Il Pd alla ricerca del segretario ‘terzo’

da L’INCHIESTA QUOTIDIANO

«Nei prossimi giorni, d’intesa con il segretario regionale Fabio Melilli, convocherò un tavolo, con i rappresentanti istituzionali e i vertici del partito per condividere il percorso verso l’imminente congresso provinciale straordinario e verso le prossime elezioni amministrative, che interesseranno 25 comuni ciociari»: lo ha annunciato ieri il segretario della federazione provinciale del Pd, Simone Costanzo. La dichiarazione arriva all’indomani della riunione dell’Hotel Memmina dove Francesco De Angelis (leggi qui il precedente) ha riunito la sua componente rilanciando la prospettiva di un congresso unitario, che elegga una figura terza rispetto ai due maggiori schieramenti presenti oggi nel Pd ciociaro.

«Siamo tutti d’accordo ha aggiunto il segretario Costanzo che bisogna aprire una fase nuova, ma credo sia essenziale e indispensabile acquisire da parte di tutti un senso di responsabilità e di reale condivisione per lavorare in un clima sereno. Nessuno può avere la patente dell’innovazione politica o ergersi a giudice di processi che hanno interessato tutti in questi anni. Un confronto che parta dai programmi e dal progetto politico prima che dai nomi. Da segretario provinciale sono per primo a disposizione in questo lavoro».

«Sono conseguente rispetto all’atteggiamento avuto un anno fa ha commentato Norberto Venturi, segretario del Circolo del Pd di Frosinone -: quando si è trattato di nominare il segretario, ho chiesto e preteso che ci fosse un consenso unanime sulla candidatura o, comunque, che fosse espressione di una larghissima maggioranza. Sono, quindi, dell’avviso che, in una situazione come quella attuale in provincia, il perseverare nello schema politico della contrapposizione faccia solo perdere tempo. Gli attori si dedicano a studiare tattiche piuttosto che a elaborare proposte. Insomma ci sono energie e tempi tolti alla politica vera».
Secondo Venturi, invece, «l’unità è l’occasione per trasformare la tattica in scelte politiche ed amministrative. Oggi esistono i presupposti per porre fine alle guerre interne. A Frosinone abbiamo cercato di fare proprio questo. Sarei ipocrita se affermassi che non abbiamo avuto difficoltà. Ne abbiamo avute eccome e le stiamo superando in questi momenti. L’unità la si conquista piano piano. Dopo la mia elezione non sono state rose e fuori. Ci sono state frizioni, a volte esagerate, Ma la barra si è mantenuta nel senso del processo avviato. Così le frizioni non hanno polverizzato quell’esperienza unitaria. Ecco perché credo che quel che è accaduto a Frosinone possa essere portato avanti anche in sede provinciale».

Il segretario del circolo del capoluogo conclude con un avvertimento: «E’ chiaro che ognuno ha la sua idea di unità avverte ma è necessario che ognuno elimini le condizioni da frapporre al completamento del processo di superamento delle fratture interne. Tutti debbono avere la maturità, nell’interesse del partito, di contribuire a superare la fase critica che il Pd sta attraversando. Ad ogni elezione rischiamo risultati incredibili proprio a causa delle fatture. Ma il partito non può dividersi ancora nei Comuni. Abbiamo un solo simbolo che deve confermarsi il faro dell’intero centrosinistra ed essere forza trainante».
L’assemblea voluta da De Angelis, ha visto tra i protagonisti anche Mauro Buschini, Maurizio Cerroni, Achille Bellucci, Lucio Migliorelli, Filippo e Laura Materiale, Daniele Mattaroccia.

Sia De Angelis che Buschini hanno parlato di unità del Pd con spirito che è parso agli osservatori evidenziare, in filigrana, come le candidature in campo non siano in grado di raccogliere la sfida della riappacificazione: il riferimento è parso tanto al sindaco di Paliano Domenico Alfieri, quanto al segretario uscente Simone Costanzo. Qualcuno ha visto salire le quotazioni della presidente uscente del partito, Sara Battisti (leggi qui il precedente).
La linea, del resto, pare essere quella di cercare un candidato delle minoranze che possa rappresentare tutti: quindi un esponente né vicino a De Angelis né a Scalia. Particolarmente folta la delegazione cassinate, anche grazie alla circostanza che il “super tesseramento” del 2014 consegna proprio al circolo della città martire il primato del maggior numero dei delegati al congresso provinciale di metà febbraio. Tra i presenti a “Memmina” Sarah Grieco, Francesco Mosillo, Ernesto Polselli, Stefano Mosillo, Gino Cogliandro.
«Ho evidenziato ha chiosato la dirigente Sarah Grieco che Cassino è in un momento di grande sofferenza. Le dinamiche congressuali si intrecciano con quelle amministrative. La seconda città della provincia non può essere considerata alla stregua di un bacino di voti e tessere. Ho lanciato quindi un appello affinché da parte del partito provinciale ci sia un aiuto a superare un momento di impasse importante. Vorremmo capire, ad esempio, il ruolo del circolo di Cassino in questa fase congressuale. Quali gli spazi che può avere».