazionale. E che lo ha fatto tramite la piattaforma creata per riunire gli attori del comparto.

L’estero fino a pochi decenni fa era roba riservata alle grandi industrie, spesso colossi. La proiezione internazionale anche per le piccole e medie imprese è roba recente: resa più commestibile dalle norme che hanno armonizzato molte operazioni all’interno dei Paesi dell’Ue. L’e-commerce ha abbassato in maniera tanto rapida quanto importante l’altezza dei muri. Non esistono praticamente confini. Ora è in atto una nuova rivoluzione: che sta spostando nei Paesi del Nordafrica la produzione di tutto ciò che qui avrebbe costi troppo alti. E gli spazi ci sono anche per i più piccoli.

È esattamente questo il motivo per cui uno come Guido D’Amico non poteva non esserci a Roma, con l’associazione di piccole e micro imprese che presiede. Perché quello della cooperazione internazionale per gettare le basi di sviluppo ed occupazione conseguente anche per i piccoli è un claim nel quale Confimprese Italia ha creduto tra le prime.

Da Misurata alla Fiera di Roma

E perché proprio in queste ultime settimane D’Amico ha chiuso importanti accordi proprio nell’ambito della cooperazione buona che produce ricchezza. Che guarda alla green economy con la praticità di chi vuole applicarla, più che proclamarla. Confimprese è reduce da una serie di protocolli di intesa firmati in Cina e Libia. Ha in essere iniziative simili con la Tunisia ed è una delle associazioni più attive nell’ambito della meticolosa applicazione delle sottodirectory del Piano Mattei voluto dal governo.

Cioè della parte che concretizza ciò che di solito appartiene ai deliberati di rango massimo, agli annunci stampa ed alle strette di mano tra Istituzioni di vertice. Poi però certe cose bisogna metterle a terra, e lì ci vogliono strutture, persone e capacità che abbiano già percorso quelle strade quando erano ancora viottoli da pionieri. Da un punto di vista tecnico Codeway 2024 si propone di “fornire strumenti di sostegno e stimolo al ruolo delle imprese (pubbliche e del settore privato) nell’ambito della strategia italiana ed europea di aiuto allo sviluppo.

Ed è per questo che sui social D’Amico ha spiegato a traino che “Confimpreseitalia sarà presente, per tutta la durata dell’evento, alla V edizione di Codeway Expo”. Cioè alla “Fiera internazionale dedicata al ruolo del settore privato nei nuovi scenari della cooperazione allo sviluppo”.

La cooperazione internazionale

Cosa si intende nei fatti per “cooperazione internazionale” anche al di là dei gargarismi diplomatici? Innanzitutto uno strumento con cui prendere la temperatura ad un mondo che è radicalmente cambiato. “Quello che una volta era unicamente un quadro bilaterale tra attori e stakeholder tradizionali incorpora oggi, assieme alla società civile e alle istituzioni multilaterali il decisivo coinvolgimento di attori privati. Che significa? Che banche, azionisti, clienti e consulenti sono parti attive degli accordi, non più parti che fruiscono in momenti secondi del merito degli stessi.

E per attuare questo nuovo meccanismo servono in proposta “nuovi ambiti di azione ai Paesi emergenti”. Perché “Questi ultimi diventano nel contempo beneficiari e motori di uno sviluppo sostenibile che li vede sempre più protagonisti”. Come ha fatto D’Amico in Libia, a Misurata, con Confimprese Italia, dove aveva siglato assieme a Federitaly, un “importante accordo commerciale con la Camera di Commercio di Misurata”.

Ed allo scopo di regimentare il sistema produttivo e di scambio nel settore della micro, piccola e media industria privata italiana. Insomma, lo scopo è cogliere “le opportunità per il settore privato nei nuovi scenari globali della cooperazione allo sviluppo”, che è proprio il titolo dell’opening che aprirà Codeway Expò.

L’opening sulle “nuove opportunità”

L’intro dell’appuntamento è chiaro, d’altronde. “In un mondo in rapida evoluzione, dove la cooperazione allo sviluppo assume un ruolo sempre più cruciale, il settore privato emerge come un attore fondamentale per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo. Questa conferenza si propone di esplorare il ruolo vitale che i fornitori del settore privato giocano nel contribuire allo sviluppo sostenibile”. Ruolo attuabile “attraverso la spesa pubblica, evidenziando le opportunità disponibili attraverso i processi di appalto delle Nazioni Unite e delle Banche Multilaterali di Sviluppo (MDB)”.

E ancora: “La conferenza è rivolta a una vasta gamma di stakeholder del settore privato. Inclusi imprenditori, dirigenti d’azienda, professionisti del settore degli appalti, consulenti di sviluppo sostenibile e rappresentanti di associazioni di categoria”. E in chiosa: “È inoltre aperta a rappresentanti del settore pubblico, ONG, accademici e studenti interessati alla cooperazione allo sviluppo e alla sostenibilità”.

Gli interventi dell’esordio

Roberta Angelilli

Per il 15 maggio si sono succeduti gli interventi Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma. Di Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Esteri con delega alla Cooperazione Internazionale, Imprese e Cooperazione Internazionale. Per il quale “la priorità assoluta accordata all’Africa dal presidente del Consiglio Meloni e dal vice presidente e ministro degli Esteri Tajani rappresenta uno degli elementi più qualificanti della politica estera italiana. L’attuazione del Piano Mattei in Africa passa attraverso uno sforzo sinergico di tutto il Sistema-Paese, dal settore pubblico a quello privato composto da Organizzazioni della Società Civile e imprese“.

La Vice Presidente della Regione Lazio Roberta Angelilli ha evidenziato che “La Regione Lazio collabora con tutte le principali organizzazioni internazionali per sostenere la competitività delle imprese e favorire lo sviluppo del nostro sistema produttivo in ambiti strategici e in linea con gli obiettivi di Codeway. Un concreto impegno a sviluppare opportunità di collaborazione nel mondo della cooperazione, in coerenza con le strategie nazionali e che apre nuove prospettive di sinergie internazionali, grazie anche alle opportunità offerte da programmi di sviluppo come il Piano Mattei”.