
Il software che gestisce l'energia delle auto Alfa Romeo presenta problemi, ritardando il lancio della Stelvio. I pessimisti parlano di un anno. L'addio ai motori benzina di Giulia e Stelvio. Fino a quando si ordinano. La linea di cassino Plant in sostituzione
Il problema sta nel software. In quella dannatissima serie di codici che devono gestire l’energia e calibrare la potenza del motore, fare in modo che la carica avvenga in maniera sicura. E che resti dentro la batteria il più a lungo possibile. Il software non va. O meglio: va ma non come gli ingegneri vorrebbero e come i target di performance esigerebbero. Dicono questo le indiscrezioni. Garantendo che lì dove si prendono le decisioni sul futuro delle automobili italiane stiano valutando seriamente l’ipotesi di spostare di un anno il lancio della nuova Stelvio.
Versioni ufficiali e non

La versione ufficiale per il momento è che Giulia e Stelvio si avvicinano alla fine del loro ciclo produttivo, per lasciare spazio alla nuova generazione che verrà prodotta nello stabilimento di Cassino. «Un nuovo capitolo che continuerà a esprimere la sportività e l’eccellenza ingegneristica di Alfa Romeo» assicura con ottimismo l’azienda. Ma per capire cosa sta accadendo si deve fare una cosa molto semplice.. Quale?
Basta vedere quali motorizzazioni è possibile prenotare. Da lì si capisce cosa rimane, cosa va via, cosa arriva. Perché l’interruzione della possibilità di ordinare specifiche motorizzazioni in determinati mercati segue precisi processi industriali. Che coinvolgono l’intera filiera produttiva: dai fornitori agli stabilimenti, fino ai concessionari e ai clienti finali. «Un passaggio necessario per garantire una transizione ordinata ed efficiente verso il futuro della gamma Alfa Romeo. Tutto questo – precisa l’azienda – non impatta sull’offerta commerciale del cliente in Europa».
Fino a quando e cosa

I clienti potranno ordinare i motori a benzina su Giulia e Stelvio fino a questa primavera. In particolare Giulia Quadrifoglio sarà ordinabile fino alla fine di marzo 2025, Stelvio Quadrifoglio lo sarà fino alla fine di aprile 2025 e infine Stelvio e Giulia 2.0 280 Cv potranno essere ordinare fino alla fine di maggio 2025.
Successivamente, le versioni Giulia/Stelvio con motori a benzina continueranno ad essere disponibili presso le concessionarie europee in base alla disponibilità di stock. Dove commercializzate, Giulia e Stelvio potranno sempre essere ordinate nelle versioni 2.2 Diesel previste nelle varianti da 160 e 210 Cv.
Alfa Romeo conferma infine, che il Quadrifoglio è stato, e continuerà a essere, il simbolo delle versioni ad alte prestazioni del marchio. I nuovi modelli saranno sviluppati su una piattaforma multi-energy per essere in linea con le esigenze di mercato e la domanda del cliente.
E le nuove?

Il quadro normativo continua a cambiare. La transizione elettrica vive una battuta d0’arresto. E poi arriva quel problema di performance sul software che non soddisfa i rigidi parametri di qualità della tradizione Alfa Romeo: c’è da migliorare. Così, le indiscrezioni dicono che Stelvio slitta di un anno per vederlo su stada con le nuove motorizzazioni. Giulia di conseguenza scala al 2027 e Maserati non si sa di che morte morirà.
In questi giorni a Cassino Plant si sta smontando una vecchia linea e se ne sta allestendo una nuova sulla quale dovrebbero passare solo le Maserati. Buon segno. ma nessuna ufficialità.

Proprio per avere indicazioni più concrete, i sindacati in queste ore hanno incontrato l’azienda. Il dato certo è che anche in questo 2025 si continuerà a lavorare col contagocce tra le linee di Cassino Plant. Ci continuerà ad essere la cassa integrazione e chissà forse altri stop prolungati per mancanza di commesse come già accaduto.
Un vertice che segue di poche ore la notizia diffusa mercoledì e confermata oggi sulle motorizzazioni benzina di Giulia e Stelvio che vanno in pensione. Una decisione in linea con quella che è la traiettoria già tracciata da Stellantis.
La speranza è che in quel “multienergy” possa essere inserita anche la motorizzazione ibrida, di cui si è parlato con l’azienda e su cui i dirigenti Stellantis hanno lasciato aperto uno spiraglio. Di certo una linea è in fase di smantellamento e ricostruzione, la speranza è che possa essere destinata a quella tipologia di modello. Fa dannatamente la differenza per Cassino Plant.