I “Segni” dell’industrializzazione: con la nascita del Consorzio Asi di Frosinone

L'ottava puntata della nostra storia industriale. La genesi del più antico ente industriale del territorio della regione Lazio e lo step del nucleo di industrializzazione “Valle del Sacco”

Guido Spegli di Presene

Historiae lumen veritatis est

Venerdì 11 ottobre 1963 l’allora Presidente della Repubblica, Antonio Segni, appose la firma sul decreto numero 1526, un documento di poche righe ma che segnò l’inizio di un cambiamento radicale per l’intero territorio della provincia di Frosinone.

In quel Decreto il Capo dello Stato approvò lo statuto del Consorzio del nucleo di industrializzazione “Valle del Sacco”, ente di diritto pubblico, a norma dell’articolo 8 della Legge 18 luglio 1959, n. 555. Quello che nasceva era il Consorzio Asi di Frosinone, il più antico ente industriale presente sul territorio della regione Lazio. 

I lavori che iniziarono prima del ’63

Il presidente Antonio Segni mentre firma

Un nucleo industriale particolarmente importante per la provincia di Frosinone che, come raccontò il quotidiano «Il Giornale d’Italia», interessava 45 industrie, 12 delle quali in funzione con un volume occupazionale pari a 1.800 posti di lavoro. Nella stessa zona era in corso la costruzione di altre 11 aziende e si prevedeva la creazione di altre 22 imprese. Anche le prospettive di sviluppo erano notevoli, con la previsione di ben 1.300 posti di lavori.

La nascita del Consorzio industriale risale al 1963 quando venne approvato il Decreto del Presidente della Repubblica, in realtà i lavori per la costituzione dell’Ente iniziarono ben due anni prima. Una decisione che venne presa dalla classe politica dell’epoca per arginare la situazione di forte precarietà in cui versava il tessuto produttivo e occupazionale ciociaro che si trovavano al di sotto delle medie nazionali e regionali.

Una situazione che assunse contorni sempre più preoccupanti con una crisi generalizzata e un mancato sviluppo dal quale si rischiava di non uscire. 

Il sindaco Vona e la Frosinone che fu

L’area del Consorzio Industriale nel 1963

Quando si parla di Consorzio industriale a Frosinone c’è una figura che spesso non si ricorda ma che fu determinante in quegli anni: il sindaco di Frosinone Armando Vona. Esponente della Democrazia Cristiana, fu eletto sindaco dal gennaio 1961 ad aprile 1964, tornò poi a ricoprire la carica di primo cittadino dal luglio 1964 al febbraio 1965. All’epoca dei fatti la legge elettorale prevedeva che i cittadini eleggessero i componenti del Consiglio comunale che, a loro volta, avrebbero eletto il sindaco. 

Da molti fu definito il  “sindaco dello sviluppo industriale” proprio perché fu l’ideatore del Consorzio industriale di Frosinone. Fu proprio lui nel 1961 a farsi promotore dell’istituzione del Consorzio industriale, come previsto dalla Legge. Questo affinché si potesse guardare a un’idea di sviluppo provinciale utilizzando i molti fondi a disposizione grazie alla Cassa del Mezzogiorno

Il summit con i Comuni del territorio

I confini del comprensorio Asi nel 1969

Una scelta lungimirante da parte del sindaco Vona. Che il 1° agosto dello stesso anno, presso l’amministrazione provinciale di Frosinone, riunì vari Comuni del territorio che erano interessati a dar vita a questo nuovo ente. Pochi giorni dopo, il 19 agosto, si creò un comitato promotore che si sarebbe dovuto occupare di tutti gli adempimenti burocratici.

Organismo al quale aderirono subito l’amministrazione provinciale di Frosinone, i Comuni di Frosinone, Ceccano, Ferentino, Patrica, Supino, Veroli, il Banco di Napoli e l’Isveimer. Ad assumere la presidenza fu lo stesso sindaco Vona. Ci volle quasi un anno per elaborare il progetto e predisporre tutta la documentazione necessaria. E solo il 28 settembre 1962 si arrivò all’approvazione di tutti gli atti da parte del comitato. Un progetto che qualche mese dopo, il 6 dicembre, arrivò sul tavolo del Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno ottenendo l’approvazione definitiva. 

Si insedia il Comitato direttivo

Il decreto del 1963 (Clicca per ingrandire)

Dopo l’approvazione del Decreto da parte del Presidente della Repubblica si arrivò al 1964. Cioè quando si insediò il primo comitato direttivo che approvò il 20 maggio la prima delibera: “Designazione del gruppo progettista per la redazione del Piano territoriale del nucleo. Richiesta di intervento finanziario alla Cassa per il Mezzogiorno”.

Fu quello il primo passo verso la creazione di un ampio piano di investimenti. Piano che avrebbe dovuto portare allo sviluppo di una provincia che sarebbe diventata nel tempo il territorio di congiunzione tra nord e sud del Paese.

Un ruolo che divenne chiaro quando fu inaugurata l’Autostrada del Sole con il tratto Roma-Capua, rete di collegamento che attraversava la Valle del Sacco. E che posizionava la Ciociaria esattamente a metà strada tra i due grandi poli d’attrazione: Roma e Napoli.

I numeri dei primi risultati

Il Presidente della Repubblica Antonio Segni inaugura a Cassino il tratto dell’Autostrada del Sole il 22 settembre 1962 (Foto: Archivio Storico Presidenza della Repubblica)

Appena due anni dopo la nascita ufficiale del Consorzio arrivarono i primi risultati evidenziati dai numeri. Nel triennio 1962-1964 si registrò una crescita pari a quella del decennio 1951-1961.

Il 31 marzo 1970 anno venne approvato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, con il decreto numero 7650, un piano. Piano con cui si diede una svolta importante allo sviluppo di tutto il territorio della provincia di Frosinone. Perché venne aumentata la superficie del Consorzio che passò dai 400 ettari iniziali a 2.500 ettari.

Con l’attuazione del Piano regolatore, e visti i molti risultati raggiunti nel giro di pochissimi anni, furono molti anche i Comuni che decisero di aderire ed entrare a far parte dell’Ente. Questo portò alla creazione di cinque differenti agglomerati industriali. Cioè agglomerato di Frosinone; agglomerato di Anagni; agglomerato di Ceprano. Poi agglomerato di Sora-Isola del Liri; agglomerato di Ceprano; agglomerato Cassino-Pontecorvo.

Un provvedimento che fu da apripista anche all’arrivo della Fiat a Piedimonte San Germano.

1^ Puntata. La visione industriale che ci è mancata: fin dall’Unità d’Italia

2^ Puntata. La lungimiranza perduta che fece nascere la Cassa del Mezzogiorno

3^ Puntata. Il battesimo ufficiale della Cassa del Mezzogiorno ed i 4 anni di Rocco

4^ Puntata. Le cinque fasi ed il primo decennio della Casmez: decennio insufficiente

5^ Puntata. Le prime boccate di ossigeno per il Meridione: l’era di Pescatore

6^ Puntata. La magia nel Frusinate: da territorio agricolo a spot industriale virtuoso

7^ Puntata. 1957, l’anno del cambiamento reale: quando arrivano i Consorzi industriali