Truffe agli anziani: al Comune di Frosinone i fondi del Ministero

Al Capoluogo ciociaro il Ministero dell'Interno ha assegnato in totale 21.189,27, 15mila di quota fissa e 6.189,27 per gli anziani

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

La nota del Capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno riporta il numero di protocollo 11001/110/25 dell’11 novembre 2024. E’ indirizzata a tutti i Prefetti italiani e ha per oggetto Fondo per la prevenzione e il contrasto delle truffe agli anziani. Destinazione contributi.”

Matteo Piantedosi, prefetto di Roma (Foto Alessia Mastropietro © Imagoeconomica)

Con questo provvedimento, il Ministero dell’interno ed il Ministro Matteo Piantedosi per il 2024, hanno messo a disposizione una quota del Fondo unico Giustizia, pari a 4 milioni di euro, ripartiti tra i 106 Comuni capoluogo di provincia. Lo hanno fatto prevedendo una quota fissa, identica per tutti i Comuni, pari a 15.000,00 euro e una quota variabile. Quest’ultima commisurata alla popolazione anziana residente alla data del 1° gennaio 2023, in base ai dati ISTAT, servirà per sostenere iniziative di prevenzione e contrasto delle truffe ai danni di persone anziane.

La classifica del Sole 24 Ore

Quanto è preoccupante la situazione a Frosinone? Il dato provinciale è stato fotografato con la classifica della qualità della vita elaborata dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore.

Indice di criminalità – totale dei delitti denunciati
Denunce ogni 100mila abitanti
(Pubblica Sicurezza – Interno/Istat, 2022)
112.4443.307,4
Furti con destrezza
Denunce ogni 100mila abitanti
(Pubblica Sicurezza – Interno/Istat, 2022)
322327,5
Furti in abitazione
Denunce ogni 100mila abitanti
(elab. su dati Pubblica sicurezza – Ministero dell’Interno, 2022)
46193,2213,1
Furti di autovetture
Denunce ogni 100mila abitanti
(elab. su dati Pubblica sicurezza – Ministero dell’Interno, 2022)
5844,193,3
Furti con strappo
Denunce ogni 100mila abitanti
(Pubblica Sicurezza – Interno/Istat, 2022)
356,2113,0
Rapine in pubblica via
Denunce ogni 100mila abitanti
(Pubblica Sicurezza – Interno/Istat, 2022)
13415,6
Reati legati agli stupefacenti (spaccio, produzione, ecc.)
Denunce ogni 100mila abitanti
(Pubblica Sicurezza – Interno/Istat, 2022)
212947,0
Estorsioni
Denunce ogni 100mila abitanti
(Pubblica Sicurezza – Interno/Istat, 2022)
2514,118,8
Riciclaggio e impiego di denaro
Denunce ogni 100mila abitanti
(Pubblica Sicurezza – Interno/Istat, 2022)
702,142,0
Incendi
Denunce ogni 100mila abitanti
(Pubblica Sicurezza – Interno/Istat, 2022)
8723,3514,7
Delitti informatici
Denunce ogni 100mila abitanti
(Pubblica Sicurezza – Interno/Istat, 2022)
3237,355,5
Indice di litigiosità
Cause civili iscritte ogni 100mila abitanti
(Elaborazione su dati Giustizia.it, I semestre 2022)
902.525,22.047,4
Quota cause pendenti ultratriennali
In % sul totale delle cause pendenti
(Elaborazione su dati Giustizia.it, I semestre 2022)
800,220,2
Durata media delle cause civili In giorni
(Elaborazione su dati Giustizia.it, I semestre 2022)
83388291,0
Mortalità per incidenti stradali
Tasso standardizzato per 10.000 residenti (15-34 anni) (Istat, 2022)
602,992,9
La tabella

Come presentare la domanda

Tra le iniziative finanziabili sono ricomprese campagne di tipo informativo, divulgativo e formativo, misure di prossimità, nonché interventi di supporto, anche psicologico, per scongiurare eventuali situazioni di rischio.

Gli enti locali potranno presentare domanda alla Prefettura competente allegando una scheda del progetto, che dovrà concludersi entro il 30 novembre 2025. Per accedere ai contributi, le Amministrazioni interessate devono produrre apposita istanza alla Prefettura competente.

Unendo alla domanda un progetto, destinato a concludersi entro il 30 novembre 2025, esplicativo delle iniziative che si intendono porre in essere, con le relative voci di spesa.

Tre step per l’approvazione

La Prefettura, riscontrata l’ammissibilità dell’istanza e acquisito il parere del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica: A) approva il progetto, ove ne rilevi la coerenza con le finalità dell’iniziativa. L’avvenuta approvazione sarà comunicata al Comune interessato e al Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione centrale per i servizi di ragioneria. B) invita il Comune proponente a produrre eventuali chiarimenti e/o documentazione integrativa. C) respinge l’istanza qualora rilevi la mancata rispondenza della scheda progettuale alle finalità previste.

E lo fa, dandone comunicazione al Comune e informando il Gabinetto, la Direzione centrale per i servizi di ragioneria. Poi l’Ufficio per il coordinamento e la pianificazione delle Forze di polizia e la Direzione centrale della polizia criminale del cennato Dipartimento.

L’istruttoria delle istanze presentate deve concludersi improrogabilmente entro il 15 dicembre p.v.. Nei dieci giorni successivi, la Direzione centrale per i servizi di ragioneria stabilisce il piano definitivo di ripartizione delle risorse. Questo informando i Comuni beneficiari, per il tramite delle Prefetture, circa le modalità di erogazione e rendicontazione del contributo assegnato.

Quanto è toccato al Capoluogo

Al Comune di Frosinone, quale uno dei 109 capoluoghi italiani,  il Ministero dell’Interno ha assegnato in totale € 21.189,27, di cui € 15.000 di quota fissa e  € 6.189,27 quale contributo di popolazione anziana residente. Le truffe agli anziani in Italia rappresentano un fenomeno preoccupante, caratterizzato da un numero crescente di vittime vulnerabili, spesso persone sole o in condizioni di fragilità.

Questi attacchi sfruttano la fiducia e l’inesperienza delle persone anziane nei confronti delle nuove tecnologie. Di quelle e delle procedure burocratiche, rendendoli un facile bersaglio per truffatori esperti.

Tutti i modi per gabbare un anziano

Le principali truffe rivolte agli anziani particolarmente “accreditate” possono essere riassunte in: Truffe telefoniche e online. Con esse i truffatori si spacciano per rappresentanti di enti pubblici, banche, o familiari in difficoltà, richiedendo somme di denaro con urgenza o dati personali sensibili. Truffe porta a porta. Tramite le quali individui si presentano come tecnici o funzionari, chiedendo di entrare in casa per “controlli” vari e approfittando della situazione per derubare. Truffe romantiche e affettive.

Cioè utilizzando siti di incontri o social network, i truffatori stabiliscono una relazione affettiva con l’anziano. Dunque chiedendo poi supporto economico per motivi inventati.

Quindi questi attacchi possono avere gravi conseguenze per le vittime, sia economiche che psicologiche. Portando a depressione, isolamento, e una maggiore sfiducia negli altri.