La Leopolda non fa il miracolo: le distanze restano

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

Nuovo confronto ieri mattina tra il senatore Francesco Scalia e il presidente del Consorzio Asi Francesco De Angelis, sicuramente propedeutico al summit di stasera convocato dal segretario provinciale Simone Costanzo. All’incontro è stato invitato anche il responsabile regionale Fabio Melilli. L’obiettivo è uno solo: prospettiva unitaria del congresso di febbraio. Probabile anche che intanto ci si limiti a non esprimere designazioni ufficiali, ma la situazione resta comunque complicata.

Intanto alla sesta edizione della Leopolda c’erano diversi esponenti della provincia di Frosinone. Tra i quali il segretario Simone Costanzo e il consigliere provinciale e sindaco di Paliano Domenico Alfieri, che potrebbe essere lo sfidante in vista del congresso. Diverse le foto “postate” sui social network, ma nessuna insieme dei due. Sarebbe stato un bel segnale.

Alla Leopolda c’era anche la senatrice Maria Spilabotte, che ha sottolineato che per lei si è trattato di un debutto alla stazione fiorentina. Ma la sensazione è che perfino in riva all’Arno le diverse “anime” del Pd provinciale abbiano mantenuto le distanze. Non è semplice superare le divisioni degli ultimi due anni.

Ermisio Mazzocchi, membro della direzione provinciale del Pd, nota: «Un congresso per scegliere. Programma politico e struttura organizzativa. Un binomio inscindibile per il Pd che ha bisogno di determinare la sua identità politica. Su questa lunghezza d’onda sembrerebbe esserci un ampio consenso che deve trovare conferma in un accordo condiviso. Non facciamo confusione con una deriva spostando l’asse sul partito degli amministratori che è fallimentare e non serve alla politica del Pd».

Insomma, le distanze restano enormi tra le varie componenti. La riunione di questa sera è fondamentale. Al punto che per evitare strappi insanabili si potrà optare per una tregua.

 

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