Pd senza pace: brusca frenata su De Angelis

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

La partita resta aperta, ma ai “colonnelli” di Francesco Scalia la soluzione di Francesco De Angelis segretario provinciale del Pd non entusiasma. Per usare un eufemismo. È da questa premessa che occorre partire per capire quello che sta succedendo.

La soluzione Alfieri
Giovedì sera c’è stato un confronto tra lo stesso Francesco Scalia e alcuni esponenti della sua componente. Tra i quali il presidente della Provincia Antonio Pompeo. In vista del congresso, per la segreteria è quello di Domenico Alfieri (sindaco di Paliano e consigliere provinciale) il nome più gradito. La componente di Scalia lo ritiene vicino alle posizioni del senatore, ma anche in grado di poter ottenere l’appoggio di De Angelis e Buschini, con i quali Alfieri ha un ottimo rapporto. Insomma, una possibile sintesi unitaria. Va detto che il primo cittadino di Paliano ha lasciato intendere chiaramente di essere disponibile a concorrere soltanto nel solco di un confronto sui programmi e nella prospettiva di un cambio di marcia del partito.

L’area di Costanzo
Proprio il secondo punto però ha immediatamente provocato l’irrigidimento del gruppo dell’attuale segretario Simone Costanzo, che a livello nazionale fa riferimento a Dario Franceschini. Costanzo non ha gradito le critiche alla sua gestione ed è pronto a sfidare Alfieri al congresso. Lo si capisce chiaramente dalle parole di Ettore Urbano, già consigliere regionale ed ex amministratore provinciale, da sempre in ottimi rapporti con Costanzo. Rileva Ettore Urbano: «Ho letto alcune recenti dichiarazioni di Domenico Alfieri, molto critiche nei confronti di Simone Costanzo. Sinceramente non mi sembra un buon inizio per chi vuole rappresentare una soluzione unitaria e addirittura “terza”. Poi c’è un’altra considerazione da fare: mi sembra che da tempo, da troppo tempo, l’asse del partito sia spostato nel nord di questa provinciale. Mi riferisco a Frosinone, Ferentino, Anagni e Alatri. Vogliamo continuare su questa falsariga? Il cassinate ha diritto ad eguale rappresentanza, ad ogni livello. Vogliono prendersi anche la segreteria provinciale del partito? Facciano pure, vorrà dire che il cassinate eleggerà un proprio segretario».

Evidente il riferimento alla rappresentanza parlamentare e regionale del Pd: i senatori Francesco Scalia (Ferentino), Maria Spilabotte (Frosinone), il deputato Nazzareno Pilozzi (Acuto), il consigliere regionale Mauro Buschini (Alatri). Appare anche chiaro che Simone Costanzo non ha rinunciato all’idea di riconcorrere per la segreteria, soprattutto se la soluzione di Francesco De Angelis non dovesse andare in porto. E Costanzo punterebbe ancora sull’asse con il presidente dell’Asi, con Mauro Buschini e con Sara Battisti.

Le scelte di De Angelis
A questo punto però molto dipenderà dalle decisioni di Francesco De Angelis. La sua indicazione per la segreteria può avere un senso soltanto se sostenuta unitariamente dall’intero partito. In caso contrario il presidente del Consorzio Asi non accetterebbe. Ma a quel punto potrebbe convergere su Alfieri o continuare ad appoggiare Costanzo? Probabilmente la risposta a questa domanda determinerà l’esito del congresso.

La politica delle alleanze
La Sinistra Italiana, nel giorno della sua presentazione, si è augurata che «il Pd dica perlomeno qualcosa di centro». Parafrasando una frase di Nanni Moretti a Massimo D’Alema, a proposito del pronunciare «qualcosa di sinistra». Lasciando quindi intendere che la politica dei Democrat è spostata verso il centrodestra. Antonio Pompeo, presidente della Provincia e sindaco di Ferentino, è uno dei più autorevoli esponenti del Pd. Afferma: «Francamente non mi sembra che il Pd faccia politiche di centrodestra. Anzi. Alla Provincia e nei Comuni che amministriamo (Ferentino e Anagni, tanto per fare degli esempi) portiamo avanti le nostre priorità programmatiche. Noi rispettiamo le posizioni altrui. Credo che la leadership di Matteo Renzi meriti altrettanto rispetto».