Alfieri: «Basta risse, diamo risposte alla gente»

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

«Basta risse nel partito, occupiamoci dei veri problemi». L’appello di Domenico Alfieri, sindaco di Paliano e consigliere provinciale, è netto. L’oggetto del contendere è sempre la situazione del Partito Democratico, che adesso si sta intrecciando pure con la vicenda della costituzione del gruppo unitario a Palazzo Gramsci.

Dice Domenico Alfieri: «In provincia di Frosinone il nostro partito vanta tre parlamentari, due consiglieri regionali, il presidente della Provincia, il presidente dell’Asi, oltre a un gran numero di sindaci. Il Pd deve dare delle risposte sui grandi problemi che attanagliano questo territorio, a partire dal lavoro, dai servizi, dalla sanità per finire a quelli della distribuzione idrica e al resto di un lunghissimo elenco. Invece continuo ad assistere e a leggere di risse, lotte intestine, polemiche fuori controllo e quel che è peggio fuori dalle sedi deputate».

Aggiunge Alfieri: «È ora di cambiare registro e lavorare all’unisono in favore della cittadinanza che siamo chiamati ad amministrare». La presa di posizione di Alfieri segue quella del presidente della Provincia Antonio Pompeo, che aveva invitato tutti «a pensare ai problemi e non alle ambizioni». Aggiungendo che quello del gruppo unico del Pd è un “non tema”.

Il punto è ancora una volta politico e attiene ai rapporti interni ai Democrat. Forse non è neppure un caso che sia intervenuto Domenico Alfieri: è uno dei nomi che circola per la candidatura alla segreteria del partito, in alternativa a Simone Costanzo. Un mese fa la costituzione di un gruppo unico tra Pd e Democratici per Pompeo era ad un passo, poi qualcosa si è inceppato. Riannodare il filo del dialogo ora è più complicato. I binari sui quali si evolverà la situazione sono due. Il primo è quello del congresso: nelle intenzioni tutti sono pronti a farlo, ma la realtà è che non viene convocato. Il secondo riguarda la composizione della maggioranza. Da mesi il capogruppo dei Democrat Antonio Cinelli chiede l’estromissione di FI. Soluzione che in questo momento, seppure per altre motivazioni, non dispiacerebbe nemmeno al senatore Francesco Scalia.

Ma Antonio Pompeo non sembra convinto.