
La classifica Censis degli atenei italiani: l'università di Cassino e del Lazio Meridionale tiene il passo con le migliori della sua categoria.
Le borse di studio ed i servizi digitali per gli studenti sono al top, buona la capacità di proiezione internazionale e la infrastrutture nonostante manchino ancora tantissimi alloggi da mettere a disposizione con costi accessibili. I servizi invece sono da rivedere. È la radiografia dell’Università du Cassino e del Lazio Meridionale delineata nella classifica annuale degli Atenei tracciata dal Censis.
Il Censis è il Centro Studi Investimenti Sociali: è un istituto di ricerca privato e indipendente fondato nel 1964. A partire dal 1971 è diventato una Fondazione riconosciuta. Svolge da oltre sessant’anni una costante e articolata attività di studi, ricerca, consulenza e assistenza tecnica in campo socio-economico. La sua classifica sulla qualità delle università italiane è l’equivalente italiano del QS World University Rankings; di fatto la Bibbia delle università nel mondo.
Lo studio Censis

Si tratta di un’articolata analisi del sistema universitario italiano. Tiene conto sia degli atenei statali che di quelli privati. Per avere un’immagine attendibile vengono divisi in categorie omogenee: per dimensioni, basata sulla valutazione delle strutture disponibili, dei servizi erogati, del livello di internazionalizzazione, della capacità di comunicazione 2.0 e della occupabilità attraverso il titolo di studio conseguito. Un’altra classifica tiene conto della didattica delle lauree triennali, delle magistrali a ciclo unico e delle lauree magistrali biennali.
Complessivamente sono 70 le classifiche stilate, a partire da una batteria di 963 variabili considerate.
Le classifiche
I mega atenei

Le prime tre posizioni tra i mega atenei statali (quelli con oltre 40.000 iscritti) sono occupate stabilmente anche quest’anno dall’Università di Padova (prima con un punteggio complessivo di 89,5), seguita dall’Università di Bologna e dalla Sapienza di Roma (rispettivamente in seconda e terza posizione con i punteggi di 87,5 e 84,3).
Sale al quarto posto l’Università di Palermo (83,8), che guadagna rispetto allo scorso anno 3 posizioni, seguita dall’Università Statale di Milano (83,2) che, stabile al quinto posto, supera l’Università di Pisa retrocessa in sesta posizione (82,8). Settima nella graduatoria dei mega atenei è l’Università di Torino con il punteggio complessivo di 82,7. Chiudono la classifica l’Università di Firenze e quella di Napoli Federico II, rispettivamente in penultima e ultima posizione.
I grandi atenei

L’università della Calabria si colloca al vertice della classifica dei grandi atenei statali (da 20.000 a 40.000 iscritti) con un punteggio totale di 92,2, superiore a quello dell’Università di Pavia (89,5), che retrocede in seconda posizione. Terza in graduatoria è l’Università di Perugia (87,7), seguita dall’Università di Parma (87,2) e dall’Università di Cagliari (86,5), che avanzano, guadagnando il quarto e quinto posto.
Salda in sesta posizione, al pari dello scorso anno, è l’Università di Salerno (85,8). Segue in settima posizione l’Università di Milano Bicocca (85,7), a cui si accoda l’Università di Roma Tor Vergata (84,5). Stabile in nona posizione l’Università di Modena Reggio Emilia (83,5), mentre l’Università di Genova, scalando una posizione riesce a posizionarsi tra i primi dieci grandi atenei statali, con un punteggio complessivo di 82,3.
I medi atenei

Apre anche quest’anno la classifica dei medi atenei statali l’Università di Trento, che con il punteggio di 94,5 mantiene la prima posizione, seguita come lo scorso anno dall’Università di Udine (93,2). Il terzo posto del podio è occupato dall’Università di Sassari (91,7), che guadagna una posizione.
Avanza l’Università Politecnica delle Marche (91,0), che precede al quarto posto l’Università di Siena (90,5), quinta tra i medi atenei statali. Il sesto posto è, invece, occupato da una new entry, l’Università Ca’ Foscari Venezia (88,8), fino allo scorso anno nel gruppo dei grandi atenei statali. Essendo retrocesse entrambe di una posizione, l’Università di Trieste (88,7) e quella di Brescia (87,8) si attestano al settimo e ottavo posto.
In nona posizione si colloca l’Università di Urbino (84,8), più tre rispetto all’anno passato, inseguita dall’Università del Salento (84,7), decima in graduatoria.
Piccolo è bellissimo

Nella classifica dei piccoli atenei statali (fino a 10.000 iscritti) continua a occupare il primo posto l’Università di Camerino, con un punteggio complessivo pari a 98,8, seguita dall’Università della Tuscia, che con 88,5 mantiene stabile la seconda posizione. Stabili anche l’Università di Macerata (86,7) e l’Università di Cassino (86,0) in terza e quarta posizione, seguite dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che si classifica quinta (83,3), sorpassando l’Università del Sannio, quest’anno in sesta posizione (82,7). Al settimo posto si conferma l’Università di Teramo (80,8), seguita dall’Università del Molise (80,7).
Cassino si prepara ad un balzo nella prossima graduatoria. Infatti negli ultimi mesi ha alzato ancora di più il suo standing entrando in un pool di dieci atenei europei che favoriscono gli scambi e le intrerazioni tra i loro allievi. Inoltre ha valorizzato il polo didattico di Frosinone, inserendo altri due corsi specialistici ed aumentando gli insegnamenti compiuti interamente in lingua inglese.
I dati Unicas

L’ateneo cassinate riporta il punteggio generale di 86/100 nella categoria dei Piccoli (per numero di iscrizioni).
Mentre queste sono le altre valutazioni: 98 per le borse di studio agli studenti; stesso punteggio di 98 per comunicazione e servizi digitali; si scende ad 87 per l’internazionalizzazione; il rettore Marco Dell’Isola se n’è lamentato in ogni sede: servono più servizi per migliorare il livello dell’Università. I numeri gli danno ragione: sotto questo aspetto Unicas registra un punteggio di 69 per i servizi. Si sale ad 83 per le strutture e ad 81 per l’occupabilità.
La dimensione raccolta di Cassino piace molto agli studenti stranieri, per la tranquillità dell’ambiente ed il contesto nel quale Unicas è inserita. In occasione dell’apertura dello scorso anno accademico i numeri furono chiarissimi e confermarono questo trend. Se poi ci fossero anche alloggi a buon prezzo e servizi…