Gli operai Stellantis in esubero? Li assumiamo noi

La Consulta dei Sindaci del Cassinate formalizza la disponibilità all'assunzione dei dipendenti Stellantis in esubero. E chiede le risorse necessarie. Accadde già nel '95

Gli operai Stellantis in eccesso? I Comuni del Cassinate sono pronti ad assorbirli: replicando l’operazione già compiuta trent’anni fa durante un’altra situazione di crisi. È il progetto della Consulta dei Sindaci del Lazio Meridionale: lo hanno messo nero su bianco in una lettera che il sindaco di Cassino Enzo Salera ha consegnato alla segreteria del Ministro delle Imprese Adolfo Urso ed al Governatore del Lazio Francesco Rocca. Chiedono a Governo e Regione di fornire le risorse necessarie ai Comuni.

Basta continuare a elargire soldi a Stellantis. Siamo pronti e abbiamo i progetti per reinserire gli operai licenziati: si diano le risorse ai Comuni che possono stabilizzare i lavoratori“.

Modello Siciet e Marini

Enzo Salera (Foto © Michele Di Lonardo)

C’è un precedente. Risale al 1995 ed a Cassino erano finiti tutti gli ammortizzatori per la Marini Meridionale, per la Siciet e per altre fabbriche che avevano chiuso i battenti con la fine della Cassa per il mezzogiorno ed il passaggio alle aree Obiettivo 1 e Obiettivo 2. Tante aziende avevano sbullonato gli impianti e li avevano spostati dal Cassinate all’Alto Casertano: pochi chilometri di distanza ma molti incentivi in più. Alcuni vennero accompagnati alla pensione, altri 72 vennero assorbiti dal Comune di Cassino con una delibera di Consiglio.

Foto Tony Vece © Ansa

Oggi più di allora i Comuni hanno bisogno di figure qualificate, soprattutto nei settori tecnici/manutentivi. Sono le aree rimaste sguarnite a causa del blocco del turnover che si è protratto per diversi decenni. Noi proponiamo di avviare nuovamente i progetti di reinserimento dei lavoratori licenziati, all’interno degli organici comunali, sulla scorta di quanto già avvenuto nel 1995” spiega Enzo Salera.

I sindaci oggi portano le richieste all’incontro al ministero: “Ad oggi questa operazione straordinaria potrebbe concretizzarsi previo un intervento di supporto alle politiche attive del lavoro, in termini di stanziamento di nuove risorse che potrebbero essere attinte dai fondi di sostegno diretto all’industria dell’auto“.