Acea è sempre tra noi: le nuove tariffe entro il 30 aprile

[dfads params=’groups=105&limit=1&orderby=random’]

 

CESIDIO VANO per LA PROVINCIA QUOTIDIANO
Nei prossimi 26 giorni, cioè entro il 30 aprile prossimo, l’assemblea dei sindaci dell’Ato5 dovrà mettere a punto e approvare due documenti cruciali per il servizio idrico integrato. Benché sia stata avviata la procedura di risoluzione del contratto per inadempienza del gestore Acea Ato5, di questa non si riparlerà fino a settembre/ottobre, quando saranno scaduti i sei mesi di tempo che la maggioranza dei sindaci ha deciso di concedere al gestore per mettersi in regola o controdedurre alle inadempienze contestate.

Nel frattempo, però, è necessario provvedere alle scadenze di legge e, in particolare, due sono molto impegnative.

Da una parte c’è la stesura delle tariffe idriche per il periodo regolatorio 2016-2019, da predisporre appunto entro il 30 aprile prossimo; dall’altra la riscrittura della convenzione con Acea Ato5 – quella stessa convenzione che si vuole risolvere – in base allo schema tipo deliberato dall’Autorità per l’energia il Gas e il servizio idrico (Aeegsi) lo scorso 23 dicembre. Tale operazione va fatta, appunto, contestualmente alla predisposizione delle nuove tariffe.

Nonostante l’impellenza di queste scadenze, non sembra che dalle parti dell’Ato5 ci si stia agitando più di tanto. Finora, come si ricorderà, alle scadenze per la predisposizione delle tariffe 2012-2013 e 2014-2015, l’Ambito territoriale è risultato puntualmente inadempiente, tanto da essere stato diffidato – in entrambi i casi – dalla stessa Aeegsi su richiesta di Acea. La procedura di diffida – lo ricordiamo – prevede che sia il gestore, davanti all’inadempienza dei sindaci, a produrre i calcoli per la tariffa che diventano poi definitivi se l’Ato non provvede entro il termine affidatogli. Finora i calcoli se li è fatti sempre Acea da sola, poi i sindaci sullo scadere della diffida hanno approvato il tutto, rimettendo le carte all’Authority per la necessaria istruttoria quando gli aumenti superano i limiti previsti dal metodo (finora sempre).

Approvazione arrivata sul filo di lana, anche perché la sanzione per non aver votato la predisposizione delle tariffe è l’azzeramento dei fondi dovuti all’Autorità d’ambito per il proprio funzionamento. E visto quando si spende per Sto e consulenze legali, non è cosa da potersi permettere. E c’è chi scommette che anche questa volta si riproporrà lo stesso copione.

PER LEGGERE TUTTE LE NOTIZIE COMPRA IN EDICOLA UNA COPIA DE LA PROVINCIA QUOTIDIANO

Provincia main_logo