Pd, congresso rinviato di un mese

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

Il congresso provinciale del Pd slitta di un mese. Non per motivazioni locali, ma nazionali: in sostanza si è deciso di prorogare di trenta giorni i termini del tesseramento e la scadenza, inizialmente prevista per il 31 dicembre, è stata fissata al 31 gennaio. Lorenzo Guerini, portavoce e vicesegretario nazionale dei Democrat, ha inviato una comunicazione ai vari responsabili sui territori.

È evidente che a questo punto il congresso dovrà svolgersi entro il 14 marzo e non più entro il 14 febbraio. Per il resto non cambia nulla, considerando che la base congressuale sarà comunque formata da tutti gli iscritti del 2014 che avranno rinnovato la tessera. Negli ultimi giorni c’è stata un’accelerazione e la previsione è arrivare a quota 4.000-4.500 di quelli che rinnovano. I nuovi dovrebbero oscillare tra i 200 e i 300.

Salvo clamorosi colpi di scena, candidati alla segreteria saranno sia Simone Costanzo che Domenico Alfieri. Ieri un gruppo che fa riferimento ad Alessandra Maggiani ha annunciato la presentazione di una mozione congressuale, non escludendo la possibilità di presentare una candidatura alla segreteria. Simone Costanzo punta sul rinnovo dell’alleanza con le aree di Francesco De Angelis – Mauro Buschini e di Sara Battisti. Mentre Domenico Alfieri, pur essendo politicamente vicino alla componente di Francesco Scalia, ha ottimi rapporti con Francesco De Angelis. Senza considerare il fatto che ha l’appoggio del deputato Nazzareno Pilozzi. A questo proposito va detto che Pilozzi intende giocarsi tutte le carte per una ricandidatura alla Camera, anche come capolista.

Non è affatto escluso che possa concretizzarsi una volata a tre fra gli attuali tre parlamentari: i senatori Francesco Scalia e Maria Spilabotte e l’onorevole Nazzareno Pilozzi. Il congresso sarà importante per definire gli equilibri e i rapporti di forza, legati non soltanto all’ipotesi di chi vincerà il congresso. Ma pure di chi poi rappresenterà l’opposizione.