Fiuggi riparte dalle sue acque: il turismo termale, una risorsa per il futuro

Il futuro del turismo termale nel Lazio punta verso il benessere. Ma anche su innovazione e sostenibilità. I leader del settore hanno discusso a Fiuggi le strategie per valorizzare le terme. Con l'obiettivo di attrarre più turisti e promuovere esperienze integrate.

Il futuro del turismo termale passa per il Benessere e non solo per la strada della Salute che ha tenuto su il comparto per oltre un secolo. È una traiettoria concreta verso il futuro del turismo termale nel Lazio quella uscita lunedì alle Terme di Bonifacio VIII di Fiuggi.

Lì c’è stata la giornata di confronto e dibattito dal titolo “Il benessere delle acque come risorsa per il futuro“, promossa dalla Camera di Commercio Frosinone Latina e dalla sua Azienda Speciale Informare. Ha riunito istituzioni, operatori, esperti e rappresentanti del mondo politico per gettare le basi di una nuova stagione termale. Una pagina nuova, costruita su innovazione, sostenibilità e sinergia territoriale.

Acampora centra il punto

Il presidente della Camera di Commercio Giovanni Acampora con il sindaco Alioska Baccarini

A dare il via ai lavori, il presidente camerale Giovanni Acampora, che ha subito centrato il punto: “Fiuggi rappresenta un patrimonio straordinario per il Lazio e per l’intero Paese. Ma occorre una visione strategica, una filiera rinnovata, capace di coniugare salute, sviluppo economico e benessere sociale“.

Acampora ha richiamato il valore della ricerca condotta da Isnart, l’Istituto Nazionale sulle Ricerche Turistiche, definendola “strumento essenziale per politiche pubbliche fondate sui dati“. E ha lanciato un messaggio: “È tempo di investire, collaborare e costruire insieme un sistema termale competitivo e contemporaneo”.

Ha posto l’accento sul ruolo della Camera di Commercio come ponte e lo ha fatto ringraziando il componente di Giunta Guido D’Amico per l’impegno costante nel promuovere il dialogo tra imprese e istituzioni.

La voce dei territori: tra identità e innovazione

Carlo Goretti (Acqua e Terme di Fiuggi)

A raccogliere l’eredità dell’acqua che ha dissetato papi e sovrani è il sindaco di Fiuggi, Alioska Baccarini. È lui, contro tutto e tutti, ad avere strappato dal tribunale Fallimentare la società municipalizzata Acqua e Terme di Fiuggi, guidandola verso il percorso del risanamento, fino all’approdo nelle braccia dell’imprenditore Leonardo Maria Del Vecchio: “Le terme – ha detto il sindaco Baccarini – non sono solo storia. Sono un asset strategico per il rilancio dell’intera area vasta Frosinone-Latina. Da Fiuggi a Suio, siamo pronti a fare sistema“.

Acqua e Terme di Fiuggi è stata rappresentata dal direttore generale Carlo Goretti che ha portato il suo saluto, ricordando l’impegno della società per cambiare paradigma ad un acqua che ora punta in alto e ad un segmento di eccellenza.

Daniele Maura e Massimo Ruspandini

Una visione pienamente condivisa dall’assessore regionale Elena Palazzo, che ha parlato di un gioco di squadra vincente tra Regione, territori e istituzioni camerali. Ha snocciolato numeri eloquenti: è Fiuggi a trainare il turismo della provincia di Frosinone, con oltre 856mila presenze nel 2024. Quasi il 60% del totale. Ed ha rilanciato: “Il turismo termale è già nel Piano Triennale del Turismo del Lazio. Vogliamo farne uno strumento per destagionalizzare i flussi e dare valore alle aree interne“.

Un messaggio rafforzato dal consigliere regionale Daniele Maura: “Crediamo nelle potenzialità del termalismo nella nostra terra e siamo pronti a valorizzare borghi e territori“. Presente anche l’onorevole Massimo Ruspandini, membro della IX Commissione della Camera, che ha sottolineato: “Non potevamo non essere qui. La nostra identità si difende con il lavoro e l’impegno concreto.

La strategia dei dati

Luigi Niccolini

Al centro del convegno, la ricerca Isnart. Antonella Fiorelli ha illustrato i dati: tasso di occupazione all’81% ad agosto 2025, interesse crescente per il benessere olistico e sostenibile. Il turista termale oggi è informato, esigente, alla ricerca di esperienze che uniscano salute, natura e cultura. Una fotografia nitida che suggerisce: chi saprà offrire qualità e integrazione vincerà la sfida.

Luigi Niccolini, presidente dell’Azienda Speciale Informare, ha sottolineato come la ricerca offra “una bussola preziosa per pianificare il rilancio. Le potenzialità ci sono, ora serve metterle a sistema“. Sulla stessa linea Guido D’Amico, componente di Giunta camerale: “Lavoriamo su formazione, innovazione e qualità dei servizi. La giornata di oggi è un punto di partenza concreto“.

Il termalismo tra eventi, salute e rigenerazione urbana

Nel pomeriggio si è parlato di eventi e congressi come leva di crescita. Interventi di alto profilo da parte di Fabio De Santis (LEG), Matteo Bruno Calveri (Federcongressi), Antonio Ducceschi (Starhotels) e Stefania Capaldo (Federalberghi Terme) hanno evidenziato il ruolo cruciale del turismo MICE per destagionalizzare e ampliare l’offerta.

Ampio spazio anche alla politica industriale e legislativa del settore, con gli interventi degli onorevoli Gianluca Caramanna e Tiziana Nisini, di Aurelio Crudeli (Federterme), Ettore Fortuna (Mineracqua) e del senatore Andrea De Priamo, cofirmatario del DDL 1181 sulle terme, che ha parlato della necessità di un equilibrio tra sviluppo e sostenibilità.

Guido D’Amico

A chiudere la giornata, il panel più innovativo: quello dedicato a “Sport e Benessere“. Marina Lalli, presidente della Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale (FoRst), ha offerto una lectio magistralis sulla medicina termale. Con dati, studi e proposte per riconoscere le cure termali nei percorsi sanitari ufficiali. “Non è più tempo di folklore: serve una base scientifica, protocolli validati, integrazione nei LEA. Le cure termali migliorano la qualità della vita e riducono la spesa sanitaria. Serve un cambio di paradigma“.

Accanto a lei, voci autorevoli come Angelo Di Benedetto (FIGC-LND), Fabio Porcellini (Sport Medicine Hub), Paolo Larocca (Club Italia FIGC) e gli atleti Assunta Canfora, Luigi Ganino ed Emanuele Liuzzi, olimpionico a Rio 2016 e membro del team Luna Rossa, che hanno testimoniato il valore delle acque termali per la preparazione e il recupero fisico.

L’acqua che cura, l’acqua che unisce

L’ingresso delle terme

A fare da collante, la convinzione che il termalismo non sia solo un comparto da salvare ma un volano da rilanciare. Fiuggi, con le sue Terme di Bonifacio VIII, si candida a diventare il laboratorio nazionale di questo cambiamento.

Una giornata che è stata un manifesto per il termalismo del futuro. Ora la palla passa alla politica e alle imprese. Le acque sono pronte. Serve solo il coraggio di tuffarsi.