Semaforo verde per il nuovo corso del Consorzio Industriale

Semaforo verde per la riforma del Consorzio Industriale del Lazio. A renderla possibile è stato il lavoro svolto in questi mesi dal professor Trequattrini. Sbloccati 50 milioni di euro per 39 opere. In 2 settimane i decreti per aprire i cantieri

Il Consorzio Industriale del Lazio plasmato dal professor Raffaele Trequattrini prende forma. Guarda al futuro, si modella verso le sfide dei prossimi anni: guarda al 2025 ed oltre. Si avvia verso una radicale riforma che amplierà i suoi soci e le sue funzioni, nel frattempo registra lo sblocco dei finanziamenti per circa 50 milioni di euro con cui realizzare 39 opere che saranno realizzate nelle diverse aree industriali: gli uffici regionali entro 15 giorni effettueranno tutte le determine per i progetti che sono immediatamente cantierabili entro il 31 dicembre; poi ci saranno altri due anni per le opere che richiedono ancora delle procedure come autorizzazioni ed espropri.

Lo ha annunciato questa mattina l’assessore regionale allo Sviluppo Economico del Lazio, Roberta Angelilli nella sede di Frosinone del Consorzio Industriale del Lazio. Al suo fianco il professor Raffaele Trequattrini commissario dell’ente ed il consigliere regionale Daniele Maura vice presidente della Commissione Sviluppo. Quell’annuncio significa il segnale verde alla seconda vita del Consorzio: la prima è stata la fase dell’aggregazione e della fusione tra i 5 enti che esistevano fino a quel momento nel Lazio. La seconda sarà quella che punta a renderlo operativo diventando un modello di riferimento per i Consorzi industriali in Italia. (Leggi qui: Il cambio di passo per il Consorzio Industriale).

La nuova legge

L’assessore Roberta Angelilli con il professor Raffaele Trequattrini e l’onorevole Daniele Maura

L’assessore ha annunciato che a settembre partirà l’iter per la nuova Legge Regionale con riformare il Consorzio. Aumenterà il numero dei soci, rendendolo così più solido e condiviso tra le forze produttive del territorio. Alla riforma si potrà arrivare grazie ad un presupposto: la messa a punto del Bilancio ed alla sua recente approvazione, avvenuta dopo la due diligence e la spending review curate dal professor Trequattrini. La Regione ci crede ed ha annunciato di avere chiesto questa mattina l’identificazione di un perito esperto ed indipendente che possa effettuare una valutazione economica del Consorzio, ‘conditio sine qua non‘ per procedere con il suo ingresso.

Perché allargarsi? In questo modo si rischia di far perdere al sud del Lazio, alle province di Frosinone e Latina la ‘guidache fino ad oggi hanno avuto in qualche modo garantita dallo Statuto. Perché il comparto manifatturiero sta lì. Una ragione c’è e la declina il professor Trequattrini “sono mutate le esigenze delle imprese, sono cambiati i territori: proprio per questo è indispensabile aggiornare la norma. Ci siamo focalizzati sulla nuova mission che l’Ente dovrà portare avanti al fine di garantire il giusto supporto alle imprese. Nuove attività che si dovranno focalizzare sui temi delle infrastrutture, della transizione energetica, dei servizi da svolgere all’interno delle aree industriali, della sburocratizzazione attraverso una rivisitazione dei processi amministrativi”.

Come vogliono cambiarlo? Allargandolo, facendo entrare realtà come il Comune di Roma, gli Aeroporti, il sistema portuale di Civitavecchia e Fiumicino, le associazioni degli imprenditori… In che modo, con quali regole? Non c’è una rotta già stabilita: il professor Trequattrini con l’assessorato regionale intende costituire una serie di gruppi di lavoro per sciogliere dei punti cruciali come la nuova mission dell’Ente e la compagine societaria. La legge regionale sui Consorzi industriali è ferma al 1997: in 27 anni il sistema industriale regionale e mondiale è cambiato in tutto.

La sfida dell’Energia

Raffaele Trequattrini

C’è però una visione industriale. Il professor Trequattrini ha un’idea chiara su dove si debba puntare per rilanciare il territorio, voltando pagina dopo che l’Automotive ha iniziato il suo processo di radicale trasformazione e la componentistica si è globalizzata. Il Manifatturiero ormai si è spostato in Oriente. Allora come creare nuova industria, nuova economia, nuova occupazione?

Il Commissario scommette sull’energia pulita. Nella sua visione del Consorzio si dovrà puntare sull’elaborazione di progetti per la produzione di energia pulita non solo dal fotovoltaico. C’è già un progetto pilota rivoluzionario nel Lazio, si basa sull’idrogeno e la sua capacità di accelerare il metano e renderlo più efficiente. Altro punto fondamentale è quello dell’attrattività dei territori: il Consorzio Industriale potrà dare supporto alla Regione per attrarre investimenti all’interno delle aree industriali. “L’idea che abbiamo abbracciato sin dal primo momento è quella di creare un ente smart, veloce, moderno che possa fungere, con tutta la sua potenza, da braccio operativo della Regione Lazio e al servizio delle imprese”.

I cantieri

Daniele Maura (Foto © Stefano Strani)

L’entrata della Regione Lazio nel capitale del Consorzio potrebbe portare due benefici: iniezione di capitale per ridurre indebitamento e nuovi contributi per coprire perdite. “Il tutto garantirebbe la sostenibilità finanziaria del Consorzio e porterebbe lo stesso ad essere il braccio operativo industriale della Regione attraverso un percorso che passa attraverso 3 punti chiave: sburocratizzazione, attrazione nuovi investimenti e maggior servizi erogati” ha analizzato l’onorevole Daniele Maura.

Ma quali sono i cantieri che partiranno subito, grazie a fondi sbloccati? Tra le 15 opere principali che partiranno entro dicembre 2024 otto sono in provincia di Frosinone. Sono la rotatoria SR214 /SR155 in territorio di Alatri per 800 mila euro. Poi la rotatoria ponte Sacco SP122 in territorio di Morolo per un milione di euro. La messa in sicurezza del piano stradale della via Caragno in territorio di Ceprano per un milione di euro. C’è poi la sistemazione degli accessi stradali territorio di Fontana Liri (200 mila euro), l’adeguamento della Strada Asi 7 in territorio di Ferentino (2 milioni di euro).

Inoltre il completamento strada ex CRDM in territorio di Isola del Liri per 700 mila euro; il parcheggio pubblico di scambio a Veroli per un milione di euro. Infine i lavori di sistemazione dell’asse attrezzato in territorio di Frosinone (2,2 milioni di euro).