I soldi ci sono, manca il piano per le aree di crisi complessa

La riunione in Regione Lazio ha discusso la mobilità in deroga per le aree in crisi di Rieti e Frosinone, con il Governo che ha stanziato 70 milioni di euro. Circa 836 lavoratori attendono un decreto per l'erogazione dei sussidi.

 I soldi ci sono, i lavoratori anche. Oggi in Regione Lazio si è svolta la riunione per la mobilità in deroga nelle Aree di crisi complessa di Rieti e Frosinone. Sono quelle aree entrate in crisi ad esempio con il collasso del sistema Videocolor / Videocon che tirò giù tutto un comparto di produzione e di ricerca.

Dal tavolo è emerso che il Governo ha previsto uno stanziamento in Finanziaria di 70 milioni di euro. Il fabbisogno è di 18,5 milioni, di cui 2,5 milioni per la Cassa Straordinaria e 16 milioni per mobilità. L’assegnazione per il 2025 sarà di circa 8 milioni a cui si aggiungeranno i residui (28 milioni di euro). Quindi “le disponibilità economiche ci sono” ha detto la Cisl del Lazio, guidata dal Segretario Generale Enrico Coppoltelli.

Conti e prospettive

Foto: René Fluger / Imagoeconomica

I lavoratori coinvolti sono circa 636 a Frosinone e 200 a Rieti.Siamo in attesa di un decreto di riparto per le Regioni, decreto che dovrebbe arrivare presto e che abbiamo sollecitato che arrivi il prima possibile” ha spiegato Enrico Coppotelli al fine di procedere con gli atti conseguenti per l’erogazione effettiva dei sussidi ai lavoratori.

A questo punto, per molti di quei lavoratori la pensione è dietro l’angolo. Per questo la Cisl del Lazio ha chiesto nuovamente un tavolo per le politiche attive, mentre si proverà a rilanciare il coinvolgimento degli enti locali per i percorsi di avvicinamento e accompagnamento alla pensione.