Agenzia di Formazione: e alla fine arrivò il giorno dei tagli

CESIDIO VANO per LA PROVINCIA QUOTIDIANO

La proposta è stata concordata e condivisa da tutti i consiglieri provinciali ma non è detto che alla fine passi liscia senza scontrarsi con la resistenza degli uffici di palazzo Iacobucci.
Domani mattina, il Consiglio provinciale dovrebbe esaminare e votare la delibera con cui si forniscono alla Corte dei conti i chiarimenti richiesti in merito alla gestione dell’ente e dell’Agenzia di Formazione.

La bozza di delibera proposta dai dirigenti della Provincia è stata modificata e riscritta in diverse parti dai consiglieri che hanno provato a piazzare dei paletti su vicende che si trascinano avanti da un decennio senza trovare soluzione.

Il grosso del problema è rappresentato dalla Formazione, con quasi una decina di annualità non rendicontate, rimborsi e gettoni pagati ad amministratori e direttori ma non dovuti, ricchi stipendi al personale, onerosi affitti per le sedi decentrate, spese sostenute per attività estranee alle finalità dell’agenzia, debiti accumulati con fornitori e enti assicurativi per importi che finora nessuno è riuscito a conteggiare.

LA BOZZA DI DELIBERA
Nell’atto predisposto dai consiglieri si danno ai dirigenti competenti dell’ente indicazioni, raccomandazioni ed indirizzi finalizzati ad avviare, entro 60 giorni, una vera e propria spending review sui conti dell’agenzia di Formazione. Tre le precise direttive evidenziate: 1) razionalizzazione, contenimento e riduzione dei costi relativi ai contratti di locazione degli immobili utilizzati dall’Agenzia di Formazione con eventuale anche chiusura delle sedi improduttive; 2) rivisitazione delle politiche retributive del personale dell’Agenzia avvalendosi anche di contratti di solidarietà; 3) predisposizione di un piano di rinegoziazione dei debiti contratti nel tempo con i fornitori.
Il tutto, tradotto, vuol dire: chiudere le sedi per le quali la spesa non vale l’investimento o il servizio; utilizzare strumenti di contenimento delle spese per il personale che tutelino tutti ma facciano risparmiare; avviare una sorta di concordato con i creditori che verranno pagati in tempi certi se accetteranno di incassare meno.

UN FONDO RISCHI
PER I DEBITI DA QUANTIFICARE
E proprio sul punto dei debiti, l’indicazione data agli uffici è quella di prevedere in bilancio un apposito fondo per far fronte alle passività ancora, come detto, tutte da accertare, tenendo in considerazione che la quantificazione di 19 milioni di euro, fatta nel 2011 dall’allora amministrazione provinciale guidata da Antonello Iannarilli, è ritenuta superata dai nuovi dati forniti dai dirigenti con le più recenti relazioni.


RELAZIONI PERIODICHE
ALLA CORTE DEI CONTI

La consegna agli uffici provinciali è poi quella di comunicare almeno ogni sei mesi alla Corte dei conti lo stato delle operazioni di rendicontazione mancati per i progetti di formazione svolti in passato; così come quella di dare mandato all’avvocatura dell’ente per una verifica e ricognizione di tutto il contenzioso lavorativo in atto visto che nel corso degli anni gli orientamenti delle magistrature investite è risultato mutato o altalenante.

RECUPERARE I SOLDI ILLECITAMENTE EROGATI AGLI EX AMMINISTRATORI
All’agenzia di Formazione è poi richiesto di procedere senza indugio al recupero delle somme erogate agli ex amministratori e direttori e riconosciute non dovute per rimborsi e spese viaggio, tfr e gettoni di presenza. Si tratta di circa 290.000 euro pagati dal 2004 al 2009.

FUTURO INCERTO PER L’AGENZIA
La bozza di delibera predisposta dai consiglieri si chiude con il via libera all’apertura dell’anno formativo 2015-2016 anche perché l’attività è un obbligo di legge per la Provincia. Viene inoltredato mandato ai dirigenti dell’ente di piazza Gramsci di fornire un’analisi costi-benefici, all’esito della riorganizzazione dell’agenzia così come indicato, al fine di valutare se l’istituzione vada mantenuta o ripensata secondo una nuova o diversa veste giuridica.

DOMANI IL CONSIGLIO
Fin qui l’articolato disposto dai consiglieri provinciali che è ora al vaglio degli uffici. Domani mattina sapremo quale testo verrà messo alla base della discussione e quindi della votazione: quello proposto dai dirigenti, quello corretto dai consiglieri o un mix. Ma soprattutto sapremo chi voterà e cosa; e vedremo quanto sarà compatto l’organo consiliare rispetto alle indicazioni da dare agli uffici.