Abbruzzese: «Scalia e De Angelis sono ossessionati».

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

«Manovre in corso per tentare di estromettere Forza Italia dalla maggioranza alla Provincia? Non sono preoccupato».

Comunque vada a finire? «Comunque vada a finire». Il consigliere regionale Mario Abbruzzese risponde nel merito e non smentisce. Questo significa che tentativi di cambiare maggioranza ci sono. E non solo. Perché i consiglieri provinciali Gianluca Quadrini e Vittorio Di Carlo sono in una posizione critica nei confronti della linea del partito. Lo stesso Quadrini ha ammesso: «Non mi nascondo dietro un dito: frizioni ci sono state e ci sono. Non abbiamo condiviso le scelte del consigliere regionale Mario Abbruzzese per quanto riguarda le elezioni a Ceccano e all’Asi». Non è stata smentita neppure la notizia relativa al fatto che il presidente Antonio Pompeo avrebbe sondato il terreno con Quadrini e Di Carlo circa la possibilità che i due diano vita a un Gruppo Misto.

Mario Abbruzzese dice: «Ripeto: sono sereno. Con Antonio Pompeo abbiamo raggiunto circa un anno fa un accordo alla luce del sole, ratificato poi anche dai vertici nazionali. Se poi lo stesso Pompeo vuole cambiare maggioranza, ne prenderemo atto». Il punto però è politico: alla Provincia Forza Italia ha sostenuto l’area di Scalia, all’Asi e al Cosilam quella di De Angelis. Mario Abbruzzese non ci sta e contrattacca: «La contrapposizione tra De Angelis e Scalia è un’ossessione politica di entrambi e del Pd. A me non interessa nulla e Forza Italia ha fatto accordi sul piano politico. Il problema semmai è un altro ed è arrivato il momento di dirlo: all’Asi l’accordo era che il presidente sarebbe stato espresso da Forza Italia (Scalia e Pompeo sono i primi a saperlo). Poi, venuta meno questa intesa, ci siamo sentiti liberi di chiudere un accordo parametrato sul programma. Anzi, diciamola tutta: ad arrabbiarsi dovrebbe essere solo Forza Italia. Per quanto riguarda il Cosilam, è forse colpa di Forza Italia se la maggioranza del Pd in quell’area la esprime Francesco De Angelis? E poi al Cosilam ritengo che l’unico ad aver sbagliato sia stato il sindaco di Cassino Giuseppe Golini Petrarcone: quale esponente del socio di maggioranza relativa (il Comune), avrebbe dovuto convocare tutti e mettere a disposizione una proposta.

Invece ha ritenuto opportuno un percorso completamente opposto, cercando intese che potevano spaccare i partiti. Questo naturalmente non è successo». Rileva ancora Mario Abbruzzese: «Ma c’è una cosa che non comprendo (o che forse comprendo fin troppo bene): non ci si scandalizza del Patto del Nazareno e neppure del fatto che Forza Italia possa votare alcune riforme con il Pd. Ci si scandalizza invece se dalle nostre parti Forza Italia conclude un accordo politico con una parte del Pd per un ente di secondo livello o per enti che sono delle società. Non parliamo cioè di battaglie elettorali». Poi Mario Abbruzzese guarda al partito e argomenta: «Conosco Gianluca Quadrini: è persona autonoma ed intellettualmente onesta. Fa le sue battaglie, ma sempre all’interno del partito. Dissente, ma non alimenta strappi. È giusto che sia così. È una persona che rispetto. Se la visita all’ospedale di Alatri ha ricucito lo strappo con Antonello Iannarilli? Sono il massimo rappresentante istituzionale del partito in provincia: avverto il dovere morale e politico di lavorare per l’unità. Oggi non è semplice da nessuna parte. Basta guardare quello che succede nel Pd o nel Nuovo Centrodestra. Non mi nascondo: l’invito ad Antonello Iannarilli (del sottoscritto e di Antonio Tajani) è un messaggio forte e chiaro. L’obiettivo è quello dell’unità e si raggiunge mettendo in campo buon senso e capacità di aggregazione. Parlare male e criticare è facile, mentre proporre è sempre più difficile. Dobbiamo riuscirci però. Antonello Iannarilli è una risorsa del partito: poi è chiaro che si possono avere opinioni differenti, ma credo che la salvaguardia dell’unità sia fondamentale».