Saxa Gres, fumata quasi bianca: il piano c’è, gli ordini anche

Salvi tutti i posti di lavoro. Il nuovo socio investirà 35 milioni. Al Ministero presentato il piano industriale. Ci sono già 49,5 milioni di ordini per il 2025.

Gli ordini ci sono: per l’anno 2025 ammontano a 49,5 milioni di euro. L’investitore c’è ed ha dichiarato il suo sostegno al piano industriale. È una fumata bianca quella che si è alzata oggi dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per il gruppo Saxa Gres.

Riprenderanno la produzione tra il 2025 ed il 2026 gli impianti della Grestone di Roccasecca, nata sulle ceneri della ex Ideal Standard e riconvertita in fabbrica per la produzione di sampietrini green in gres porcellanato. Nel frattempo verrà superato il gap legato alla fornitura del gas necessario ad alimentare forni e presse. Soprattutto, non ci saranno riduzioni di personale. Fino alla riaccensione dei forni, il personale usufruirà della cassa integrazione supplementare per riconversione.

Ecco il piano

Il nuovo investitore firmerà l’accordo con Francesco Borgomeo per l’ingresso in Saxa Gres il 30 novembre. Insieme, oggi hanno presentato al Ministero un piano industriale e finanziario, con una roadmap ben definita: nella quale si definiscono gli obiettivi di produzine, basati su quei quasi 50 milioni di materiali ordinati per il prossimo anno.

L’incontro è stato riaggiornato all’11 dicembre al fine di monitorare tutto l’iter. E soprattutto registrare l’eventuale cambio di assetto all’interno dell’azienda, con l’arrivo dei nuovi soci.

Nella nuova geografia industriale di Saxa, Roccasecca assumerà un ruolo sempre più centrale. Anagni accenderà il terzo forno tornando alla piena produttività entro breve tempo.

«Anche se slittano i tempi per la ripartenza dello stabilimento di Roccasecca, la riunione di oggi rappresenta un importante passo avanti. Non mancano le criticità da affrontare ma finalmente c’è un orizzonte più chiaro» hanno commentato la vice presidente della Regione Lazio Roberta Angelilli e l’assessore al Lavoro Giuseppe Schiboni.

Le reazioni

Enzo Valente

Poitive le reazioni dei sindacati. “Registriamo finalmente segnali importanti. Su tutti un piano industriale concreto che interpretiamo in maniera positiva. La cosa importante è l’arrivo dell’investitore che consentirà la ripresa del progetto Grestone, fermo da troppo tempo. I segnali vanno nella direzione giusta: resta la spada di Damocle rappresentata dai problemi finanziari esistenti. Come sindacato, faremo la nostra parte affinché il progetto Saxa Gres conosca una nuova fase di rilancio” ha commentato il vice Segretario Nazionale UGL Chimici Enzo Valente.

Giuseppe Sacco

Presente al tavolo il sindaco di Roccasecca, Giuseppe Sacco. “Abbiamo manifestato ai nuovi investitori la disponibilità a lavorare insieme per l’esito positivo della vertenza. Ma soprattutto abbiamo richiesto alla Regione Lazio di inserire Roccasecca nel perimetro della Zls regionale. È un passaggio fondamentale anche per favorire la soluzione di questa crisi“. Sacco ne ha parlato con l’assessore Roberta Angelilli: ha dato la sua disponibilità ad esaminare un dossier in cui si evidenzia l’utilità di quell’inserimento.

Sandro Chiarlitti

Per il Segretario Filctem Cgil Sandro Chiarlittila novità importante è la presenza al tavolo, per la prima volta, di Continental Investment: vedere un grande gruppo che investirà sulla produzione industriale è un segnale per tutto il territorio. Dobbiamo costruire le condizioni affinchè questo percorso possa completarsi”.

Chi sono i nuovi soci

Il crollo delle ciminiere a Piombino

Il nuovo propritario sarà la società di investimento Continental Investment, una holding che ha al suo interno Arex, Finvers, GlobalOne, Maitò, San Nicola. Investirà 35 milioni di euro nell’operazione. Deteneva già il 20% delle obbligazioni di Saxa Gres e intende iniettare nuova liquidità ritenendo valido il progetto. Rileverà l’intero pacchetto azionario di Francesco Borgomeo.

Continental ha da poco rilevato la centrale Enel di Piombino con un importante progetto di riconversione: le ciminiere di 195 metri d’altezza sono state fatte detonare la settimana scorsa. Fa grossi progetti di riconversione con una forte vocazione industriale.

I sampietrini della Grestone di Roccasecca

Un ruolo lo avrà il colosso Hines, fondo con 4,4 miliardi di dollari in portafogli specializzato nelle operazioni di rigenerazione urbana. L’Italia è uno dei suoi mercati strategici in Europa dove ha guidato progetti emblematici come Porta Nuova, la famosa ristrutturazione di 28 edifici ad uso misto finalizzata nel 2015.

Dal 2016 Hines Italia ha completato investimenti immobiliari strategici a lungo termine principalmente a Milano, Firenze e Bologna per conto di vari investitori istituzionali. Sua l’operazione MilanoSesto, la più grande riqualificazione urbana in Italia e una delle più grandi in Europa ma anche quell dell’area Ex Trotto nel quartiere San Siro a Milano. Hines è interessata al prodotto Saxa Gres che utilizzerà per le sue rigenerazioni urbane, garantendo un flusso economico importante al gruppo.

Il Gruppo Saxa Gres, fondato dall’imprenditore Francesco Borgomeo, conta lo stabilimento capofila Saxa Gres di Anagni che produce gres porcellanato da esterno in pietra – ceramica, lo stabilimento Grestone di Roccasecca specializzato nei sampietrini, la Saxa Gualdo specializzata nelle ceramiche da interno.