
Vero o falso, la linea del confine è sempre più sottile ed impercettibile. Colpa anche dell’Intelligenza Artificiale Generativa: è capace di creare immagini e video identici alla realtà. Fatti così bene che è impossibile distingue il vero dal falso.
Le fake news, alimentate da contenuti manipolati, mettono a rischio la fiducia dei lettori e dei telespettatori. Possono alterare il dibattito democratico e perfino l’esito delle elezioni, come mostra la competizione avvenuta recentemente tra Donald Trump e Kamala Harris negli Stati Uniti.
In questo contesto nasce il progetto europeo Solaris, coordinato dal Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) guidato dal professor Daniele Nardi della Sapienza Università di Roma. Obiettivo: sensibilizzare i cittadini europei sui pericoli dei contenuti falsificati, educandoli a riconoscere e difendersi dai deepfake.
Il cuore tecnologico di Solaris

Un elemento chiave del successo di Solaris è la collaborazione con Seeweb, partner tecnologico che fornisce la potenza di calcolo necessaria al progetto. Grazie alla sua infrastruttura cloud scalabile, il cloud center Seeweb di Frosinone rende possibile la creazione e l’analisi di deepfake in ambiente controllato, simulando scenari realistici su cui formare e testare i cittadini. In pratica è come un laboratorio chimico di alta sicurezza nel quale creare e testare i virus per poter creare gli antidoti.
Solaris utilizza tecniche avanzate di Intelligenza Artificiale Generativa. In particolare le GAN (Generative Adversarial Networks), per produrre video e immagini contraffatti a scopo educativo. Il progetto prevede la creazione di una piattaforma accessibile da desktop, tablet e smartphone, costruita come un web service modulare e scalabile.
È proprio qui che entra in gioco Seeweb: la sua infrastruttura cloud garantisce le risorse di calcolo indispensabili per addestrare modelli IA, generare deepfake e condurre esperimenti su larga scala. Senza un supporto tecnologico robusto, Solaris non avrebbe potuto offrire un’esperienza accessibile a utenti senza background tecnico.
Dalla ricerca alla sensibilizzazione

Il team di Solaris, composto anche dal professor Domenico Daniele Bloisi (UNINT), dal dottor Michele Brienza e dalla project manager Lucrezia Sabatini – coinvolge cittadini e stakeholder in sessioni di analisi, chiedendo loro di distinguere tra contenuti reali e deepfake. I dati raccolti servono a mappare la percezione pubblica del fenomeno e a costruire strategie educative efficaci.
Attraverso campagne di sensibilizzazione mirate, il progetto mira a formare una generazione di cittadini europei più consapevoli, capaci di riconoscere la manipolazione informativa e ridurne l’impatto.
Le implicazioni dei deepfake sulla politica, sulla privacy e sulla società sono profonde. Solaris nasce dalla consapevolezza che non è più sufficiente contare sulla capacità dei media tradizionali di filtrare le notizie: è fondamentale rendere ogni cittadino parte attiva della difesa contro la disinformazione.

Seeweb, mettendo a disposizione il suo know-how tecnologico, contribuisce in modo concreto a questo obiettivo, dimostrando come l’innovazione digitale possa essere una risorsa per proteggere la democrazia, non solo un fattore di rischio.
In un mondo dove la linea tra vero e falso si fa sempre più sottile, progetti come Solaris – e partnership come quella con Seeweb – sono una barriera necessaria contro l’erosione della verità.