Come finisci dritto dritto sul blog

Rita Cacciami

In punta di stiletto. Il veleno è previsto nella ricetta.

RITA CACCIAMI per L’INCHIESTA QUOTIDIANO

Se al cinema avete perso ‘Perfetti Sconosciuti’ rimediate al più presto. Prima che venga realizzato il sequel, non più all’interno di una comitiva di amici ma in un gruppo di politici navigati.

È’ il gioco della verità 3.0 quello che il regista Genovese ci sbatte in faccia. Mostrandoci i nefasti esiti di lasciare incustoditi i cellulari, alla mercé di chiunque possa leggere sms e chat. In grado di ascoltare la segreteria, ma anche rispondere alle chiamate in entrata. Se nel film le coppie in pochi squilli scoprono scontatissima roba di corna o di tendenze sessuali, al tavolo della politica accadrebbe ben di peggio.

Roba da brividi quei telefoni sul tavolo ovale di una qualsiasi riunione allargata in provincia di Frosinone. Al bip del primo messaggio si scatenerebbe il delirio. Per la chat non ne parliamo. Inevitabile che quel tipo con molta barba e pochi capelli di vecchio corso che sembrava essere fuori dal giro si scoprirebbe più portato che mai. Di nascosto. O che le due donne invincibili nemiche sono tutt’altro che inconsapevoli del proprio fascino elettorale. E fanno di tutto per distruggersi a vicenda. Tanto da instaurare dialoghi a più voci e cuci – cuci su più scrivanie. Di colori e fogge tutte diverse, s’intende.

Riunioni carbonare? Non è più possibile. Tutti sanno tutto. La politica una volta si faceva in trattoria. Adesso si attende la notte fonda per iniziare il dialogo su fb, ma anche con DM su Twitter. Whatsapp è scontatissimo, ma funzionale. Quello che non funziona, invece, o meglio fa danni a cascata è lo screenshot. Chi ne conosce il significato lo teme come l’arrivo degli orecchioni in età adulta.

Funziona che tu ti lasci andare, sei rilassato sul divano e cazzeggi sullo smart. Fai una battuta, poi un’altra, lanci due tre provocazioni. Poi perdi il filo e anche la lucidità. Hai scritto a quello che credi un amico. Ma in politica non esistono fratelli. Figuriamoci il resto. La tua conversazione ha già fatto il giro, in pochi secondi. Vai su Fb, la troverai lì. Incorniciata. E pubblica.

Buona campagna elettorale, signori. E siate sempre felici e connessi.

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